installare ripetitore in paese (Molise-Abruzzo)

fantastik84

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Salve, è possibile secondo voi installare in paese un ripetitore dei segnali tv, magari che prende il segnale da varie postazioni?
L'orografia del paese non permette a tutti i cittadini di poter usufruire dei ripetitori della Maiella(ch) e Monte Sambuco(Fg), si potrebbe magari mettere in un punto alto e ben visibile che riceva da ambedue le postazioni e che a sua volta copra bene tutto il paese?
Ci sono autorizzazioni precise da fare, il servizio si paga, è fattibile??
 
fantastik84 ha scritto:
Salve, è possibile secondo voi installare in paese un ripetitore dei segnali tv, magari che prende il segnale da varie postazioni?
L'orografia del paese non permette a tutti i cittadini di poter usufruire dei ripetitori della Maiella(ch) e Monte Sambuco(Fg), si potrebbe magari mettere in un punto alto e ben visibile che riceva da ambedue le postazioni e che a sua volta copra bene tutto il paese?
Ci sono autorizzazioni precise da fare, il servizio si paga, è fattibile??
Oggi come oggi a privati non si autorizza praticamente più nulla del genere...
Dei ripetitori simili esistono gestiti dalle Comunità Montane, che in pratica spesso delegano la realizzazione pratica a una ditta o antennista della zona, però non è una cosa molto diffusa.
In realtà c'erano in giro parecchi ripetitori non autorizzati, però non so se siano stati adeguati al digitale...
Dal punto di vista tecnico, fra l'altro, mi sembra che le vostre aspettative non siano adeguate perchè, a meno di cifre esorbitanti, la ripetizione si può fare solo per pochi canali.
 
Ovviamente la realizzazione del tutto dovrebbe avvenire col consenso e con la partecipazione del comune, che delegherebbe un antennista o ditta ad hoc.
Giorni fa sono venuto a conoscenza di questa cosa in un paese limitrofe e quindi ho pensato che fosse una buona soluzione, ovviamente non conosco i costi reali.
In questo modo si potrebbe migliorare di molto la situazione della ricezione.
 
Anche il Ministero deve dare l'OK.
conosco alcuni che hanno costruito un ripetitore con due antenne!
Sul punto più alto dove si poteva ricevere qualcosa, puntavano una buona direttiva verso il ripetitore originario, amplificavano con un'ampli da 40db circa, poi in uscita collegavano un'antenna a pannello, orientato verso una zona le cui case puntavano questo pannello. Poi a seconda delle zone da coprire montavano più pannelli, anche su più pali con più antenne :D
Naturalmente il tutto abusivo... Mi hanno detto che in analogico funzionava l'indispensabile per riuscire a vedere modestamente... In digitale non li ho più sentiti...
Il bello è che se lo monti su una casa molto alta o un capannone situato su una collina,etc... nessuno del comune immagina che quello sia un ripetitore abusivo, ma una semplice antenna che punta a *****... Ma comunque se vogliono ti beccano...

Diciamo che con questo metodo poco ortodosso con 100 € copri una zona, circa 30-40° in breve distanza, ma poi non si sa l'effettiva efficenza di questo sistema ma cosa più importante i danni causati da possibili interferenze ed elettrosmog... Poi chi te la porta la corrente elettrica su una collina (se non c'è una casa o edifici alternativi)? dovresti andare a batterie da 12v...

Ah dimenticavo... in casi estremi c'è Tivusat!
 
fantastik84 ha scritto:
Salve, è possibile secondo voi installare in paese un ripetitore dei segnali tv, magari che prende il segnale da varie postazioni?
L'orografia del paese non permette a tutti i cittadini di poter usufruire dei ripetitori della Maiella(ch) e Monte Sambuco(Fg), si potrebbe magari mettere in un punto alto e ben visibile che riceva da ambedue le postazioni e che a sua volta copra bene tutto il paese?
Ci sono autorizzazioni precise da fare, il servizio si paga, è fattibile??

