Derivatore usato al contrario

giasper

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19 Marzo 2008
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Salve a tutti.
Un amico mi ha chiesto di aiutarlo a installare nel suo impianto una nuova presa per un altro televisore. Il problema è che non voleva spendere nemmeno un euro per comprare nuovo materiale.
Ho dato allora un rapido sguardo all'impianto e mi sono accorto della presenza di un derivatore Fracarro CAD 13 che ha 3 uscite derivate ed 1 passante.Mi è venuta così l'idea di utilizzarlo al contrario.Ho installato sul ramo piu' svantaggiato (cioè quello con + cavo) l'alimentatore collegandolo all'uscita passante del cad 13.L'altra estremita' dell'uscita passante del derivatore collegata direttamente all'entrata dell'amplificatore.Le restanti 3 uscite derivate le ho collegate direttamente alle tv tramite spinotto e senza aggiunta di prese.Fin qui tutto bene direi,visione ottimale sulla uscita passante del derivatore ma le tv collegate su quelle derivate fanno un po' di capricci sulla banda vhf e su alcuni canali di banda V(mi riferisco al segnale analogico). Premesso che anche il cavo presente è al limite di utilizzazione, e per deterioramento e perchè ogni spezzone di cavo è diverso dall'altro.
Secondo voi questi disturbi sono piu' legati al tipo di collegamento,alle diversita' dei cavi o al derivatore in se ?
Grazie a tutti per le risposte.
 
giasper ha scritto:
Salve a tutti.
Un amico mi ha chiesto di aiutarlo a installare nel suo impianto una nuova presa per un altro televisore. Il problema è che non voleva spendere nemmeno un euro per comprare nuovo materiale.
Ho dato allora un rapido sguardo all'impianto e mi sono accorto della presenza di un derivatore Fracarro CAD 13 che ha 3 uscite derivate ed 1 passante.Mi è venuta così l'idea di utilizzarlo al contrario.Ho installato sul ramo piu' svantaggiato (cioè quello con + cavo) l'alimentatore collegandolo all'uscita passante del cad 13.L'altra estremita' dell'uscita passante del derivatore collegata direttamente all'entrata dell'amplificatore.Le restanti 3 uscite derivate le ho collegate direttamente alle tv tramite spinotto e senza aggiunta di prese.Fin qui tutto bene direi,visione ottimale sulla uscita passante del derivatore ma le tv collegate su quelle derivate fanno un po' di capricci sulla banda vhf e su alcuni canali di banda V(mi riferisco al segnale analogico). Premesso che anche il cavo presente è al limite di utilizzazione, e per deterioramento e perchè ogni spezzone di cavo è diverso dall'altro.
Secondo voi questi disturbi sono piu' legati al tipo di collegamento,alle diversita' dei cavi o al derivatore in se ?
Grazie a tutti per le risposte.

Non è chiaro cosa hai fatto: un derivatore ha un ingresso + un uscita passante + n uscite; cosa intendi per "usato al contrario"?
 
Se l'arrivo del cavo di discesa dall'antenna è collegato all'ingresso del derivatore passante, come mi par di capire, allora non lo hai affatto usato al contrario.
Diciamo tutt'al più che l'uscita passante, collegata direttamente ad alimentatore e TV, presenta un segnale sbilanciato per eccesso rispetto alle derivate (come ordine di idee, alle derivate avrai all'incirca dai 10 ai 15dB in meno rispetto alla passante).
Verifica piuttosto se, scollegando l'alimentatore dalla corrente, il segnale cala drasticamente oppure scompare, così da avere la certezza matematica del transito della CC dell'alimentaore attraverso uscita e ingresso passante e, quindi, del suo corretto funzionamento.

Riguardo le imperfezioni del segnale, specie per quelle notate in V banda, è probabilissimo che dipenda da cavi deteriorati o da ulteriori derivazioni realizzate in modo inappropriato (ad es. più cavi uniti tra loro a mazzetto, che tra l'altro, da una mia personale casistica, noto che danno ancor più problemi in VHF che in UHF).
 
AG-BRASC ha scritto:
Se l'arrivo del cavo di discesa dall'antenna è collegato all'ingresso del derivatore passante, come mi par di capire, allora non lo hai affatto usato al contrario.

Infatti.

