I Volontari Del Canile Di Osimo Messi Alla Porta

ERCOLINO

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20 luglio 2006 - Sbattuti fuori. Dopo quasi 3 anni di assoluta dedizione ed amore verso i randagi osimani la nota associazione Amici Animali non può più prestare volontariato nel canile “Lilli ed i vagabondi” che attualmente ospita circa 100 cani. 127 randagi adottati in poco più di due anni e tanto amore verso queste creature dimenticate dai più ricompensati con un benservito. La causa dell’accaduto? La scadenza della convenzione firmata a tre mani un anno fa da Amministrazione comunale, gestore del canile e la stessa associazione. Questa convenzione garantiva all’associazione di poter operare all’interno della struttura in orari prestabili, alleviando le sofferenze dei cani perennemente rinchiusi nei loro angusti box, senza mai la possibilità di uscire e di interagire con gli umani. Un lavoro di puro volontariato che prevedeva la sgambatura del cane e la cura dell’animale con la segnalazione di eventuali patologie alla ASL competente. Il tutto con il fine ultimo di riabituare il cane al contatto umano e di renderlo quindi pronto alla vita con una nuova famiglia. In una parola: adozione, l’unica vera alternativa al canile e soprattutto l’unica soluzione grazie alla quale il cane smette di pesare sulle tasche dei contribuenti. Non dimentichiamo infatti che ogni randagio costa al comune 2.5 Euro + Iva al giorno e che quindi il disinteressato lavoro degli Amici Animali è stato ed è utile a tutti i cittadini osimani, animalisti e non, che non devono più pagare la retta di mantenimento per 127 cani. Ebbene la convenzione è scaduta così come è scaduto, il 30 giugno, l’appalto del gestore sui 100 cani osimani. Nonostante ciò gli animali continuano ad essere ospitati nello stesso canile mentre i volontari non possono più entrare.
Sembra pero’ che i circa 100 soci di Amici Animali così come gli animalisti venuti a conoscenza di questo fatto e come ancora molti semplici cittadini interessati a come i soldi dei contribuenti vengono spesi non siano intenzionati a starsene con le mani in mano. Ed il sindaco Latini di certo deve essersene accorto a giudicare dalla grande protesta che in questi giorni si sta scatenando via web. Gente che da ogni parte d’Italia ha sentito il dovere di far sentire la propria voce. Alcuni scrivendo al primo cittadino poche righe di proprio pugno, altri sottoscrivendo l’e- mail che Amici Animali sta facendo girare. Un testo corposo che denuncia tutte le carenze del canile osimano e tutte le normative regionali che puntualmente vengono disattese. Un J’accuse che chiede certezze per i randagi osimani. Sembra infatti che fra le ipotesi al vaglio degli amministratori ci sia anche quella di trasferire i cani in un qualsiasi altro canile italiano e quindi anche in un luogo lontano, dove nessun volontario potrebbe controllare la reale situazione di benessere degli animali ne tanto meno attivarsi per incentivare le adozioni. “Chiediamo che venga trovata una soluzione e che venga trovata qui ad Osimo- dichiara risoluta la presidente Pallotta- perché i nostri randagi necessitano di una struttura adeguata e con una gestione che rispetti le leggi e le convenzioni firmate non solo a parole ma con i debiti controlli. Lo scorso anno c’era la possibilità di accedere a fondi statali per costruire un canile intercomunale, ipotesi che è stata erroneamente scartata. Ora è il sindaco che deve farsi carico di questa situazione trovando una soluzione che rispetti il volere dei cittadini e di chiunque abbia a cuore la giustizia e il senso civico.”
Per aderire alla protesta : www.amicianimali.org info@amicianimali.org


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