Lo stesso problema si presenta qui in Liguria in diversi paesi che non sono coperti dal segnale RAI , mentre Mediaset arriva. I sindaci si sono riuniti per chiedere se fosse possibile erigere un ripetitore privato , a parte le autorizzazioni ministeriali il prezzo si aggirerebbe sui 15-20 mila euro:crybaby2: esclusa la postazione , gabbiotto,traliccio,energia elettrica ,affitto,manutenzione a parte ,come vedi una spesa molto alta che i comuni non riusciranno a gestire.Soluzione alternativa .... TVSAT , con 200 euro a famiglia se la cavano.:icon_bounce:
 
Ovviamente se la spesa rientra in centinaia di euro la cosa è fattibile, inquinamento e autorizzazioni permettendo. Vedendo su otgtv i paesi vicino a me, di ripetitori ce ne sono a decine, ora non so se iniziano a funzionare già tutti in dtt.

Bè si..tvsat con 18€ ti permette di vedere rai mediaset, ma non ti permette di vedere mediaset premium e le altre tv locali presenti in zona. Cmq una ottima cosa per i digital divise come noi, in tutti i sensi.
 
jack2121 ha scritto:
Sul punto più alto dove si poteva ricevere qualcosa, puntavano una buona direttiva verso il ripetitore originario, amplificavano con un'ampli da 40db circa, poi in uscita collegavano un'antenna a pannello, orientato verso una zona le cui case puntavano questo pannello.

Per fare cose di questo genere l'antenna trasmittente e quella ricevente devono essere isolate di tanti dB quanto la somma dei loro guadagni più l'amplificazione, meno le perdite del cavo, altrimenti il tutto inizia ad oscillare. Più semplicemente, le due antenne non devono essere a vista e risultare anche abbastanza distanti fra loro. Di norma, per aumentare la separazione si cambiava anche la polarizzazione. Dato che la distanza fra l'antenna "trasmittente" e la zona da servire con questo metodo "illegale" non può essere molta, nella maggior parte dei casi conviene stendere un bel cavo amplificando "a monte" e distribuendo a valle, sempre via cavo.
In molti paesi stranieri (es Danimarca) era la norma installare un traliccio con antenne (o parabola) e distribuire via cavo i segnali al paese/quartiere. Installare un'antenna ricevente e scendere col cavo non dovrebbe essere (in sè) illegale e penso che possa essere gestito senza particolari problemi in parecchie situazioni. Purtroppo, da noi è difficile riuscire a pensare in termini diversi dalla "mia antenna" e dal "mio impianto"...

jack2121 ha scritto:
Mi hanno detto che in analogico funzionava l'indispensabile per riuscire a vedere modestamente... In digitale non li ho più sentiti...

Da un punto di vista strettamente tecnico, ciò che funziona(va) in analogico funzioa anche col DTT, perchè i segnali "digitali" sono in realtà analogici soltanto modulati digitalmente.




jack2121 ha scritto:
cosa più importante i danni causati da possibili interferenze ed elettrosmog...

Data la portata risibile e la potenza altrettanto ridicola, limitando i canali da ritrasmettere al necessario non vedo grandi rischi di interferenze (a terzi) o problemi di elettrosmog. Resta però da chiedersi se valga la pena rischiare le sanzioni previste per una cosa del genere.

jack2121 ha scritto:
Poi chi te la porta la corrente elettrica su una collina (se non c'è una casa o edifici alternativi)? dovresti andare a batterie da 12v...

Date le minime potenze in gioco, un modesto pannello solare ed un piccolo generatore eolico colegati ad una batteria, potrebbero risolvere il problema di alimentazione.... però vale quanto già detto.
 
Tuner ha scritto:
Data la portata risibile e la potenza altrettanto ridicola, limitando i canali da ritrasmettere al necessario non vedo grandi rischi di interferenze (a terzi) o problemi di elettrosmog.
Alle ottime cose dette da Tuner mi aggiungo tornando a ribadire come sopra di moderare gli entusiasmi...perchè con 100 euro...e immagino amplificando a larga banda, hai sì tutti i canali...ma fai sì e no 20 metri...
Come dicevo prima, e del resto vedo dava per scontato Tuner, occorre limitare drasticamente il numero dei canali immessi con un buon sistema di filtri, per concentrare su questi la (poca) potenza...
 
