Nella formula dell'elissoide di fresnel è inclusa la lunghezza d'onda, pertanto, l'elissoide stesso cambia in funzione della frequenza.
Avere l'elissoide non intersecato da ostacoli, ci permette di essere sicuri che le riflessioni, ovverosia la somma algebrica (vettore e modulo) del segnale diretto e di tutte le (inevitabili) riflessioni, non produca risultati diversi da quelli previsti come attenuazione di tratta.
In pratica, dato che non si può sempre pensare di alzare antenna ricevente e trasmittente fino ad ottenere il risultato ideale, conviene rassegnarsi ad avere l'elissoide intersecato, quindi alzare ed abbassare una delle due antenne fino ad ottenere il risultato migliore possibile, posizionando cioè l'antenna in un punto dove la somma algebrica del segnale diretto e di tutte le riflessioni diventi positiva, o quantomeno non distruttiva.
L'altezza minima dell'antenna TV rispetto al terreno, mi pare questa la tua nuova domanda, è un discorso collegato al primo ma leggermente differente.
Diciamo che un'antenna non dovrebbe mai essere installata a meno di mezz'onda dal piano sottostante, perchè in caso contrario potrebbero andare fuori sintonia gli elementi. Ma mezz'onda, è un'altezza assai risibile perchè l'antenna trasmetta o riceva una potenza ragionevole per bassi angoli sull'orizzonte.
Siccome i segnali TV non provengono dal cielo ma da località molto più basse è infatti indispensabile che le antenne siano efficienti anche parallelamente al terreno.
Per ottenere ciò è necessario che l'antenna sia a svariate lunghezze d'onda da terra.
Attenzione però, ciò che sta immediatamente sotto l'antenna o negli immediati dintorni, a parte il discorso di far andare fuori sintonia gli elementi, non c'entra nulla con la possibilità di irradiare/ricevere bene parallelamente al terreno.
Per una spiegazione teorica ben fatta bisognerebbe chiamare in causa l'angolo di Brewster e distinuere tra polarizzazione orizzontale e verticale, cosa che non si può fare qui e senza certe basi.
Semplificando all'estremo, in modo da dare indicazioni pratiche, possiamo dire che nella
maggior parte dei casi non è l'altezza dell'antenna rispetto al tetto o terrazzo sottostante a determinare l'efficienza rispetto ai fronti d'onda paralleli al terreno, bensì l'altezza media da terra, il più delle volte determinata dalla somma del palo e delle struttura (es casa, palazzo) rispetto a ciò che abbiamo nelle vicinanze.
Ostacoli e strutture, anche orizzontali, benchè più bassi dell'antenna, come tetti e terrazzi posti a svariati metri di distanza (anche diverse decine/centinaia/migliaia), se non sono esterni all'eleissoide di Fresnel, generano riflessioni che, sommandosi al segnale diretto, a determinate distanze attenuano o rafforzano ciclicamente il segnale, anche se c'è vista ottica. (
http://www.digital-forum.it/showpost.php?p=2252013&postcount=33)
PS In ogni caso, non capisco che c'entri la "stratificazione"

con eventuali riflessioni dal retro.
Stratificazione è un' espressione fuorviante e sballatissima che sarebbe bene non usare, così da non immaginarsi campi elettromagnetici simili ad una torta.
Non esiste nessuno strato, ma, in caso di riflessioni (elissoide intesecato), solo un determinato livello (a sua volta risultato dalla somma dei segnali diretto e riflessi) per ogni punto dello spazio in cui è collocata l'antenna.
Ciò che ottengo alzando od abbassando, lo avrei anche avanzando od arretrando, oppure spostando lateralmente l'antenna, senza modificarne l'altezza relativa.
In realtà, non c'è nessuno strato.

ic910 ha scritto:
Dalle mie poche conoscenze sò che il piano di terra , se il tetto e in cemento armato o materiale metallico corrisponde al tetto e cosi ?