Gentiloni: Traguardo Realistico 2012 Per Digitale

radiostrike

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Farlo prima? Ci metto la firma...

Roma, 26 ott. (Apcom) - "Credo che la data del 2012 fissata in sede europea per lo switch off sia molto presto. Stiamo parlando di un servizio essenziale, non è come l'acqua potabile che se arriva al 60% delle famiglie, l'altro 40% compra l'acqua minerale. Non è così. In uno Stato civile e democratico la transizione, se siamo bravi, si fa in quattro o cinque anni.
Riusciamo a farla prima? Benissimo, io ci metto la firma". Paolo Gentiloni, ministro delle Comunicazioni, risponde così ai microfoni di RaiUtile a Maurizio Costanzo che aveva giudicato "tardiva" la data del 2012 fissata per lo switch off analogico. "Secondo me - sottolinea Gentiloni - dipende comunque da come partiamo. Ma io credo che per la prima volta abbiamo un traguardo realistico". Per il ministro, "se spegnessimo la tv analogica nel 2007, avremo metà delle famiglie italiane non potrebbero più vedere la tv. Mentre quando le due reti, una Rai e una Mediaset, passeranno sul digitale terrestre, avremmo raggiunto la copertura di due terzi delle famiglie". Il "problema di fondo", però, secondo Gentiloni, è quello dei contenuti. "Perché mai - chiede il ministro - un cittadino italiano dovrebbe utilizzare il decoder se non c'è un'offerta importante? La gente non compra il decoder per guardarlo, lo compra per guardare la Tv. Serve un meccanismo, che non inventiamo noi perché è il meccanismo che si utilizza nel resto d'Europa: pensiamo a 20 canali di editori disponibili, aiutati da spot promozionali da trasmettere sulle tv in chiaro, e i grandi palinsesti di Rai e Mediaset che si trasferiscono sul digitale terrestre. A quel punto - è l'analisi di Gentiloni - si tratterà di intervenire siolo sull'ultimo miglio e solo per chi è in difficoltà, magari pensando anche a un sostegno pubblico per i decoder".

http://www.fmdx.it
 
radiostrike ha scritto:
Farlo prima? Ci metto la firma...

Roma, 26 ott. (Apcom) - "Credo che la data del 2012 fissata in sede europea per lo switch off sia molto presto. Stiamo parlando di un servizio essenziale, non è come l'acqua potabile che se arriva al 60% delle famiglie, l'altro 40% compra l'acqua minerale. Non è così. In uno Stato civile e democratico la transizione, se siamo bravi, si fa in quattro o cinque anni.
Riusciamo a farla prima? Benissimo, io ci metto la firma". Paolo Gentiloni, ministro delle Comunicazioni, risponde così ai microfoni di RaiUtile a Maurizio Costanzo che aveva giudicato "tardiva" la data del 2012 fissata per lo switch off analogico. "Secondo me - sottolinea Gentiloni - dipende comunque da come partiamo. Ma io credo che per la prima volta abbiamo un traguardo realistico". Per il ministro, "se spegnessimo la tv analogica nel 2007, avremo metà delle famiglie italiane non potrebbero più vedere la tv. Mentre quando le due reti, una Rai e una Mediaset, passeranno sul digitale terrestre, avremmo raggiunto la copertura di due terzi delle famiglie". Il "problema di fondo", però, secondo Gentiloni, è quello dei contenuti. "Perché mai - chiede il ministro - un cittadino italiano dovrebbe utilizzare il decoder se non c'è un'offerta importante? La gente non compra il decoder per guardarlo, lo compra per guardare la Tv. Serve un meccanismo, che non inventiamo noi perché è il meccanismo che si utilizza nel resto d'Europa: pensiamo a 20 canali di editori disponibili, aiutati da spot promozionali da trasmettere sulle tv in chiaro, e i grandi palinsesti di Rai e Mediaset che si trasferiscono sul digitale terrestre. A quel punto - è l'analisi di Gentiloni - si tratterà di intervenire siolo sull'ultimo miglio e solo per chi è in difficoltà, magari pensando anche a un sostegno pubblico per i decoder".

http://www.fmdx.it
Mah! leggendo la notizia su questo sito pare che neanche nel 2012 l'italia sia pronta per lo switch-off rimanendo l'unica nazione a non riuscire a rispettare i tempi con gli altri paesi europei quindi come fa il ministro a parlare di 2012 come data giusta per il passaggio al digitale?
 