Tuner ha scritto:
Per fare cose di questo genere l'antenna trasmittente e quella ricevente devono essere isolate di tanti dB quanto la somma dei loro guadagni più l'amplificazione, meno le perdite del cavo, altrimenti il tutto inizia ad oscillare. Più semplicemente, le due antenne non devono essere a vista e risultare anche abbastanza distanti fra loro. Di norma, per aumentare la separazione si cambiava anche la polarizzazione. Dato che la distanza fra l'antenna "trasmittente" e la zona da servire con questo metodo "illegale" non può essere molta, nella maggior parte dei casi conviene stendere un bel cavo amplificando "a monte" e distribuendo a valle, sempre via cavo.
In molti paesi stranieri (es Danimarca) era la norma installare un traliccio con antenne (o parabola) e distribuire via cavo i segnali al paese/quartiere. Installare un'antenna ricevente e scendere col cavo non dovrebbe essere (in sè) illegale e penso che possa essere gestito senza particolari problemi in parecchie situazioni. Purtroppo, da noi è difficile riuscire a pensare in termini diversi dalla "mia antenna" e dal "mio impianto"...

Da un punto di vista strettamente tecnico, ciò che funziona(va) in analogico funzioa anche col DTT, perchè i segnali "digitali" sono in realtà analogici soltanto modulati digitalmente.

Data la portata risibile e la potenza altrettanto ridicola, limitando i canali da ritrasmettere al necessario non vedo grandi rischi di interferenze (a terzi) o problemi di elettrosmog. Resta però da chiedersi se valga la pena rischiare le sanzioni previste per una cosa del genere.

Date le minime potenze in gioco, un modesto pannello solare ed un piccolo generatore eolico colegati ad una batteria, potrebbero risolvere il problema di alimentazione.... però vale quanto già detto.
Grazie per le info, molto interessante. In effetti come cosa è fattibile, se poi magari viene pure autorizzata sarebbe perfetto. Se Si cambia polarizzazione e si porta l'antenna appena sotto la collina dovrebbe bastare per separare il ricevuto dal trasmesso?
areggio ha scritto:
Alle ottime cose dette da Tuner mi aggiungo tornando a ribadire come sopra di moderare gli entusiasmi...perchè con 100 euro...e immagino amplificando a larga banda, hai sì tutti i canali...ma fai sì e no 20 metri...
Come dicevo prima, e del resto vedo dava per scontato Tuner, occorre limitare drasticamente il numero dei canali immessi con un buon sistema di filtri, per concentrare su questi la (poca) potenza...
Dai... 0,5-1km penso si riescano a coprire, considerando che in digitale terrestre è richiesta una potenza esigua di trasmissione...
Mai sentito dei modulatori collegati male che rimandavano il segnale in antenna? :D :D e che spesso ritrasmettevano SKY? :badgrin:

flash54 ha scritto:
Se ricordo bene si usava anche convertire su un altro canale.
Quello penso si facesse per ritrasmettere i canali svizzeri in italia, convertendolo in uno disponibile.

Io naturalemente intendevo tutto ciò che viene ricevuto deve essere ritrasmesso, magari equalizzando e amplificando in uscita... Se il segnale in ricezione è molto buono, potrebbe funzionare...
 
Il ripetitore andrebbe messo in un punto strategico, come sul campanile della chiesa o in altra struttura alta. Poi dovrebbe servire neanche 2000 anime...
 
Vero, ma una conversione trasforma l'impianto di amplificazione "wireless" in un trasmettitore vero e proprio, con tutto quel che ne consegue, non ultimo la possibilità di creare interferenze ad altri canali/emittenti.
(Daire che col DTT e l'SFN, sembra che in determinate circostanze, i cosiddetti gaps fillers facciano danni... e senza convertire)
Convertendo, naturalmente, si elimina il problema dell'isolamento fra le antenne per cui si amplifica a piacere e si possono raggiungere livelli di uscita anche importanti, senza particolari accorgimenti.

flash54 ha scritto:
Se ricordo bene si usava anche convertire su un altro canale.
 
