FBI: Protezione testimoni 2

gahan

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Torna, a distanza di quattro anni scarsi, l'allegra banda Willis/Perry/Peet/Henstridge. Il primo FBI: Protezione testimoni era una riuscita commedia grottesca diretta dallo specialista inglese del genere Jonathan Lynn (con un paio di flop ma anche film memorabili come Suore in fuga, Signori, il delitto è servito e Mio cugino Vincenzo), mentre questo è uno stiracchiato esercizietto del newyorkese Howard Deutch (esordiente in commedie adolescenziali negli anno '80 e regista di due della Strana Coppia Lemmon/Matthau nei '90) atto alla riesumazione/riedizione del vecchio soggetto, tutto mal cucito - perché davvero povero di idee nel dominante "già visto" - attorno ai due simpaticoni che stavolta eccedono - specie Willis - nell'estremizzare le caratteristiche dei rispettivi personaggi. Decisamente irrispettoso del precedente, si inserisce nella lista dei sequel comici inutili.

Voto: *
 
Ultima modifica:
se il primo aveva un minimo di canovaccio su cui far galleggiare qualche gag di basso profilo, il secondo si perde totalmente nei meandri dell'inconsistenza e dell'anonimato.
Inutile sequel.

*

P.S. Per non farmi influenzare, ho postato di getto la mia opinione senza leggere quella di gahan. Dopo aver postato (ed ecco il motivo della modifica apportata al post) scopro una disarmante e al contempo piacevolissima coincidenza di giudizio. Con tanto di assoluta identità sull'inutilità del sequel. Speriamo non debba preoccuparmi per questo :eusa_shifty: :D
 
Non vedo come tu possa essere influenzato da me, comunque non c'è da stupirsi né da allarmarsi del giudizio simile: non è la prima volta, per quanto sia rarissimo anzichenò, che siamo in consonanza e non sarà l'ultima. :icon_wink:
 
leggendo gli scritti di altri, si può sempre apprendere di emozioni suscitate da particolari che magari al sottoscritto possono essere sfuggite durante la visione; o che il sottoscritto potrebbe non aver percepito in egual misura.
Sicchè il rischio (o il vantaggio) di una sorta di "contaminazione" del proprio giudizio (non arriverei a scrivere di una vera e propria influenza: se il giudizio è quello, tale resta) oggettivamente potrebbe esserci. Non ti è mai capitato di riconsiderare qualche giudizio sulla base di differenti punti di vista sollecitati da altri con i quali ti sei confrontato? A me si, di rado, ma è accaduto.
Sicchè, preferisco prima scrivere i miei giudizi, e poi andare a vedere se collimano o meno con quelli di altri. Proprio a tale proposito ho anche risposto ad andag nel thread su Munich.
 
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