Anzitutto una questione generale: lo Stato non è un'entità soprannaturale, eterna, immutabile, quasi un postulato che esiste al di fuori e a prescindere degli individui che governa... Lo Stato, in tutte le sue forme, rappresenta solo una convenzione, un accordo tacito tra gli individui che lo compongono allo scopo di meglio regolare i rapporti tra di loro. In questo senso non ha diritti connaturati al suo essere tale, ma solo mansioni che gli vengono conferiti dai suoi componenti con modalità ovviamente, variabili da caso a casa, democratiche o meno.
Da questo punto di vista, la pena di morte stabilita per legge da uno Stato ha la stessa legittimità formale e sostanziale di qualunque altra legge o norma che regola l'esistenza dello Stato stesso...
E' perciò pacifico che ogni Stato possa darsi le regole che vuole finche non confliggono con i diritti di altri Stati e finche i cittadini che lo compongono glielo consentono. Altrettanto pacifico che chi quelle regole e leggi non condivide, o, per dirla tutta, giudichi spregevoli, abbia il sacrosanto diritto di criticarle aspramente: ed è ovvio, varo Alex. che le critiche siano tanto più dure e feroci nei confronti di quegli Stati che stabiliscono tali leggi in modo democratico, con l'accordo ESPLICITO della maggioranza dei cittadini...
A me fa schifo il governo cinese che attua la pena di morte; nel caso dell'America ( che pretende di essere un faro di civiltà e di avere il diritto, che nessuno gli ha mai concesso, di ESPORTARE questa civiltà...) a me non fa schifo solo il governo di quegli Stati ( non tutti, per la verità...) che attuano la pena di morte... A me fanno schifo I CITTADINI di quegli Stati che si compiacciono di quei barbari OMICIDI ( così definisco l'eliminazione a freddo di una vita umana...): la condanna è quindi doppia e molto più profonda...