Francia, legali le diffide automatiche agli utenti P2P

ERCOLINO

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Roma - Con una inattesa decisione il Consiglio di stato francese ha annullato la decisione con cui due anni fa la Commissione del CNIL aveva bloccato l'invio automatico di diffide agli utenti P2P.

Il CNIL, come si ricorderà, aveva bocciato questo genere di intervento da parte dell'industria dei contenuti ritenendolo "sproporzionato" rispetto alle finalità: i dati trattati per l'invio delle diffide, ossia gli indirizzi IP associati ai nomi degli utenti, sono dati personali che, nella visione del CNIL, non potevano essere gestiti legalmente per un'operazione di questo tipo.

Ora il Consiglio di stato ha però precisato che si tratta di una misura proporzionata vista l'illegalità dilagante sulle reti di file sharing. Per la SCPP (Société civile des producteurs phonographiques) è una manna: utilizzando software di scanning dei circuiti P2P potrà inoltrare in modo pressoché automatico notifiche considerate "educative", nelle quali in buona sostanza si renderà edotto l'utente del fatto che le proprie attività online non sfuggono al grande occhio delle major.


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