17 novembre 2006 - A Firmano di Premariacco (Udine) due cacciatori - D.V.S. di 64 anni, di Premariacco (UD), socio della locale Riserva di caccia e D.B.L., 56 anni, di Malo (Vicenza) - sono stati denunciati dopo essere stati sorpresi in flagranza di reato mentre, con l'ausilio di mezzi non consentiti, cacciavano specie di avifauna nei cui confronti l'esercizio venatorio non e' consentito. L'intervento del personale di vigilanza della Federazione Italiana della Caccia e della Stazione del Corpo forestale regionale di Gemona ha consentito di accertare l'avvenuto abbattimento di alcuni storni, una pispola e sette allodole con l'ausilio di un richiamo elettroacustico a funzionamento meccanico ad amplificazione di suono. Per questi fatti e' stato aperto un procedimento penale da parte della Procura della Repubblica di Udine in quanto la legge 157 del 1992, normativa nazionale di riferimento in materia venatoria, vieta espressamente l'utilizzo a fini di richiamo di tali tipologie di apparati. La violazione della norma cosi' come l'abbattimento e la detenzione di specie di mammiferi o uccelli nei cui confronti la caccia non e' consentita (nel nostro caso gli storni e la pispola) - si legge in una nota del Corpo Forestale - vengono penalmente sanzionate con l'ammenda fino a 1.549 euro. Ai due cacciatori sono state sequestrate le armi (tre fucili semiautomatici), il richiamo elettroacustico, nonche' l'avifauna illecitamente abbattuta.
(AGI)
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