aristocle
Digital-Forum Gold Master
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Perché non viene reso possibile alla RAI di obbligare SKY a fornirle l'elenco degli abbonati pay-tv?
In questo modo mediante SKY si potrebbe sapere il livello d'evasione di almeno 5mln di famiglie.
Basterebbe che SKY inviasse ai suoi clienti un modulo da rispedire alla RAI indicando il proprio codice d'abbonamento.
Qualora non fosse rispedito o fosse falso, la RAI entro pochi mesi addebiterebbe a SKY e quindi quest'ultima ad ogni cliente i famosi 107,50 euro (ovviamente da restituire se in regola ma non comunicato dal cliente per omissione involontaria) necessari e regolarizzare l'abbonato, richiedendo eventualmente delle penalità per la mancata dichiarazione pregressa.
Negli anni successivi l'addebito avverrebbe mediante il fornitore d'energia.
E analogamente si potrebbe fare con il fornitore d'energia elettrica inviando dei moduli di certificazione a casa.
Si tratterebbe di comunicare anche qui il codice d'abbonamento.
Se tutto risultasse regolare nessun problema, altrimenti nel caso l'utente non fosse abbonato varrebbero le considerazioni di chi oggi non è abbonato.
Sarebbe prevista quindi come sempre la visita a casa, ma stavolta c'è una dichiarazione di non possesso tv firmata con tutte le conseguenze possibili e ci sarebbe un censimento esatto di chi dice di NON possedere un televisore, o un apparecchio "atto" o "adattabile".
Se invece non venisse data comunicazione, automaticamente verrebbe assegnato un nuovo codice, e, a meno che si riesca successivamente a dimostrare di essere già abbonati, verrebbero richieste anche qui delle penali per mancata comunicazione pregressa.
Come mai non può essere resa possibile una manovra di questo tipo?
In questo modo mediante SKY si potrebbe sapere il livello d'evasione di almeno 5mln di famiglie.
Basterebbe che SKY inviasse ai suoi clienti un modulo da rispedire alla RAI indicando il proprio codice d'abbonamento.
Qualora non fosse rispedito o fosse falso, la RAI entro pochi mesi addebiterebbe a SKY e quindi quest'ultima ad ogni cliente i famosi 107,50 euro (ovviamente da restituire se in regola ma non comunicato dal cliente per omissione involontaria) necessari e regolarizzare l'abbonato, richiedendo eventualmente delle penalità per la mancata dichiarazione pregressa.
Negli anni successivi l'addebito avverrebbe mediante il fornitore d'energia.
E analogamente si potrebbe fare con il fornitore d'energia elettrica inviando dei moduli di certificazione a casa.
Si tratterebbe di comunicare anche qui il codice d'abbonamento.
Se tutto risultasse regolare nessun problema, altrimenti nel caso l'utente non fosse abbonato varrebbero le considerazioni di chi oggi non è abbonato.
Sarebbe prevista quindi come sempre la visita a casa, ma stavolta c'è una dichiarazione di non possesso tv firmata con tutte le conseguenze possibili e ci sarebbe un censimento esatto di chi dice di NON possedere un televisore, o un apparecchio "atto" o "adattabile".
Se invece non venisse data comunicazione, automaticamente verrebbe assegnato un nuovo codice, e, a meno che si riesca successivamente a dimostrare di essere già abbonati, verrebbero richieste anche qui delle penali per mancata comunicazione pregressa.
Come mai non può essere resa possibile una manovra di questo tipo?
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