24 novembre 2006 - Il Corpo Forestale dello Stato ha sequestrato oltre 200 animali selvatici destinati all'imbalsamazione e denunciato a piede libero 4 persone. Oltre 200 animali selvatici autoctoni ed esotici, tutelati dalla Convenzione di Washington sequestrati e 4 persone denunciate e' il bilancio di una vasta operazione, denominata 'Operazione SOFIA', condotta in Lombardia da oltre 40 uomini del Corpo Forestale dello Stato e coordinata dal Servizio CITES di Roma, in collaborazione con il NIPAF (Nucleo di polizia ambientale e forestale) di Brescia e con il Nucleo CITES di Ancona. Gli esemplari venivano cacciati illegalmente in varie parti d'Europa e in Italia, poi commercializzati illegalmente e introdotti nel nostro Paese per essere 'riciclati' all'interno del circuito di imbalsamatori clandestini e 'fai da te' localizzati nel bresciano ed in altre province lombarde. Sono stati perquisiti otto immobili (case private, laboratori, musei, negozi) a Brescia, Como, Cremona, Milano, Bergamo e sequestrati centinaia di animali imbalsamati interi, pelli e carcasse conciate e in preparazione, targhette originali e contraffatte delle autorita' provinciali, competenti per la caccia. In particolare a Cremona e' stato sequestrato, presso un esercizio commerciale, un computer e la documentazione informatica attestante l'attivita' criminosa di riproduzione illecita dei sistemi di marcaggio. L'operazione ha portato al sequestro di specie particolarmente rare quali falchi pellegrini e astori, aquile reali e poiane, gru, strigiformi come il barbagianni e l'ulula, fringillidi, limicoli, martin pescatori, picchi e mammiferi come l'ermellino, trofei di leone, crani e pelle di lupo e tigre, zanne e oggetti lavorati in avorio di elefante africano . A Brescia sono stati sequestrati e sigillati due laboratori clandestini di imbalsamatori che stoccavano e lavoravano centinaia di animali dalle origini piu' disparate. Il metodo era quello di falsificare le targhette delle province, acquisire collezioni private, animali magari vecchi e deteriorati, per poi riciclarne i documenti per sanare la posizione di animali introdotti illegalmente che venivano cosi' rivenduti sul mercato".L'indagine era partita ad aprile scorso con un sequestro, effettuato dal personale CITES del porto di Ancona, di gatti selvatici, sciacalli dorati, poiane, falchi sacri, gheppi, sparvieri eviscerati e conciati, provenienti dalla Bulgaria e occultati nei doppifondi di un'auto. L'operazione, dopo mesi di indagine, ha portato alla scoperta di questa forma di traffico destinata a collezioni private e musei, che ha fruttato nel tempo ingenti guadagni ad una rete di clienti e tassidermisti che operavano nella clandestinita' senza le autorizzazioni previste dalle norme regionali e nazionali che regolano questo settore. Le 4 persone denunciate rischiano l'arresto o un'ammenda da 15.000 a 75.000 euro secondo quanto previsto dalla Convenzione di Washington (legge 150/92) e l'arresto o un'ammenda da 700 euro circa a oltre 2000 euro per la violazione della legge 157/92 sulla caccia.
(AGI)
(AGI)