11 ottobre 2006 - La Regione Piemonte ci riprova. Nonostante la sentenza del Tar che ha dato ragione all'Enpa sulla questione degli abbattimenti selettivi ai caprioli, ha gia' pubblicato un nuovo provvedimento che "peggiora il piano di abbattimenti per favorire i cacciatori e dare loro modo di sterminare gli ungulati, aumentando addirittura il numero di esemplari cacciabili". La denuncia, ancora una volta, e' dell'Enpa che spiega come "il Tar nella sentenza scrive che la Regione non ha preso in considerazione il parere dell'Istituto nazionale fauna selvatica, in particolare circa il numero dei capi da abbattere, il periodo in cui si autorizzava l'abbattimento e l'approvazione del piano di abbattimento selettivo". Un responso "esplicito".
Pertanto "emanare un nuovo provvedimento ancora teso agli abbattimenti e' una decisione che lascia interdetti". Tanto che il coordinatore regionale Giovanni Pallotti, chiedendo le dimissioni del presidente della Regione Mercedes Bresso, rilancia la battaglia contro "l'amministrazione piemontese che non sembra recepire la volonta' popolare, ne' il giudizio scientifico di chi propone soluzioni incruente alternative alla strage di migliaia di animali".
(Com/Dac/ Dire)
In merito alle dichiarazioni rilasciate dai vertici dell' Enpa, la Regione Piemonte precisa che la sentenza del Tar 'non attribuisce una vittoria all' Enpa, ma respinge la parte del ricorso riguardante la caccia nelle aziende faunistico-venatorie e agrituristico-venatorie e accoglie la domanda di misura cautelare rispetto all' altra parte della delibera regionale, muovendo rilievi formali e non sostanziali'.
'In ottemperanza a quanto disposto dal Tar - aggiunge la Regione - l' assessorato ha provveduto a richiedere un nuovo parere all' Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica per la stesura della nuova delibera; il nuovo parere dice testualmente e molto chiaramente: 'I tempi di prelievo degli ungulati indicati nella documentazione a suo tempo trasmessa (ovvero quella a cui si faceva riferimento con la prima delibera, ndr) risultano biologicamente e tecnicamente accettabili ( ) Nel caso del prelievo venatorio selettivo il carniere stagionale corrisponde ai piani di prelievo autorizzati ( )''.
'Resta intatta - conclude la nota - la disponibilita' della Regione nei confronti degli ambientalisti, per individuare strade sempre migliori nella tutela dell' ambiente e della salute delle persone e degli animali'.
(ANSA)
Pertanto "emanare un nuovo provvedimento ancora teso agli abbattimenti e' una decisione che lascia interdetti". Tanto che il coordinatore regionale Giovanni Pallotti, chiedendo le dimissioni del presidente della Regione Mercedes Bresso, rilancia la battaglia contro "l'amministrazione piemontese che non sembra recepire la volonta' popolare, ne' il giudizio scientifico di chi propone soluzioni incruente alternative alla strage di migliaia di animali".
(Com/Dac/ Dire)
In merito alle dichiarazioni rilasciate dai vertici dell' Enpa, la Regione Piemonte precisa che la sentenza del Tar 'non attribuisce una vittoria all' Enpa, ma respinge la parte del ricorso riguardante la caccia nelle aziende faunistico-venatorie e agrituristico-venatorie e accoglie la domanda di misura cautelare rispetto all' altra parte della delibera regionale, muovendo rilievi formali e non sostanziali'.
'In ottemperanza a quanto disposto dal Tar - aggiunge la Regione - l' assessorato ha provveduto a richiedere un nuovo parere all' Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica per la stesura della nuova delibera; il nuovo parere dice testualmente e molto chiaramente: 'I tempi di prelievo degli ungulati indicati nella documentazione a suo tempo trasmessa (ovvero quella a cui si faceva riferimento con la prima delibera, ndr) risultano biologicamente e tecnicamente accettabili ( ) Nel caso del prelievo venatorio selettivo il carniere stagionale corrisponde ai piani di prelievo autorizzati ( )''.
'Resta intatta - conclude la nota - la disponibilita' della Regione nei confronti degli ambientalisti, per individuare strade sempre migliori nella tutela dell' ambiente e della salute delle persone e degli animali'.
(ANSA)