Ignazio e la "mistica del servizio"

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Peder

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Ignazio, basco e discendente di piccola nobiltà dedita alla carriera militare, nacque a Loyola nel 1491.

Ferito in un fatto d'arme a Pamplona, si convertì e decise di militare sotto il vessillo di Cristo, re dei re.

Rappresentava una vocazione adulta, ben maturata in assidue esperienze mistiche: raccolse a Parigi, ove era studente presso l'università di Sorbona, i primi sette compagni, con i quali, nella basilica di Montmartre, prese i voti religiosi.
Divenuto sacerdote nel 1537, elesse Roma come suo campo di apostolato, inventò la "mistica del servizio" e gettò le basi giuridiche della Compagnia di Gesù, attiva in ogni campo dell'apostolato cattolico.

Con gli scritti, specialmente con gli "Esercizi Spirituali", con l'esempio e la formazione apostolica di una schiera di discepoli, contribuì molto al rinnovamento della vita cristiana decisa dal Concilio di Trento.

Morì a Roma nel 1556.

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De gustibus...diciamo che, quando io ero praticante, si contendeva con San Paolo il titolo del più antipatico (a me, ovviamente, non pretendo di generalizzare): i convertiti sono i personaggi più ottusi ed integralisti che esistano (basta vedere cosa accade oggi in altre religioni).
 
Un approfondito esame di coscienza

Con gli scritti, specialmente con gli "Esercizi Spirituali", con l'esempio e la formazione apostolica di una schiera di discepoli, contribuì molto al rinnovamento della vita cristiana decisa dal Concilio di Trento.

Gli "Esercizi Spirituali" grezzi (che durano un mese) sono forse improponibili nella società attuale.

Esistono vari adattamenti moderni, che in pratica sono sintetizzabili come un approfondito esame di coscienza.

In ogni caso, andrebbero svolti sotto la guida di un vero esperto.

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De gustibus...diciamo che, quando io ero praticante, si contendeva con San Paolo il titolo del più antipatico (a me, ovviamente, non pretendo di generalizzare): i convertiti sono i personaggi più ottusi ed integralisti che esistano (basta vedere cosa accade oggi in altre religioni).
Secondo me l'apostolo Paolo (o San Paolo, come preferite) viene visto dai più molto, molto peggio di come ne parlano veramente le Scritture. Poi degli altri libri di Chiesa sono ignorante: io baso le mie credenze sui testi ispirati quindi sul resto non posso mettere becco :D

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Secondo me l'apostolo Paolo (o San Paolo, come preferite) viene visto dai più molto, molto peggio di come ne parlano veramente le Scritture. Poi degli altri libri di Chiesa sono ignorante: io baso le mie credenze sui testi ispirati quindi sul resto non posso mettere becco :D

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Mi riferivo alle Lettere.
 
Qualsiasi persona può convertirsi

De gustibus...diciamo che, quando io ero praticante, si contendeva con San Paolo il titolo del più antipatico (a me, ovviamente, non pretendo di generalizzare): i convertiti sono i personaggi più ottusi ed integralisti che esistano (basta vedere cosa accade oggi in altre religioni).

Hai scelto quelli giusti!

;)

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Stiamo parlando di due tra i Santi più istruiti dell'intera storia della religione.

Quelli che studiano stanno sempre antipatici.

La storia di San Paolo è sicuramente singolare.
Ma è anche un segno di speranza: qualsiasi persona può convertirsi, indipendentemente da ciò che faceva prima.

Si esulta più per la pecorella ritrovata che non per le altre 99!

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Mica ho capito cosa intendi... :)
Ovvio che tutto quello che si di lui é contenuto nelle sue lettere :)

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Infatti, mi hanno sempre pesato talune contraddizioni, per esempio sul valore e significato dell'amore divino/umano e del matrimonio.
Se posso dire, è veramente volgare, mi pare dicesse una cosa del genere "se potete state casti, che è meglio, altrimenti, se proprio siete delle bestie [mia traduzione della serie parla come mangi, perchè è questo che voleva dire] sposatevi..."
Questo contrasta con tutte le belle parole sull'amore e la carità, per me questi concetti sono tutt'uno, direi , con un filo di polemica anche per i contemporanei...Paolo è il solito greco con la testa per aria e i risultati, stringi stringi, poi li si vedono sempre...
 
Beh... leggendo il complesso dei "suoi" scritti (perché ricordiamo che sono ispirati dal Creatore e non idee personali) non lascia assolutamente ad intendere quello ;)

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Siamo umani

A parte il fatto che in questa discussione si parla di Sant'Ignazio...

Comunque... supponendo che Sant'Ignazio abbia letto gli scritti di San Paolo (e dovrebbe essere così, visto che sono parte integrante della Bibbia)... così torniamo in tema...

San Paolo concede a chi proprio non ce la fa di scegliere il Matrimonio (che è comunque un Sacramento, lo ricordo; non è essere delle bestie).
A me sembra una concessione a dir poco compassionevole, non una contraddizione.

