Mercoledì e giovedì prossimo si terrà a Istanbul, in Turchia, un importante comitato esecutivo dell'Uefa: si parlerà delle licenze e di altri argomenti, ma il calcio italiano si aspetta una risposta importante. Il futuro della serie B, infatti, dipende da Platini e dai membri dell'esecutivo. Ci spieghiamo: la Rai ha sottoscritto con l'Uefa un contratto da 120 milioni di euro per i diritti tv degli Europei 2008 di Svizzera-Germania. Con una clausola: la Rai si è impegnata a trasmettere tutte le partite in diretta, senza possibilità di cederne alcune alle pay tv. All'epoca, quando fu firmato il contratto, Antonio Marano si giustificò dicendo che non conosceva bene l'inglese. Fatto sta che adesso la Rai è in bolletta e non vuole tirare fuori un euro per la serie B e neppure per la Coppa Italia. Si cercherà quindi di convincere l'Uefa a modificare il contratto in modo che la Rai possa cedere alcune partite (quelle dell'Italia, se si qualifica, non in esclusiva mentre 12 gare sarebbero in esclusiva) a Sky che offre 40 milioni. In questo caso la Rai troverebbe le risorse per la B (cui parteciperebbero anche Sky, Mediaset e La7 digitale) e per la Coppa Italia. L'Uefa sinora non ha mai modificato i contratti, ma non ci dovrebbero essere problemi nemmeno con gli sponsor e l'Uefa, magari, potrebbe avere qualche soldino in più. I presidenti di B intanto aspettano con ansia: per ora non scioperano, ma se da Istanbul arrivasse una fumata nera chissà cosa succederebbe.
In serie A invece i club non trovano, né mai troveranno, l'accordo per i diritti tv collettivi: toccherà quindi al governo provvedere. La cifra complessiva, al momento, è di 850 milioni ma da qui al 2010, quando la legge sarà operativa, potrebbe arrivare a un miliardo. Ci sono tanti problemi che dividono i club fra grandi e piccoli. Tra questi il fatto che nella cifra che le società prendono dalle tv c'è anche la prelazione, e su questa prelazione, che non è poco, i club non pagano mutualità (al momento il 18%) alle altre società. Pare siano molti i club che si servono di questo escamotage, di questo trucco che crea non poche polemiche, così come quello di farsi strapagare le amichevoli estive dalle tv. Le cifre che prendono le società, soprattutto le big, come prelazione sino al 2010 sono consistenti: un grosso club infatti pare che dichiari in Lega 93 milioni di euro, ma in realtà ne prende 120. E, ovviamente, paga il 18% di mutualità alle altre società solo sugli 93 milioni...
Commissioni Uefa, quanti italiani. C'è anche Zoff
Michel Platini ha varato tutte le commissioni Uefa, alcune nuove di zecca. Ci sono molti italiani, con ruoli di primo piano. Franco Carraro non solo è membro dell'esecutivo ma presiede la commissione marketing, di nuova istituzione e di grande importanza. Inoltre l'ex n.1 della Figc è membro della commissione finanze e della commissione delle competizioni per le squadre nazionali (anche questa di nuova istituzione). Commissione football (nuova): membro Dino Zoff. Consiglio strategico per il football professionistico: Leo Grosso. Controllo e disciplina: membro Maurizio Laudi. Commissione delle associazioni nazionali: primo vicepresidente Giancarlo Abete. Commissione arbitri: Pierluigi Collina. Commissione delle competizioni interclub: Umberto Gandini (come rappresentante dell'European Club Forum). Commissione di football giovanile e dilettanti: membro Carlo Tavecchio. Commissione di futsal e beach soccer (nuova): membro Fabrizio Tonelli. Commissione licenze: membro Marco Brunelli. Commissione medica: membro Paolo Zeppilli. Commissione giuridica: membro Mario Gallavotti.
In serie A invece i club non trovano, né mai troveranno, l'accordo per i diritti tv collettivi: toccherà quindi al governo provvedere. La cifra complessiva, al momento, è di 850 milioni ma da qui al 2010, quando la legge sarà operativa, potrebbe arrivare a un miliardo. Ci sono tanti problemi che dividono i club fra grandi e piccoli. Tra questi il fatto che nella cifra che le società prendono dalle tv c'è anche la prelazione, e su questa prelazione, che non è poco, i club non pagano mutualità (al momento il 18%) alle altre società. Pare siano molti i club che si servono di questo escamotage, di questo trucco che crea non poche polemiche, così come quello di farsi strapagare le amichevoli estive dalle tv. Le cifre che prendono le società, soprattutto le big, come prelazione sino al 2010 sono consistenti: un grosso club infatti pare che dichiari in Lega 93 milioni di euro, ma in realtà ne prende 120. E, ovviamente, paga il 18% di mutualità alle altre società solo sugli 93 milioni...
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Michel Platini ha varato tutte le commissioni Uefa, alcune nuove di zecca. Ci sono molti italiani, con ruoli di primo piano. Franco Carraro non solo è membro dell'esecutivo ma presiede la commissione marketing, di nuova istituzione e di grande importanza. Inoltre l'ex n.1 della Figc è membro della commissione finanze e della commissione delle competizioni per le squadre nazionali (anche questa di nuova istituzione). Commissione football (nuova): membro Dino Zoff. Consiglio strategico per il football professionistico: Leo Grosso. Controllo e disciplina: membro Maurizio Laudi. Commissione delle associazioni nazionali: primo vicepresidente Giancarlo Abete. Commissione arbitri: Pierluigi Collina. Commissione delle competizioni interclub: Umberto Gandini (come rappresentante dell'European Club Forum). Commissione di football giovanile e dilettanti: membro Carlo Tavecchio. Commissione di futsal e beach soccer (nuova): membro Fabrizio Tonelli. Commissione licenze: membro Marco Brunelli. Commissione medica: membro Paolo Zeppilli. Commissione giuridica: membro Mario Gallavotti.