Ciao e Buon Anno
 
Ciao e buon anno anche a voi.
Il fatto dello sbilanciamento del segnale era inevitabile e lo sapevo a priori per le perdite di derivazione del derivatore stesso.Riguardo ai cavi vi garantisco che erano tutti diversi fra loro sia per geometria che per tipologia (e che risalgono credo agli anni 80 )messi all' esterno senza protezione. Un vero disastro ! Comunque mi assaliva il dubbio del non convenzionale uso del derivatore ma credo che anche io che le perdite maggiori si abbiano a causa dei cavi.Comunque posto l'immagine del tipo di collegamento effettuato ! Grazie ancora a tutti!
http://img156.imageshack.us/img156/6748/impiantoc.jpg
 
Mi incuriosisce questo tipo di collegmento.
Perchè l'hai fatto?
Alla fine lo usi sempre per partizionare su 4 TV, con l'unica differenza che metti l'antenna sull'uscita invece che sull'ingresso.
Che benefici ti dovrebbe portare ?
 
giasper ha scritto:
Ciao e buon anno anche a voi.
Il fatto dello sbilanciamento del segnale era inevitabile e lo sapevo a priori per le perdite di derivazione del derivatore stesso.Riguardo ai cavi vi garantisco che erano tutti diversi fra loro sia per geometria che per tipologia (e che risalgono credo agli anni 80 )messi all' esterno senza protezione. Un vero disastro ! Comunque mi assaliva il dubbio del non convenzionale uso del derivatore ma credo che anche io che le perdite maggiori si abbiano a causa dei cavi.Comunque posto l'immagine del tipo di collegamento effettuato ! Grazie ancora a tutti!
http://img156.imageshack.us/img156/6748/impiantoc.jpg

Inutile replicare i saggi consigli di AG-BRASC; direi che con un investimento di "zero euro" hai fatto i miracoli. Continuo a non capire se hai usato il derivatore in modo coerente; non è chiaro se per in e out intendi il passaggio della dc o del segnale d'antenna.
 
Si hai ragione flash,per in e out indico l'uscita passante del derivatore cioè ho usato in pratica l'uscita passante del derivatore per alimentare l'amplificatore.Poi l'antenna non è collegata all'uscita dell' amplificatore,è normalmente collegate alle entrate ,forse non sono stato chiaro nello schema.Comunque anche io penso che a fronte di un investimento di zero euro sia riuscito a tirar fuori il massimo pur sapendo che l'impianto sia tutto da rifare per l'imminente switch-off che ci sara' da noi credo entro quest' anno.Grazie ancora a tutti per l'interessamento !
 
La configurazione che hai fatto va bene... E' identica a quella canonica xchè questi dispositivi sono reciprocii (la loro matrice di scattering è hermitiana). Per capirci se entri dalla porta 1 quello che esce dalla due é identico a quello che uscirebbe dalla 1 se entrassi da due... Nn é facile spiegare tali concetti senza entrare troppo in dettagli tecnici cmq spero di essermi capito :D
 
IlTeo285 ha scritto:
La configurazione che hai fatto va bene... E' identica a quella canonica xchè questi dispositivi sono reciprocii (la loro matrice di scattering è hermitiana). Per capirci se entri dalla porta 1 quello che esce dalla due é identico a quello che uscirebbe dalla 1 se entrassi da due... Nn é facile spiegare tali concetti senza entrare troppo in dettagli tecnici cmq spero di essermi capito :D

La mia matrice è molto meno hermitiana ma è molto più "sul pezzo".

Ho preso il primo derivatore che mi è capitato: il Telewire 6310 che, da catalogo, risuta essere a 3 vie, attenuate 10 dB e uscita passante -4,5 dB.

L'ho collegato "normalmente con un segnale in input di 61 dB/uV e alle uscite derivate ho misurato 51 dB/uV mentre sull'uscita passante 56 dB/uV.

L'ho collegato "al contrario" con lo stesso segnale e ho misurato 40 dB/uV sulle uscite derivate e 49 dB/uV sull'ingresso che, in questo caso diventava l'uscita.

I risultati sono completamente diversi e mi sovviene: se l'ingresso si chiama ingresso e l'uscita si chiama uscita ci sarà pure un motivo.
 
Quindi la differenza esiste,ed anche abbastanza cospiqua direi !
Comunque per me povero ingegnerino mortale che di hermitiano ricordava solo gli endomorfismi è piu' che sufficiente . ah ah aha hah ah ah
Grazie ancora !
 
le specifiche dichiarate dal costruttore sono per l'uso CLASSICO... la caratterizzazione completa del dispositivo nn è fornita di solito dal costruttore... quindi le mie erano supposizioni su quello che IN GENERALE è. Poi ogni costruttore ed ogni modello andrebbe caratterizzato appositamente per capirne il funzionamento nn standard

PS: come ingegnere nn ti spaventeranno mica ste robette ;)
 
giasper ha scritto:
Quindi la differenza esiste,ed anche abbastanza cospiqua direi !
Comunque per me povero ingegnerino mortale che di hermitiano ricordava solo gli endomorfismi è piu' che sufficiente . ah ah aha hah ah ah
Grazie ancora !

