DVB-T: Il bavaglio ai media televisivi italiani

gherardo

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in tutte le nazioni civili e democratiche del mondo vi é una buona pluralita di canali televisivi nazionali molto differenti fra di loro in modo che il telespettatore possa avere la possibilita di informarsi liberamente da correnti di pensiero differenti, in nome della cultura, dell'evoluzione individuale e della maturazione di una coscenza critica, anche attingendo da vari programmi esteri (overspill); tutto cio in italia é tabu: il pubblico deve ascoltare soltanto una campana (non vedo grandi differenze fra rai, mediaset e timb) relegando i possibili concorrenti nazionali e locali a diffondere misere televendite o programmi aberranti dal contenuto, valore sociale e culturale prossimo allo zero e impedendo in tutti i modi di poter ricevere qualche programma estero liberamente; tutto cio é stato architettato da decenni per non dare la possibilita a nessun operatore televisivo locale, regionale, nazionale di evolversi in tal senso: le major, i diritti, gli impianti ecc.; la tv se fosse utilizzata bene in questo senso sarebbe come o addirittura meglio della miglior scuola o istituto artistico facendo progredire la mentalita e la cultura della popolazione italiana...ma evidentemente qualcuno vuole ridurre, e ci sta riuscendo, una delle culture che nel passato si é distinta per genialita e intraprendenza in un branco di bradipi ciechi e impotenti; soltanto in cina, a cuba e nei paesi imperialisti ho visto situazioni simili, questa non é democrazia!
 
Ultima modifica:
Onestamente non ho capito bene che cosa vuoi dire:
se un operatore desidera realizzare la "TV migliore del mondo", può prendere la licenza, produrre programmi e iniziare a trasmettere. Spazio nell'etere ce ne sarebbe (basta prendere il posto di qualche televendita). Se la qualità c'è, arriverà anche il pubblico.

Se non è stato fatto (ma qualche tentativo c'è stato) probabilmente è perché gli investitori hanno valutato che non c'è il business model, e che si guadagna di più affittando la propria rete alle televendite.

E ci sta ancora andando bene: se in Italia il servizio pubblico fosse meno forte economicamente di quello che già è, la qualità si appiattirebbe inevitabilmente verso il basso, avendo un parametro in meno rispetto a cui confrontarsi con la concorrenza.

Per quanto riguarda le trasmissioni estere, France24 e BBC News per un po' le abbiamo ricevute; anche Rai5 e ClassTV di tanto in tanto trasmettono qualcosa preso dalle reti americane, ma il nostro ritardo culturale sulle lingue straniere fa sì che l'audience sia prossima a quella del monoscopio.
 
per ricevere tv estere basta montare una parabola ed un ricevitore economico e di informazione dal mondo ce nè a iosa, a patto di conoscere le lingue naturalmente, per l'argomento pluralità meglio sorvolare altrimenti andremo nel terreno minato della politica.....
 
A mio parere, la verità è che nessuno vuole investire per "opporsi" ai grandi rai e mediaset, faccio un esempio era in vendita La7, a detta di molti, una possibile concorrente seria e contraddistinta da una informazione diversa da quella tradizionale, ma a conti fatti, chi si è presentato? Nessuno o quasi e così è risultato vincitore qualcuno che, sempre a mio modesto modo di vedere, non sarà in grado di competere, ma anzi finirà con il vivacchiare su quote di mercato medio-basse. L'opportunità c'era, i competitori sono mancati... comprare La7 sarebbe stato diverso dallo sviluppare dal nulla una nuova rete televisiva o un canale regionale, ha un ottima numerazione sul telecomando, è conosciuta a livello italiano, ha punte di diamante (alcune non tutte) tra i suoi dipendenti. E poi in quanto a paragonare i canali (numericamente parlando) italiani con quelli europei, l'Italia ha il maggior numero di canali televisivi rispetto a qualsiasi (o quasi) paese estero, sulla qualità della programmazione poi non tutto è da buttare, ovviamente la maggior parte è solo spazzatura, ma se si sa scegliere ogni sera bene o male si può trovare, ora qui ora la, qualche buon programma/film/serie tv da vedere e da "gustare", forse è il pubblico che non sa scegliere, mi domando perchè i programmi trash facciano più ascolto di quelli culturali, è vero che gli editori glieli propinano, ma è pur vero che moltissima gente non sa scegliere ciò che vedere!!!
 
watafenk ha scritto:
per ricevere tv estere basta montare una parabola ed un ricevitore economico e di informazione dal mondo ce nè a iosa, a patto di conoscere le lingue naturalmente, per l'argomento pluralità meglio sorvolare altrimenti andremo nel terreno minato della politica.....
qui si parla di DVBT.
 
