Il Caimano

Visto poco fà e film sicuramente da premio :badgrin:
Il senso del film è, secondo il mio pensiero, un escursus sulla vita del caimano.
Certo, non si poteva pretendere che il film fosse una narrazione della vita dell'innominato,......ci voleva una storia che girasse intorno :happy3:
Una famiglia che si sta spezzando con i due figli che non debbono sapere, e... poi la scoperta della sceneggiatrice, grandiosa chicca.
Era da molto tempo che non uscivo soddisfatto dal cinema; e non è che Moretti mi entusiasmi molto.
 
manfrix ha scritto:
Secondo me invece Moretti con questo finale ha voluto esprimere, non un atto di accusa contro Berlusconi, ma soprattutto un rammarico verso gli "elettori/telespettatori" italiani che sono quelli che gli hanno dato la "possibilità/indifferenza" di fare i suoi interessi.

Lo aveva già fatto, molto più elegantemente e magistralmente, per tutto il resto del film. Quei minuti, e soprattutto il finale "fiammeggiante", è invece espressione di insicurezza, paura e presunzione. Più che un pugno allo stomaco è la stecca nel finale nell'opera.
 
Un po' come stai facendo tu continuando a ridire quello che hai già detto... :badgrin: :happy3:
 
Direi che non c'è grande parallelismo:icon_wink: .
Una cosa è replicare al post di manfrix, che fa precedere la sua rispettabilissima opinione da un "invece", altro è ciò che accade nel film, dove l'ulteriore ripetizione del medesimo concetto non è sollecitata da nulla e da nessuno, salvo dalla scelta, lecita, ma secondo me infelice e ridondante, di regista e sceneggiatore.
Così facendo, non si è aggiunto nulla, ma è stato incluso un messaggio che ha attualizzato il film ai nostri giorni, affibbiandogli una funzionalità contingente, insomma una data di scadenza....da vedersi preferibilmente entro.....
Non so che effetto ci farà vedere "il caimano" fra qualche tempo, ma ho il sospetto che l'impressione sarà quella di assistere ad un documento datato più che ad un film, qualcosa di valido ma ormai scaduto, paragonabile alle pubblicità progresso di qualche anno fa, riviste oggi.:icon_twisted:
 
tuner ha scritto:
Direi che non c'è grande parallelismo:icon_wink: .
Quel che basta per fare una battuta: cosa pretendi da me? :D

Quanto alla proiezione nel futuro, penso che essendo un film ottimo lo rimarrà sostanzialmente anche fra dieci anni... Non ho avvertito l'impressione della data di scadenza sulla confezione. :icon_bounce:
 
Volevo essere il primo a recensire questo film, e invece mi ritrovo ad averlo visto con molto ritardo...
Difficile dire qualcosa di nuovo, che non sia già stato detto qui o scritto sulle decine di giornali e riviste che ne hanno parlato, esaminandolo scena per scena con uno scrupolo degno di una sala settoria, al punto che sapevo già tutto prima ancora di averlo visto...
Eppure, eppure... Il film mi ha comunque comunicato molte sensazioni, anche nelle parti più ampiamente anticipate dalle recensioni...
Anzitutto un giudizio complessivo: il "caimano" non è un buon film, il "caimano" è il capolavoro di Moretti, intendendo con questo termine il miglior film che lui abbia mai fatto.
Poi gli attori: strepitoso Orlando ( anche per lui il suo "capo-lavoro"...); bravissima Margherita Buy alle prese con una parte difficile e delicata; deliziosa nella sua faccia pulita ( anche metaforicamente :icon_wink: ) Jasmine Trinca; efficace Michele Placido sia pure in un piccolo ruolo.
La storia, in realtà, si divide in due parti che, se pur strettamente intrecciate, meritano, a mio parere, una trattazione separata.
Dolente, disperata e disperante la parte "privata" ( ho letto che è autobiografica, ma non so se sia vero... E comunque non è importante): come nella "Stanza del Figlio" Moretti riesce a rendere in un modo molto particolare, eppure estremamente coinvolgente, il dolore indicibile della morte ( di quella peggiore in assoluto, poi... ), così qui lo strazio di una separazione si tocca con mano e ti da un pugno allo stomaco che rimane a lungo dopo la proiezione...
E poi... e poi c'è la parte "pubblica", o per meglio dire politica, quella che ha, ovviamente, richiamato maggiormente l'attenzione di tutti.
Qui, forse, meraviglierò qualcuno, ma devo dire che, pur apprezzando, ovviamente, l'opera del regista, non ne condivido la visione così pesantemente pessimistica dei due assunti principali: il primo che sia inutile parlare del "caimano" perchè, come dice lo stesso Moretti nel film, "tutti sanno già tutto"... Non è vero, sono pochi, pochissimi a sapere, complice un sistema informativo inqualificabile...:mad: E anche a chi è già informato, comunque, fa bene vedere o rivedere certi filmati...
E non condivido, poi, la seconda tesi, quella secondo la quale il caimano avrebbe già vinto perchè ci avrebbe cambiato la testa...
E questo non lo dico solo per la, pur ottima, ragione che abbiamo appena visto come molti milioni di persone la testa non se la siano fatta cambiare :icon_wink: , ma anche per il fatto che non non ritengo assolutamente che TUTTI gli "altri", siano indistintamente supporters sfegatati e "clonati" del caimano...
La realta "VERA" è molto più complessa e con mille sfaccettature: non confondiamola con quella "virtuale", anche se, apparentemente, più facilmente incasellabile nei nostri schemi precostituiti...:icon_wink:
Peraltro, così si farebbe, senza volerlo, proprio il gioco del caimano... :D
 
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