In certi frangenti voi sembrate essere più bacchettoni dei presunti bacchettoni.
Siete diventati più realisti del re.

Bisogna far "brillare" dentro di sé le Scritture.
Devono essere comparate con altri passi biblici, sia del Vecchio Testamento che del Nuovo.

Ma soprattutto bisogna usare il buonsenso.

Siamo umani.

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Chi ama la Bibbia cerca la coincidenza, la conferma

A parte il fatto che in questa discussione si parla di Sant'Ignazio...

In certi frangenti voi sembrate essere più bacchettoni dei presunti bacchettoni.
Siete diventati più realisti del re.

Bisogna far "brillare" dentro di sé le Scritture.
Devono essere comparate con altri passi biblici, sia del Vecchio Testamento che del Nuovo.

Ma soprattutto bisogna usare il buonsenso.

Siamo umani.

Lo stesso Sant'Ignazio mette in guardia dal pericolo di fare promesse o di prendere voti di qualsiasi genere troppo frettolosamente dopo aver svolto i suoi Esercizi Spirituali.

Non tutti sono adatti a certe scelte di vita.
Bisogna ponderare bene.

Questo non vuol dire che chi svolge gli Esercizi NON deve in alcun modo fare promesse o prendere i voti.
Ma non bisogna passare da un'estremità all'altra.

Quando si entra in una certa logica si può essere portati a fare scelte troppo avventate, spinti dalla repentina ascesa spirituale.
Invece non bisognerebbe mai perdere il buonsenso.

La mia opinione è che chi legge la Bibbia (sinceramente), per quanto si possa allontanare dagli altri sia a livello di spazio sia a livello spirituale, nella Vita Eterna sarà vicinissimo a tutti quelli che hanno creduto nelle stesse cose.

Chi ama la Bibbia non cerca la contraddizione, bensì la coincidenza, la conferma.

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La mia opinione è che chi legge la Bibbia (sinceramente), per quanto si possa allontanare dagli altri sia a livello di spazio sia a livello spirituale, nella Vita Eterna sarà vicinissimo a tutti quelli che hanno creduto nelle stesse cose.

Chi ama la Bibbia non cerca la contraddizione, bensì la coincidenza, la conferma.

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Io attualmente non leggo la Bibbia e baso quanto dicevo sui ricordi, per fortuna ho buona memoria...
E a suo tempo avevo condiviso i miei dubbi in merito nelle discussioni nel gruppo parrocchiale di cui facevo parte.
Sono molto scettico sulla lettura personale della Bibbia, se non è inserita in un rapporto comunitario.
Io, finchè ho pensato di poterci stare dentro, OK, quando ho pensato di non essere onesto a starci, perchè le mie convinzioni erano troppo diverse, sono uscito fuori, semplice, non credo nella Chiesa self service, come quelli che cambiano prete finchè non ne trovano uno che dà loro ragione...
O uno sta dentro nella Comunità dei credenti e accetta il Magistero della Chiesa o, come me, dice onestamente di non essere credente.
 
Basta con il "self service"!

Io attualmente non leggo la Bibbia e baso quanto dicevo sui ricordi, per fortuna ho buona memoria...
E a suo tempo avevo condiviso i miei dubbi in merito nelle discussioni nel gruppo parrocchiale di cui facevo parte.
Sono molto scettico sulla lettura personale della Bibbia, se non è inserita in un rapporto comunitario.
Io, finché ho pensato di poterci stare dentro, OK, quando ho pensato di non essere onesto a starci, perché le mie convinzioni erano troppo diverse, sono uscito fuori, semplice, non credo nella Chiesa self service, come quelli che cambiano prete finché non ne trovano uno che dà loro ragione...
O uno sta dentro nella Comunità dei credenti e accetta il Magistero della Chiesa o, come me, dice onestamente di non essere credente.

Ascolta, non è "self service"!
Basta con questo "self service"!
Ognuno ragiona con la sua testa!

Partecipai ad una settimana di "esercizi" nel 1997 (a conclusione di un triennio in cui avevo collaborato con il mio Parroco) a Varese, proprio dai Gesuiti.
Partecipai perché fui consigliato da una collega e anche perché avevo trovato quell'indirizzo in un elenco di "case di esercizi spirituali" contenuto in un libro allegato ad una rivista religiosa.

C'erano ragazzi, ragazze, signori di una certa età, signore di una certa età.
Insomma, gente di ogni tipo.
Gente normale.

Ci diedero una fotocopia con il brano evangelico riguardante "i discepoli di Emmaus".

Niente.
La mattina il maestro ci spiegava qualcosa, poi noi dovevamo meditare per il resto della giornata su quel brano.
Fu così per tutta la settimana.

Ma nessuno, proprio nessuno, condizionò i miei pensieri, né in quella settimana né mai.
Ci fu lasciata completa libertà di meditazione.

Ovviamente quelli non erano gli "Esercizi Spirituali" di Sant'Ignazio.
Ne parlai con il maestro solo l'ultimo giorno, ma informalmente.
Mi fu detto che, se volevo, "il mese ignaziano" poteva essere svolto anche da religioso (cioè una volta intrapresa la vita religiosa).
"Al momento" rifiutai.