Digitsatmania ha scritto:
Mah! leggendo la notizia su questo sito pare che neanche nel 2012 l'italia sia pronta per lo switch-off rimanendo l'unica nazione a non riuscire a rispettare i tempi con gli altri paesi europei quindi come fa il ministro a parlare di 2012 come data giusta per il passaggio al digitale?
In un altra intervista dice che gli piacerebbe che facessimo prima...
Insomma a me sembra tanto che parli al vento...
Anche perchè fino a poco fa eravamo primi per diffusione dei decoder, ora passiamo in coda.
Per fare lo switch off in fretta ci vuole la volontà, e a questi sembra che non ci sia.
La data del 2007 nonsarebbe stata rispettata, perchè le aziende avrebbero iniziato a lavorare per confrontarsi col digitale, solo negli ultimi sei mesi, la questione è che succedere questo anche nel 2012, con una immobilità in tutti questi 5 anni.
Anche perchè non si può pensare di andare al traino degli altri paesi europei, il ssitema televisivo è prettamente nazionale se non anche regionale, così non è come, per esempio, per lo scartamente dei binari che se in francia germania e regno unito viene modificato, poi dobbiamo accodarci anche noi, qua le elevisioni regionali continueranno a trasmettere in analogico, perchè si confrontano con quel sistema.
 
Rai contro Agcom

Rai: beghe legali [e digitali] tra Petruccioli e Calabro'
Roma, 27 OTT [Velino] - In casa Rai non piacciono
proprio le delibere sul digitale terrestre targate AgCom.
Proprio oggi, infatti, l'ufficio legale di viale Mazzini ha
depositato un ricorso al Tar [datato 12 ottobre] per
impugnare la delibera 322 del 30 maggio 2006 sui "programmi
di conversione in digitale delle reti televisive terrestri
analogiche di Rai e Rti". Delibera in cui, tra l'altro, si
chiede ai due player di raggiungere entro nove mesi
dall'approvazione del testo [entro febbraio 2007] l'80 per
cento della popolazione con il segnale dtt. E di coprire,
comunque, tutti i capoluoghi di provincia. Una richiesta
assurda - si lamentano in viale Mazzini - che prevede ingenti
investimenti al buio e senza certezze normative e
tecnologiche. Solo per il raggiungimento dell'80 per cento
della popolazione, infatti, le stime di RaiWay parlano di
250-300 milioni di euro.
Il ricorso al Tar della Rai,
pero', non ha lasciato indifferente il presidente Corrado
Calabro'. "La Rai sta aspettando a braccia conserte il 2012 -
ha tuonato - invece di programmare uno sviluppo calibrato con
un programma di 5-6 anni. Cosa che invece sta facendo
Mediaset, che non ha mai impugnato le nostre indicazioni
sulla nuova tecnologia e sta convertendo a ritmi rapidi i
suoi impianti". Quella della Rai e' "un'azione sorprendente:
come puo' la tv di Stato pensare di stare ferma, mentre gli
altri sono in pieno movimento nel passaggio tecnologico?".
 
Ammettendo che le parole del ministro non siano campate in aria... son d'accordo con lui, il vecchio governo aveva fretta di far partir il dtt per far arrichire mediaset quando invece bisogna che tutta l'italia s'attrezzi e si prepari bene.
 
La Rai ha ragioni da vendere....il motivo?? per coprire l'80% della popolazione dovrebbe COMPRARE una marea enorme di canali e frequenze che neppure sono in vendita dopo che il bravo calabrone ha lasciato papparsi il tutto a Mediaset autorizzando perfino l'acquisto delle frequenze di Sportitalia

E poi perchè la RAI che è ancora pubblica dovrebbe comprare frequenze quando le frequenze medesime sono dello stato pure lui e date in concessione

Per comprare tutte quelle frequenze che vuole il calabrone ci vogliono ai pezzi attuali almeno 300-400 milioni di euro di soldi che alla fine sono pubblici

E c'è l'aggravante che sul mercato come già detto non ci sono affatto quelle frequenze per cui o il calabrò non sà di cosa parla o è in malafede
 
La RAI

non deve spender soldi per comprare frequenze...deve soltanto convertire le sue frequenze da analogico in digitale. Cioe' passare GRADUALMENTE sul digitale fino al 2012. Lo spirito del DDL Gentiloni e' ottimo. E' una follia pensare che debba acquistare frequenze.