Per amplificare e non introdurre distorsioni, con conseguenti intermodulazione e generazioni di battimenti (emissione di segnali a frequenze uguali a somme e sottrazioni di quelli in ingresso, nonchè segnali tutti "sporchi", cioè la cui modulazione s'impasta con quella di altri) bisogna stare decisamente sotto i livelli massimi dichiarati... ma di un bel po'.
Inoltre, anche gli amplificatori di una certa potenza a larga banda, vengono definiti nel livello di uscita con il cosiddetto metodo delle due portanti.
Ciò significa che se il livello di uscita massimo ammesso fosse 120 dBuV, dovrei limitarmi a 2 canali massimo, previa equalizzazione, prima di amplificare, seguendo le precauzioni di cui sopra.
Se i canali sono più di 2, i livelli massimi ammessi diminuiscono ancora e costringono a limitare l'uscita di ogni canale a livelli così bassi che, nel caso di tutta la UHF, con i normali componenti i 20m di cui parla areggio non sono un'ipotesi troppo pessimistica.



jack2121 ha scritto:
Dai... 0,5-1km penso si riescano a coprire, considerando che in digitale terrestre è richiesta una potenza esigua di trasmissione...
 
Tuner ha scritto:
Per fare cose di questo genere l'antenna trasmittente e quella ricevente devono essere isolate di tanti dB quanto la somma dei loro guadagni più l'amplificazione, meno le perdite del cavo, altrimenti il tutto inizia ad oscillare. Più semplicemente, le due antenne non devono essere a vista e risultare anche abbastanza distanti fra loro. Di norma, per aumentare la separazione si cambiava anche la polarizzazione. Dato che la distanza fra l'antenna "trasmittente" e la zona da servire con questo metodo "illegale" non può essere molta, nella maggior parte dei casi conviene stendere un bel cavo amplificando "a monte" e distribuendo a valle, sempre via cavo.
In molti paesi stranieri (es Danimarca) era la norma installare un traliccio con antenne (o parabola) e distribuire via cavo i segnali al paese/quartiere. Installare un'antenna ricevente e scendere col cavo non dovrebbe essere (in sè) illegale e penso che possa essere gestito senza particolari problemi in parecchie situazioni. Purtroppo, da noi è difficile riuscire a pensare in termini diversi dalla "mia antenna" e dal "mio impianto"...

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Questa è forse la soluzione migliore, rispetto a un gap filler, ma oggi si può utilizzare la distribuzione in fibra ottica, al posto del cavo coassiale. Se un buon cavo coassiale ha una attenuazione di circa 25 dB/100 metri a 800 MHz, con la fibra ottica puoi coprire anche tratte di 200-300 metri senza perdite rilevanti! Occorrono appositi convertitori a monte e a valle, e il gioco è fatto!
 
Tuner ha scritto:
Ciò significa che se il livello di uscita massimo ammesso fosse 120 dBuV, dovrei limitarmi a 2 canali massimo, previa equalizzazione, prima di amplificare, seguendo le precauzioni di cui sopra.
Se i canali sono più di 2, i livelli massimi ammessi diminuiscono ancora e costringono a limitare l'uscita di ogni canale a livelli così bassi che, nel caso di tutta la UHF, con i normali componenti i 20m di cui parla areggio non sono un'ipotesi troppo pessimistica.

Con un livello di uscita tale amplificando a larga banda devi stare 12-15 dB sotto, io non andrei oltre i 105 dBµV. Con una buona antenna trasmittente comunque di strada se ne fa parecchia, 500 metri almeno e ricevi ancora 45-50 dBµV. Un buon pre amplificatore e servi agevolmente più televisori.

C'è un "piccolissimo" problema, se ti beccano è un reato da penale, decisamente spiacevole. E con tutto stò trambusto degli switch-off e casini vari, non è esattamente il momento migliore per passare inosservati. La concessione non la otterrai mai, perchè a quel punto dovresti presentare un progetto statico firmato da un professionista per quanto riguarda il sistema di supporto antenne, un impianto di alimentazione a norma e, ciliegina sulla torta, la parte radio dovrebbe realizzarla (previo progetto) una azienda autorizzata...fatti un po i conti cosa costerebbe!
 
Tuner ha scritto:
Vero, ma una conversione trasforma l'impianto di amplificazione "wireless" in un trasmettitore vero e proprio, con tutto quel che ne consegue, non ultimo la possibilità di creare interferenze ad altri canali/emittenti.
(Daire che col DTT e l'SFN, sembra che in determinate circostanze, i cosiddetti gaps fillers facciano danni... e senza convertire)
Convertendo, naturalmente, si elimina il problema dell'isolamento fra le antenne per cui si amplifica a piacere e si possono raggiungere livelli di uscita anche importanti, senza particolari accorgimenti.