Boomer ha scritto:
A mio parere, la verità è che nessuno vuole investire per "opporsi" ai grandi rai e mediaset, faccio un esempio era in vendita La7, a detta di molti, una possibile concorrente seria e contraddistinta da una informazione diversa da quella tradizionale, ma a conti fatti, chi si è presentato? Nessuno o quasi e così è risultato vincitore qualcuno che, sempre a mio modesto modo di vedere, non sarà in grado di competere, ma anzi finirà con il vivacchiare su quote di mercato medio-basse. L'opportunità c'era, i competitori sono mancati... comprare La7 sarebbe stato diverso dallo sviluppare dal nulla una nuova rete televisiva o un canale regionale, ha un ottima numerazione sul telecomando, è conosciuta a livello italiano, ha punte di diamante (alcune non tutte) tra i suoi dipendenti. E poi in quanto a paragonare i canali (numericamente parlando) italiani con quelli europei, l'Italia ha il maggior numero di canali televisivi rispetto a qualsiasi (o quasi) paese estero, sulla qualità della programmazione poi non tutto è da buttare, ovviamente la maggior parte è solo spazzatura, ma se si sa scegliere ogni sera bene o male si può trovare, ora qui ora la, qualche buon programma/film/serie tv da vedere e da "gustare", forse è il pubblico che non sa scegliere, mi domando perchè i programmi trash facciano più ascolto di quelli culturali, è vero che gli editori glieli propinano, ma è pur vero che moltissima gente non sa scegliere ciò che vedere!!!
la7 é un tentativo di andare verso una direzione diversa ma con gli ultimi eventi subira prtroppo dei cambiamenti...ed é un solo canale; nelle nazioni evolute cui mi riferisco sul numero di programmi ricevibili piu della meta sono nettamente contrastanti uno con l'altro e solo questo é liberta di espressione costruttiva.
 
gherardo ha scritto:
la7 é un tentativo di andare verso una direzione diversa ma con gli ultimi eventi subira prtroppo dei cambiamenti...ed é un solo canale; nelle nazioni evolute cui mi riferisco sul numero di programmi ricevibili piu della meta sono nettamente contrastanti uno con l'altro e solo questo é liberta di espressione costruttiva.
fiato e tempo sprecato piuttosto si dà spazio a tv rumene e affini (poverini sono solo 3 milioni) invece di dare spazio ad un bacino di utenza di circa 10mlni (per difetto) nella valle padana......ti ricorda qualcosa .....il vicino ticino che anche culturalmente risulta mooooolto vicino a noi povera minoranza lombarda........ma cosa vuoi mica si può dare spazio ad una tv. extracomunutaria che fà disinformazione e che divulga informazioni riservate su quello che ci circonda.........meglio fare accordi con la vicina (si fa per dire) romania anche se non ci si capisce un.........o almeno quella è comunitaria..........ma dai facciamone una anche per moldavi,ucraini,bielorussi, peruviani, equadoregni..........e altri, tanto un canale non si nega a nessuno tranne che a quello che ci interessa.....o no caro gherardo......beato te.....ciao
 
gherardo ha scritto:
la7 é un tentativo di andare verso una direzione diversa ma con gli ultimi eventi subira prtroppo dei cambiamenti...ed é un solo canale; nelle nazioni evolute cui mi riferisco sul numero di programmi ricevibili piu della meta sono nettamente contrastanti uno con l'altro e solo questo é liberta di espressione costruttiva.
La7 e La7D già sarebbero stati due, comunque non è sulla quantità che ci si dovrebbe basare, ma piuttosto sulla qualità... io preferirei anche avere molti meno canali di quelli attuali, ma con valore più elevato, quindi anche uno, due ben fatti avrebbero fatto la differenza.
 
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