Il digitale terrestre in Trentino

Ansy

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Ieri alla conferenza sul digitale c'è stato un accordo anche con il Trentino dove c'era il nostro presidente della provincia ecco cosa scrive oggi il quotidiano il trentino:

Segnatevi questa data: 1º ottobre 2009, giorno in cui termineranno le trasmissioni televisive tradizionali per cedere il passo al segnale digitale. Quel giorno, un giovedì, pare lontano ma nel frattempo bisognerà convincere il 90% dei trentini a dotarsi di un ricevitore adeguato mentre le emittenti dovranno cambiare modalità di trasmissione. Tutto questo è frutto di un accordo fra Provincia di Trento e ministero firmato ieri a Torino: «Tranquilli - ha detto Dellai - non arriverà Teleprovincia».
I tecnici lo chiamano “switch off”, il momento in cui la televisione abbandonerà la tecnologia analogica (quella di cinquant’anni fa) per sposare il mondo digitale (quello di internet e dei computer). Per gli spettatori cambierà tutto e niente: tutto perché si aprirà un mondo nuovo con molti più canali e la possibilità di interagire con le emittenti grazie al telecomando; niente perché sul video si vedranno le solite immagini. Ma servirà un apposito decoder e chi non l’avrà comprato resterà escluso dalle trasmissioni.
In Trentino la data è anticipata di tre anni rispetto al 2012, termine fissato a livello nazionale. Merito di un accordo firmato ieri da Lorenzo Dellai. I termini prevedono l’arrivo di contributi nazionali per aiutare le famiglie meno abbienti (ma abbonate Rai) ad acquistare i decoder con la possibilità di un’integrazione provinciale. Le date? I primi due canali a passare al digitale saranno Rai 2 e Rete 4 (nei prossimi mesi) mentre nel febbraio 2009 ogni emittente dovrà trasmettere sulla nuova piattaforma. Nell’ottobre del 2009 - infine - saranno spenti i ripetitori tradizionali. I vantaggi? Il presidente Dellai li vede così: «La tecnologia digitale terrestre è una prospettiva di sviluppo che consente di attivare nuovi canali di comunicazione col cittadino-utente. Per fare un esempio i nostri tecnici stanno già lavorando alla diffusione di servizi sulla cultura e sulle lingue minoritarie, sul meteo, sulla viabilità, sull’agricoltura nonché su notizie istituzionali di impatto sul pubblico. In tal senso, si sta già lavorando a progetti nel campo della sanità, del lavoro, della cultura, della formazione. In prospettiva ci sarà la possibilità per il cittadino di “interloquire” con le istituzioni per così dire interattivamente utilizzando i semplici tasti colorati. Sarà una grande sfida anche per la Rai e per le tv private (Rttr e Tca), con le quali la Provincia autonoma di Trento ha già avviato un proficuo dialogo».
Dovremo abituarci a ricevere in casa Teleprovincia? «Non ci sarà nessuna Telepat - ha spiegato Dellai - ma nasceranno invece nuovi canali di servizio per un utente sempre più esigente e sempre più in grado di vivere appieno la modernità dei nuovi diritti di cittadinanza».
Tra gli obiettivi dell’accordo c’è il raggiungimento del 65 per cento delle case trentine dotate di decoder digitale nel 15 febbraio 2009, data in cui ogni rete (Rai, Mediaset) sposterà almeno una rete sul nuovo sistema.


Per dovere di cronaca io a tutt'oggi non prendo un canale in digitale, ho fatto una ricerca con la mia tv che ha integrato il digitale terrestre ma non prendo nulla
 
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