Cellulari Svelato il telefonino cellulare con pistola integrata

ERCOLINO

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:5eek: :5eek:

Una squadra antidroga olandese, nel corso di un blitz ad Amsterdam, ha finalmente tolto i dubbi sull'esistenza del telefonino - pistola. In Rete se ne parlava da tempo e da qualche giorno è realtà: questo fantomatico "guncell" è in grado di sparare 4 proiettili calibro 22, l'antenna nasconde la canna ed i tasti fungono da grilletto. La polizia olandese ne ha sequestrati un ingente quantitativo: un trafficante stata cercando di importarli in Europa occidentale dalla Slovenia.


Fonte
 
Al bando il cellulare che spara
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Al bando i cellulari pistola. L’ultimo sequestro in ordine di tempo: due telefonini in grado di sparare quattro pallottole trovati dieci giorni fa dalla polizia francese durante una perquisizione a Rouen. I pericolosi dispositivi da fuori sembrano dei normali cellulari ma all'interno contengono un vano segreto per quattro pallottole calibro 22 che vengono sparate attraverso una falsa antenna esterna. Il grilletto? Una combinazione dei tasti. I proiettili si inseriscono nella parte superiore del telefonino, dietro il display. Finto cellulare, finta antenna ma pallottole vere e letali se colpiscono a meno di 10 metri di distanza. I dispositivi, fabbricati forse in Europa orientale, sono apparsi per la prima volta in Belgio e in Olanda nel 2001.

“Riteniamo il cellulare–pistola molto, molto pericoloso” dichiara Wolfgang Dicke, portavoce della Dipartimento di Polizia tedesco. Aggiunge Ari Zandbergen, della polizia di Amsterdam “Se non sai che potrebbero essere delle pistole, probabilmente non sospetteresti di nulla. Solo dopo aver preso in mano uno di questi telefonini fasulli ti accorgi che sono più pesanti del normale e che nascondono una pistola perfettamente funzionante”. E’ allarme anche agli aeroporti. Le autorità aeroportuali di numerosi paesi europei stanno pensando di implementare il controllo ai raggi X di tutti i telefoni cellulari. “Si tratta di un altro oggetto a cui dovremo prestare particolare attenzione, dal momento che al giorno d'oggi quasi ogni passeggero possiede un telefono cellulare”, ha dichiarato il portavoce della sicurezza dell'aeroporto di Francoforte. Spiegano alcuni funzionari delle dogane negli Stati Uniti “Le normali procedure di sicurezza oggi adottate, che richiedono ai passeggeri di accendere il telefonino per dimostrare che non si tratta di un'arma, potrebbero presto non essere più sufficienti”.

http://contenuti.interfree.it/114/IDNotizia5690.htm
 
andresa ha scritto:
:D vouvvv!!! ercolino shoccato :badgrin: :badgrin: :badgrin:
Veramente sono shoccato pure io... :5eek: :5eek: Visto che prendo un aereo una settimana si e l'altra pure e nessuno mi ha mai neanche chiesto di accendere il telefonino per dimostrare che funzioni... :5eek:
 
Il cellulare va in vaschetta, e passa al controllo X-ray nel tunnel, esattamente come avviene per il bagaglio a mano, incluse telecamere e macchine fotografiche. Tutto quello che farebbe suonare il buzzer al passaggio della porta con il metal detector è comunque controllato ai raggi X. Per i voli verso gli USA, e dagli USA, da 2 anni passano ai raggi anche le scarpe, in un'altra vaschetta.
Un arma (ad es. il proiettile) è sempre perfettamente riconoscibile agli scanner, anche se non è metallico. Se c'è qualcosa di strano aprono e controllano.
Il punto più debole, ma sempre controllato, (difficile però controllare successivamente ai controlli) riguarda gli strumenti/oggetti di chi lavora all'interno delle aree critiche, dentro e fuori dagli aeromobili.
 
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