Figurati.....
Vai tranquillo, se rispetti le serigrafie sui componenti non ti sbagli mai, sennò perchè perdere tempo a mettercele!

Ciao
 
IlTeo285 ha scritto:
le specifiche dichiarate dal costruttore sono per l'uso CLASSICO... la caratterizzazione completa del dispositivo nn è fornita di solito dal costruttore... quindi le mie erano supposizioni su quello che IN GENERALE è. Poi ogni costruttore ed ogni modello andrebbe caratterizzato appositamente per capirne il funzionamento nn standard

Appunto, se il costruttore caratterizza, come dici tu, in modo classico sarà perchè sapendo come lo ha progettato c'è un solo modo per usarlo bene: quello giusto!
 
ma mi pareva di aver capito che giasper fosse consapevole di non usarlo nel modo standard, ma chiedeva appunto quali fossero le implicazioni di un utilizzo NON standard...

Sono sicuro che sapesse come leggere delle serigrafie illustrative nel modo corretto

PS: che il costruttore ti dica un modo per usarlo correttamente non esclude che ci sia anke un secondo, terzo, quarto, ecc modi di utilizzo che danno prestazioni uguali ma nn vengono riportati perchè superflui.
 
IlTeo285 ha scritto:
ma mi pareva di aver capito che giasper fosse consapevole di non usarlo nel modo standard, ma chiedeva appunto quali fossero le implicazioni di un utilizzo NON standard...

Sono sicuro che sapesse come leggere delle serigrafie illustrative nel modo corretto

Giasper era convinto di averlo usato al contrario mentre, in effetti, lo ha usato come va usato. La posizione dell'alimentatore lo ha tratto in inganno ma tu hai scritto: ciò che entra in 1 esce da 2 così come ciò che entra da 2 esce da 1.
E' qui che la mia modesta esperienza (ho montato la prima antenna a 18 anni ed ora ne ho quasi 57) mi ha spinto ad usare dei numeri veritieri per dimostrare che non era come dicevi tu; ne ero più che sicuro ma non volevo ipotizzare ma quantificare.

Non prenderla come una polemica ma l'uso "non standard" non funziona in nessun impianto.

Ciao
 
Certamente è così,hai perfettamente ragione.Pero' il problema principale è che vi erano troppe incognite in gioco a cui non potevo dare una risposta senza una adeguata strumentazione.La tecnica insegna che a volte l'applicazione pratica dei concetti teorici puo' rivelarsi piu' efficace dal punto di vista della comprensione e della risoluzione dei problemi.
Sostanzialmente quello che il nostro amico flash ha fatto ha un'alta valenza scientifica,perche' solo con le misure si puo' fugare ogni dubbio pur sapendo che ogni caso differisce dall' altro.
Grazie ancora per l'aiuto amici ! ciaooo
 
C'è una cosa che mi lascia perplesso. Non riesco a capire come tu faccia a mettere la mano sul fuoco che tutti i derivatori possibili ed immaginabili funzionino come quello che hai testato? Le varianti costruttive su questo tipo di dispositivi sono pressoché infinite quindi nn c'è nessuna certezza di come si possano comportare al di fuori del normale utilizzo. Ciò vuol dire che potrebbero far cose strane (come quello che hai testato tu) oppure no. C sono dispositivi che per progetto non hanno una porta di ingresso preferenziale ma funzionane allo stesso modo da qualunque porta si entri col segnale. Quindi tutto sta a come sono fatti al loro interno, cosa che noi nn sappiamo. Solo per questo io andrei cauto nell'affermare che TUTTI nn funzionino se nn nel modo standard. Poi sicuramente sono concorde con te nel dire che usarlo nel modo standard è la cosa più intelligente da fare e largamente consigliata. :D
 
Il problema dei dispositivi per TV è che i costruttori hanno preso la cattiva abitudine di utilizzare nomi impropri.
Pertanto, se è disponibile uno schema elettrico del dispositivo allora è possibile dare una risposta a priori, diversamente, abbiamo una "scatoletta" di cui conosciamo le caratteristiche nell'uso previsto ma di cui non è noto con sicurezza il comportamento in una configurazione alternativa.
;)
 
IlTeo285 ha scritto:
C'è una cosa che mi lascia perplesso. Non riesco a capire come tu faccia a mettere la mano sul fuoco che tutti i derivatori possibili ed immaginabili funzionino come quello che hai testato? .......
.....Poi sicuramente sono concorde con te nel dire che usarlo nel modo standard è la cosa più intelligente da fare e largamente consigliata. :D

Appunto, come concordi anche tu, volevo dire che ad usarli come sono stati concepiti non ti sbagli mai.
 
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