date un'occhiata ai link presenti in questo thread
http://www.digital-forum.it/showthread.php?t=5759
ecco uno stralcio
Guida all’anonimato web in 30 secondi…
Certo non se lo aspettavano i
garantisti del Web come il sottoscritto, ma alla fine la
doccia fredda è arrivata anche per noi.
L’Italia oggi possiede ufficialmente le tecnologie di
censura online con blocco degli IP, in modo non dissimile (anche politicamente) alla censura di
regime dei paesi dittatoriali come Cina e Corea.
La notizia è passata in sordina ed è stata ripresa in modo serio e puntuale dal
Punto-Informatico che in un
recente articolo recita:
Se c’è qualcosa che non va giù a chi frequenta la rete da tanti anni, a chi ha vissuto il suo sviluppo come speranza di un’umanità migliore, è la censura. Non sorprende quindi l’indignazione che ha scatenato la notizia pubblicata da Punto Informatico secondo cui possono e vengono effettivamente bloccati in Italia alcuni IP esteri. Server e siti che diventano così irraggiungibili agli utenti internet del Bel paese.
Oggi il blocco di un IP, una procedura di recentissima adozione in Italia, funziona così: le forze dell’ordine, i “cybercop” che non si occupano solo di calcio e P2P ma di una grande varietà di crimini informatici, informano il magistrato inquirente dell’opportunità di chiudere l’accesso ad un IP per far cessare un reato, oppure per boicottare un sito illegale. Questi, se lo ritiene, gira la proposta alla Procura ed è un magistrato, per legge “super partes”, a decidere se emettere o meno un decreto di blocco IP.
(…)
Questo perché, in quel caso lì, la censura non si è indirizzata verso un sito di violenze, ma ha preso di mira un server cinese in quanto da quel server era possibile, con strumenti a disposizione di tutti, scaricare e diffondere immagini di proprietà di SKY. Il blocco dell’IP, che Telecom ed altri hanno già attivato perché così richiesto dal magistrato, non è quindi legato ad un abietto caso di violenza su bambini ma ad una questione di diritti d’autore e diritti televisivi.
Per i garantisti del Web e i fautore della
libera espressione esistono però tecnologie che assicurano oggi come oggi una
navigazione anonima e decentralizzata, che spesso è stata utilizzata in paesi in cui la censura è all’ordine del giorno per poter fare valere i propri diritti di