i meccanismi di geolocalizzazione degli smartphone, sono:
1) GPS integrato, se c'è, e se sta funzionando (cioè se siamo all'aperto, ovviamente: se siamo al chiuso il GPS non riceve alcun segnale);
2) se siamo collegati ad una rete wifi, si fa la geolocalizzazione dell'IP del router wifi (mi pare di capire che sia ciò che stai dicendo tu, jack2121);
3) se non vale nessuna delle due sopra, ci si basa sulle informazioni della cella GSM a cui siamo collegati. Ogni cella invia al terminale GSM un identificatore univoco: in base a questa, è possibile risalire (più o meno) alla posizione. E' quello che fanno gli investigatori e le forze dell'ordine quando si sente dire "...in base ai tracciati telefonici del cellulare l'individuo si trovava in zona XXX...".
Il 2) ed il 3) non sono ovviamente precisi come il 1), e ci sono casi in cui per esempio l'errore è clamoroso: basta che si sia collegati ad una wifi di un grosso network o dietro un proxy, può anche capitare che ci venga dato l'IP proveniente da un altra regione o da un altro stato. Se si dovesse fare una stima della precisione: prima viene 1, poi 3, poi 2. E probabilmente è proprio questo l'ordine con cui vengono valutati i dati (il 2 non l'ho mai testato, mi pare che i meccanismi più comuni siano l'1 ed il 3).