
Debutto alla regia di Stefen Fangmeier (in precedenza supervisore agli effetti speciali di Jurassic Park, Small Soldiers, La tempesta perfetta, Lemony Snicket e svariati altri), dal primo capitolo della trilogia del ragazzino britannico prodigio Christopher Paolini. Non ho letto il libro. Quando ho visto il trailer settimane fa ho decretato che sarebbe stato un flop colossale: infatti... I primi 25 minuti filano, poi quasi nulla va più: poco più di un'ora e mezza per un racconto epico con battaglie e draghi è un po' poco. La produzione sarebbe sufficientissima a combinare qualcosa di interessante, ma fra la fretta e l'apatia sia del drago (Ilaria D'Amico dalla dizione così così e dalla voce detestata dai più in italiano; Rachel Weisz, sulla quale non posso pronunciarmi nel caso in specie, in originale) che del protagonista Ed Speleers (sono andati a scovarlo fra ben 180.000 aspiranti: incompetenti) ammontano a noia. Magia zero, un po' come l'assoluta delusione dell'anno scorso con Le cronache di Narnia. Fra i grandi nomi John Malkovich è ingiudicabile tant'è poco presente; Robert Carlyle fa il cattivo pallido e capelluto con abbastanza carisma; Jeremy Irons è un assoluto signore che nobilita qualsiasi verbo ridicolo sia chiamato a proferire. Sienna Guillory, 89esima fra le 100 donne più sexy del mondo per Maxim nel 2002, è, appunto, graziosa ma può far solo la bella addormentata.
*½
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