Copperfield
Digital-Forum Platinum Master
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Il cinema d'avanguardia e trasgressivo di Almodovar viene da lontano; prima ancora che con La mala educacion, Legami e Matador, l'attacco ai dogmi e preconcetti della moderna società vengono prepotentemente aggrediti da Almodovar nel suo "Il fascino indiscreto del peccato"; è così che ci ritroviamo dinanzi alla semplice ma efficace tesi secondo la quale se si vuole riportare sulla retta via i peccatori, occorre comprendere il peccato stesso, e quindi "peccare". E così, in un convento a dir poco originale, troviamo suore che sniffano cocaina, si bucano e spacciano; suore che scrivono libri porno; suore che si improvvisano stiliste disegnando abiti da sera per la Madonna; suore che rubano animali ai circhi, o che sognano la Colomba pasquale al forno con le patate. La demolizione dei precetti religiosi è poderosa e la dissacrazione è quasi totale; quasi, perchè a questa "spallata" si contrappongono viceversa proprio quei precetti cui tutti noi siamo stati "addestrati" a rispettare; e così riusciamo invece ad intravedere le nostre "sorelle" come le concepiamo; sempre pronte ad aiutare il prossimo in difficoltà, candidamente rispettose delle tappe fisse che scandiscono la giornata: la Messa, la lettura del Vangelo e la meditazione, la castità e l'immancabile orticello da coltivare.
In questa incredibile commistione di realtà e fantasia, di come le cose sono e di come potrebbero essere (o, peggio, si vorrebbe fossero?), Almodovar ci conduce su un terreno impervio, minato addirittura; innegabilmente sfrontato ed irriverente nell'ambito del quale ad ognuno viene lasciato spazio di giudicare le cose secondo le proprie convinzioni. La mia è che si tratta di una ficcante denuncia - velata da una patina di grottesche situazioni - di un clero al femminile double-face: l'ingerenza sul mondo laico sfruttando le stesse armi di una società votata alla materialità e all'opulenza; quella stessa società che i precetti vorrebbero demonizzare prima, mondare, poi.
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