Era proprio pubblicità ingannevole l’offerta “Tim tutto compreso”

SATRED

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Un’offerta, quella di “Tim tutto compreso”, che ha fatto gola a molti utenti.

Dopo l’abolizione dei costi di ricarica a seguito del decreto Bersani, infatti, i gestori telefonici sono passati al contrattacco, modificando l’offerta dei propri piani tariffari; caratterizzati per la maggior parte da aumenti delle tariffe. Il claim adottato da Telecom “Tim tutto compreso”, quindi, sembrava la panacea di tutti i mali.

Compreso era anche il costo dello “scatto alla risposta”, la cui abolizione Adiconsum chiede da tempo.

La denuncia mossa da Adiconsum allo spot in questione, portata all’attenzione dell’Autorità, riguardava le carenze informative dell’offerta pubblicizzata.

Sembrava, infatti, che nelle tre opzioni tariffarie offerte (da 30, da 60 e da 90 euro,) fossero ricompresi tutti i servizi dell’offerta (traffico telefonico, SMS, internet, telefonino, servizi dedicati). Ma in realtà non era così. L’offerta era molto più articolata, ma lo spot non la rendeva chiara per il consumatore.

L’Antitrust, a conclusione dell’istruttoria, confortata anche dal parere dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha ritenuto ingannevole per il consumatore il messaggio di Telecom così come segnalato da Adiconsum, e ha comminato all’azienda una sanzione di 49.100 euro, elevata a 69.100 euro, in quanto la società risulta sanzionata più volte per violazione del D. lgs. 206/05.

Adiconsum, soddisfatta per la decisione dell’Antitrust, continuerà a vigilare perché le aziende forniscano al consumatore un’informazione sempre più chiara e trasparente, segnalando nel contempo alle Autorità
preposte tutto ciò che lede la loro tutela.

Fonte: comunicato stampa Adiconsum
 
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