Saluti Humy 51
 
humy51 ha scritto:
non deve spender soldi per comprare frequenze...deve soltanto convertire le sue frequenze da analogico in digitale. Cioe' passare GRADUALMENTE sul digitale fino al 2012. Lo spirito del DDL Gentiloni e' ottimo. E' una follia pensare che debba acquistare frequenze.

Saluti Humy 51

Ma la rai visto che è l'operatore statale e per cui si paga pure il canone è inimmaginabile che inizi a spegnere l'analogico fino a quando tutti o quasi avranno il decoder
Vi immaginate cosa succederebbe se domani convertissero uno degli impianti rai principali chessò del penice o del venda o del faito????:5eek: :5eek: ci sarebbero milioni di persone senza tv, senza la rai di cui pagano il canone

E' assolutamente inimaginabile e non succederà checchè ne dica Calabrò

Se invece vuole che montino il modulatore digitale in tutte le postazioni per fargli prendere polvere e fulmini per svariati anni la cosa è altrettanto assurdo

Quindi se si vuole che arrivi al 80-90% di copertura l'unica strada per la rai sarebbe di comprare sempre che ci riesca altre frequenze sul mercato
Ma come già detto spesso non ci sono sul mercato
 
liebherr ha scritto:
Quindi se si vuole che arrivi al 80-90% di copertura l'unica strada per la rai sarebbe di comprare sempre che ci riesca altre frequenze sul mercato
Ma come già detto spesso non ci sono sul mercato
La rai ha frequenze da vendere, perchèp non ha sole 3 frequenze per ripetitore, ma ne ha di backup senbza problemi. Dal monte faito, per esempio, si prendono segnali deboli di RaiDue anche su altre frequenze, oltre alle frequenze di AFN che si libereranno presto.
Quindi, dve solo installare gli impianti digitali e metterli in funzione...
E' una scusa la questione dell'acquisto delle frequenze, il problema è che la RAI non vuole spendere soldi per infrastrutture prima del dovuto.
 
Pigmos ha scritto:
La rai ha frequenze da vendere, perchèp non ha sole 3 frequenze per ripetitore, ma ne ha di backup senbza problemi. Dal monte faito, per esempio, si prendono segnali deboli di RaiDue anche su altre frequenze, oltre alle frequenze di AFN che si libereranno presto.
Quindi, dve solo installare gli impianti digitali e metterli in funzione...
E' una scusa la questione dell'acquisto delle frequenze, il problema è che la RAI non vuole spendere soldi per infrastrutture prima del dovuto.

Perchè credi che la rete AFN si vedeva in tutta italia??? assolutamente no sono 4 canali in croce e si deve ancora capire che fine faranno non è automatico che la rai le possa usare
Poi la rai ha pure lei qualche canale ridondante ovviamente ma sono poca cosa
Frequenze di backup come le chiami tu non ne ha semmai ha gli impianti ma è cosa diversa
 
liebherr ha scritto:
Perchè credi che la rete AFN si vedeva in tutta italia??? assolutamente no sono 4 canali in croce e si deve ancora capire che fine faranno non è automatico che la rai le possa usare
Poi la rai ha pure lei qualche canale ridondante ovviamente ma sono poca cosa
Frequenze di backup come le chiami tu non ne ha semmai ha gli impianti ma è cosa diversa
quoto in toto!!
vorrei aggiungere che se si vuole passare al DTT completamente bisogna agire subito,e togliere non 1 frequenza ma due a testa e usarle subito in dtt!!!
PS: non si cominci a dire che si vuole chiudere Mediaset che suona come una campana rotta!!
la legge Gasparri dava la possibilita' di acquisto frequenze a dismisura,e in questo caso chi le poteva comprare? Mediaset o Rai (quindi un duopolio)
cosi' fra qulche anno tutto sarebbe stato in mano loro!!
ma sta bon!!!
ciao
e collegatevi tutti con Valencia!!!( W Vale!!!) che vincera' sicuro Capirex!!
NB: X Italia 1 almeno x l'ultima gara smettetela con quel cavolo di quadrato durante la pubblicita',che vi siete persi tutto il + bello del mondiale!!!
azzerate la pubblicita'!!! hahahahaha
 
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