Niente.
Finì lì.

Come puoi notare, nessuno mi ha obbligato a fare niente.
Ma un certo stile di vita, l'adeguamento a certe regole essenziali, rimane.

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Esiste un elenco di "case di esercizi spirituali" (assolutamente approvate dalla Chiesa), costantemente aggiornato, che potete trovare anche su Internet.

Non penso che le esperienze che possiate trovare in queste strutture possano essere molto diverse da quelle che vi ho raccontato prima.

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Io qui non concordo.
Una volta individuata la religione che si attiene più fedelmente alla Bibbia, poi se ne segue i dettami. Altrimenti non avrebbe senso da parte di Dio parlare all'umanitá tramite un libro ed una struttura organizzata. Non credi? :)

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La ricorsione, ancora la ricorsione, sempre la ricorsione

Io qui non concordo.
Una volta individuata la religione che si attiene più fedelmente alla Bibbia, poi se ne segue i dettami. Altrimenti non avrebbe senso da parte di Dio parlare all'umanità tramite un libro ed una struttura organizzata. Non credi? :)

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Ascolta, o tutto o niente?

Se ti dicono che puoi ottenere il 100%, mentre tu sei consapevole che al massimo puoi arrivare al 70%, cosa fai?
Snaturi te stesso o rifiuti tutto in blocco?

Oppure ti accontenti del 70%?

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San Paolo consiglia di non intestardirsi nello studio delle genealogie.
Ebbene, proprio le genealogie erano prerogativa dello studio delle autorità religiose del suo tempo.

Conoscere le genealogie contenute nella Bibbia (qui da intendersi come Antico Testamento) era sinonimo di prestigio e di autorevolezza.

"Peccato" che concedendo il Matrimonio (come dicevo prima) per chi proprio non ce la fa si va ad alimentare ancora la struttura di genealogie.

Allora, dovremmo disinteressarci delle genealogie per quale motivo?

Le persone che ci circondano non appartengono forse a delle genealogie?

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Il problema è che una genealogia è una struttura ricorsiva.

La scienza (in particolare con la matematica e l'informatica) ha acquisito solo da pochi secoli gli strumenti per descrivere, gestire, manipolare o addirittura creare strutture ricorsive.

Non sto dicendo che per leggere la Bibbia si debba avere una laurea in informatica, ma sicuramente la padronanza e la dimestichezza con determinati concetti può aiutare.

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https://it.wikipedia.org/wiki/Algoritmo_ricorsivo

https://en.wikipedia.org/wiki/Recursion_(computer_science)

https://es.wikipedia.org/wiki/Recursión_(ciencias_de_computación)

https://de.wikipedia.org/wiki/Rekursive_Programmierung

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Guarda...è assurdo che lo debba dire io, che come dicevo non sono più praticante, però ho mantenuto un rispetto e un rapporto con la Chiesa.
Però non mi risulta che gli studi cabalistici, che hanno una loro rispettabilità e si inquadrano all'interno della tradizione ebraica, siano approvati o anche solo tollerati dalla Chiesa.
Comunque, parlando di religione self service, parlavo in generale di una tendenza attuale e anzi, guarda un po', lo facevo tranquillamente, perchè mi pareva tu fossi un po' più ortodosso (non nel senso greco/russo..), questa bufera in un bicchier d'acqua mi fa pensare che ti sei sentito tirato in ballo, cosa che non intendevo...e poi basta, perchè non si può ragionare se la gente si mette ad agitarsi in questo modo, non si fa così.
 
La mistica del servizio

Il problema è che una genealogia è una struttura ricorsiva.

La scienza (in particolare con la matematica e l'informatica) ha acquisito solo da pochi secoli gli strumenti per descrivere, gestire, manipolare o addirittura creare strutture ricorsive.

Non sto dicendo che per leggere la Bibbia si debba avere una laurea in informatica, ma sicuramente la padronanza e la dimestichezza con determinati concetti può aiutare.

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https://it.wikipedia.org/wiki/Algoritmo_ricorsivo

https://en.wikipedia.org/wiki/Recursion_(computer_science)

https://es.wikipedia.org/wiki/Recursión_(ciencias_de_computación)

https://de.wikipedia.org/wiki/Rekursive_Programmierung

Guardate che vi viene il mal di testa!

;)

Dai, in questi giorni di strutture ricorsive ne abbiamo già trattato abbastanza.

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La risposta è nel servizio.

Servire prima gli individui che non le comunità.
Interessarsi degli individui.
Le comunità si formano, evolvono, prosperano, poi cominciano il loro declino e infine terminano il loro percorso.
Gli individui sopravvivono a qualsiasi comunità.
L'individuo è la sua anima.

Giovanni Paolo II amava ripetere che "questa dimensione è una felix culpa".
Non bisogna pretendere troppo.
E non è l'ultima tappa del percorso dell'uomo.

Ma servire si può.
Servire si deve.

Servire è l'esercizio spirituale più grande.

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