Purtroppo è vero ciò che dici; un tempo c'erano molti più canali liberi e le probabilità di disturbare dovevi proprio andartele a cercare!
Ricordo di un paesino qui, in provincia di Torino, dove un negoziante di elettrodomestici ma anche elettricista, antennista, idraulico ecc. installò un ripetitore fatto con conversione in III banda per alcuni canali trasmessi in IV e V.
Installò il 90% delle antenne puntate sul campanile e poi si trasferì in altra località portandosi via l'impianto di ripetizione... non ti dico il macello che creò.

... memorie di gioventù!
 
Premesso che se ne sta parlando a scopo puramente didattico.
.... i 120dBuV erano una mia ipotesi "ottimistica"; che con componenti più economici potrebbe scendere anche a 100/105
Considerando che 500m di distanza, a 700Mhz determinano un'attenuazione di tratta pari a 83.3dB, per avere 50dBuV al connettore dell'antenna ricevente (partendo da 105dBuV) servono 21.7dB di guadagno complessivo d'antenna (guadagno vero :D), al netto delle attenuazioni dei cavi.
Se è facile ragionare con uno o pochi segnali, perchè non sarebbe difficile equalizzarli, pensare di farlo su tutta la banda UHF mi pare un pochino ambizioso.
Andrebbero pertanto accettati i normali dislivelli in ingresso ed uscita e se il segnale più alto dovesse essere limitato a 105dBuV, succederà di avere altri segnali 10-12 dB sotto. Questi segnali, a parità di condizioni, saranno 50dBuv a 100/150m massimo.
;)
elettt ha scritto:
Con un livello di uscita tale amplificando a larga banda devi stare 12-15 dB sotto, io non andrei oltre i 105 dBµV. Con una buona antenna trasmittente comunque di strada se ne fa parecchia, 500 metri almeno e ricevi ancora 45-50 dBµV. Un buon pre amplificatore e servi agevolmente più televisori.
 
fantastik84 ha scritto:
Il ripetitore andrebbe messo in un punto strategico, come sul campanile della chiesa o in altra struttura alta. Poi dovrebbe servire neanche 2000 anime...

ciao fantastik84

Per adesso tivusat.
 
Tuner ha scritto:
Considerando che 500m di distanza, a 700Mhz determinano un'attenuazione di tratta pari a 83.3dB, per avere 50dBuV al connettore dell'antenna ricevente (partendo da 105dBuV) servono 21.7dB di guadagno complessivo d'antenna (guadagno vero :D), al netto delle attenuazioni dei cavi.

Li avevo fatti anch'io questi calcoli, poi mi sono accorto che valgono solo per distanze abbastanza grandi. Il dubbio cominciò a venirmi calcolando l'attenuazione a 500-400-300-200 e 100 metri, con variazioni troppo piccole per essere giustificate. Poi ho scoperto che con lo stesso sitema a 3 metri avrei dovuto avere una attenuazione di tratta di quasi 40 dB, cosa che è evidentemente non attendibile. Infine ho trovato proprio la postilla che ne indica la non validità su brevi tragitti.
D'altra parte, sempre per fini didattici, avevo già la prova pratica che le cose erano diverse.
P.S. a 500 metri sarebbe 83 dB mentre a 100 Km 130 dB.... sembra il pedaggio autostradale, più vai lontano e meno paghi:lol: però è chiaro che non può essere così.
 
La spiegazione è semplice. Entro una certa area (detta zona di Fraunhofer), cioè nelle immediate vicinanze, il campo elettromagnetico non è ancora formato e non può seguire la legge dell'attenuazione di tratta.
Oltre una certa distanza (cioè nella zona di Fresnel) tutto rientra invece nella normalità. (a 50m, però, in UHF siamo già abbondantemente nella zona di Fresnel)
Attenzione, per ragionare in dB bisogna sforzare il cervello a pensare diversamente da come si fa di solito. Infatti, 83 dB sembrano tanti in proporzione a 130 dB, con una differenza di "soli" 47 dB.
Ma 83 dB, significa che il segnale è 14125 volte meno (in tensione) rispetto a quello di partenza, mentre 130dB significa che il segnale è 3162277 volte meno (sempre in tensione).
Mi sa che parlando di segnali espressi in uVolti o dBuV, l'esempio dell'autostrada non calzi più tanto... :D
 
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