1 giugno 2006 - ''Si e' aperta una piccola finestra sul Palio di Ferrara, vediamo di guardarci dentro fino in fondo''. Lo ha detto alla ''Nuova Ferrara'' la dottoressa Chiara Berardelli, responsabile del servizio veterinario, area igiene-zootecnia della Asl cittadina, che ha svolto un'indagine tecnica che arricchira' di atti e documenti l'inchiesta aperta dalla procura della Repubblica dopo gli incidenti di domenica scorsa, dentro e fuori l'anello della pista, e l'epilogo dell'abbattimento di due cavalli e il ferimento di quattro, con consueto seguito di polemiche.
L'indagine e' partita gia' lunedi' con la richiesta all'Ente Palio di atti formali e di una relazione scritta su cio' che e' successo e dei risultati di esami clinici e analisi sui cavalli da parte della commissione veterinaria dell'Ente Palio. Dai primi atti emerge che l'Ente era stato multato dal servizio veterinario pubblico per 400 euro per irregolarita' riscontrate su quattro cavalli degli otto in gara: non avevano il microchip identificativo previsto dalla nuova legge regionale che obbliga ad identificare, tramite questo dispositivo che viene sparato nel collo, i cavalli sportivi che fanno agonismo.
Dai primi risultati dell'indagine, risulta che l'Ente Palio non ha alcuna convenzione con l'Unire (che regola l'attivita' professionistica coi cavalli) per controlli antidoping.
''Dall'Unire - ha detto Chiara Berardelli - mi e' stato riferito che alcuni palii tra i piu' importanti in Italia sono convenzionati con l'Unione, mentre quello di Ferrara non ha nessuna convenzione''. Dunque diversi palii d'Italia hanno ritenuto importante adottare modalita' di trasparenza, gestione e autotutela, garanzia che non e' stata adottata da Ferrara, sottolineano dal servizio. Un rilievo che Berardelli riassume come una piccola finestra aperta cui guardare dentro per andare piu' a fondo, in attesa di inviare i risultati della propria inchiesta alla procura.
Intanto i test antidoping non fatti sono stati richiesti dall'Enpa provinciale sui cavalli feriti o morti, insieme con una perizia sulla pista. Richiesta che pero' e' arrivata in ritardo: il manto di sabbia stabilizzata della pista e' stato tolto da piazza Ariostea, i cavalli morti eliminati nell'inceneritore, come prevede la procedura zooprofilattica, e i controlli antidoping ora sarebbero vani. Vanno eseguiti solo subito dopo le gare. Ma allora che controlli sono stati eseguiti sui cavalli? Li ha fatti la commissione veterinaria del Palio, privata, tra giovedi' e venerdi' scorsi, con una visita accurata e selezionata - hanno verificato al servizio pubblico - che ha consentito di escludere due cavalli dalla competizione e di sostituirli con altri idonei. Pero' al momento della verifica dei cavalli per la gara di domenica, quattro non avevano i microchip: sono stati riconosciuti con documenti cartacei e passaporto equino e l'ente Palio ha garantito che quelli che correvano erano gli otto visitati dalla commissione: formalmente non si aveva, pero', la certezza amministrativa e sono scattate le multe. Sarebbe stato possibile fare interventi illeciti sui cavalli tra venerdi' e domenica? ''Sarebbe ridicolo poterlo escludere'', ha risposto Chiara Beraradelli. Anche di questo aspetto si interessera' la procura, che proprio oggi alla luce dell'indagine del servizio veterinario ha invitato la trasmissione piu' veloce possibile degli atti: ''Dovremo valutare eventuali rilievi di natura penale, ora siamo alla fase della raccolta dei documenti. E' stato dato l'ordine che tutte le segnalazioni o esposti, annunciati da animalisti, vengano inseriti nel fascicolo gia' aperto'', e' stato detto oggi in procura.
Per quanto riguarda le proteste degli animalisti, l'Enpa ha gia' annunciato una manifestazione per domenica prossima in piazza Ariostea, dove iniziera' la raccolta di firme per una petizione da presentare a sindaco e presidente della Regione.
(ANSA)
L'indagine e' partita gia' lunedi' con la richiesta all'Ente Palio di atti formali e di una relazione scritta su cio' che e' successo e dei risultati di esami clinici e analisi sui cavalli da parte della commissione veterinaria dell'Ente Palio. Dai primi atti emerge che l'Ente era stato multato dal servizio veterinario pubblico per 400 euro per irregolarita' riscontrate su quattro cavalli degli otto in gara: non avevano il microchip identificativo previsto dalla nuova legge regionale che obbliga ad identificare, tramite questo dispositivo che viene sparato nel collo, i cavalli sportivi che fanno agonismo.
Dai primi risultati dell'indagine, risulta che l'Ente Palio non ha alcuna convenzione con l'Unire (che regola l'attivita' professionistica coi cavalli) per controlli antidoping.
''Dall'Unire - ha detto Chiara Berardelli - mi e' stato riferito che alcuni palii tra i piu' importanti in Italia sono convenzionati con l'Unione, mentre quello di Ferrara non ha nessuna convenzione''. Dunque diversi palii d'Italia hanno ritenuto importante adottare modalita' di trasparenza, gestione e autotutela, garanzia che non e' stata adottata da Ferrara, sottolineano dal servizio. Un rilievo che Berardelli riassume come una piccola finestra aperta cui guardare dentro per andare piu' a fondo, in attesa di inviare i risultati della propria inchiesta alla procura.
Intanto i test antidoping non fatti sono stati richiesti dall'Enpa provinciale sui cavalli feriti o morti, insieme con una perizia sulla pista. Richiesta che pero' e' arrivata in ritardo: il manto di sabbia stabilizzata della pista e' stato tolto da piazza Ariostea, i cavalli morti eliminati nell'inceneritore, come prevede la procedura zooprofilattica, e i controlli antidoping ora sarebbero vani. Vanno eseguiti solo subito dopo le gare. Ma allora che controlli sono stati eseguiti sui cavalli? Li ha fatti la commissione veterinaria del Palio, privata, tra giovedi' e venerdi' scorsi, con una visita accurata e selezionata - hanno verificato al servizio pubblico - che ha consentito di escludere due cavalli dalla competizione e di sostituirli con altri idonei. Pero' al momento della verifica dei cavalli per la gara di domenica, quattro non avevano i microchip: sono stati riconosciuti con documenti cartacei e passaporto equino e l'ente Palio ha garantito che quelli che correvano erano gli otto visitati dalla commissione: formalmente non si aveva, pero', la certezza amministrativa e sono scattate le multe. Sarebbe stato possibile fare interventi illeciti sui cavalli tra venerdi' e domenica? ''Sarebbe ridicolo poterlo escludere'', ha risposto Chiara Beraradelli. Anche di questo aspetto si interessera' la procura, che proprio oggi alla luce dell'indagine del servizio veterinario ha invitato la trasmissione piu' veloce possibile degli atti: ''Dovremo valutare eventuali rilievi di natura penale, ora siamo alla fase della raccolta dei documenti. E' stato dato l'ordine che tutte le segnalazioni o esposti, annunciati da animalisti, vengano inseriti nel fascicolo gia' aperto'', e' stato detto oggi in procura.
Per quanto riguarda le proteste degli animalisti, l'Enpa ha gia' annunciato una manifestazione per domenica prossima in piazza Ariostea, dove iniziera' la raccolta di firme per una petizione da presentare a sindaco e presidente della Regione.
(ANSA)