10 gennaio 2007 - Un centinaio di gatti randagi che si aggira negli scantinati, lasciando escrementi e urina: li hanno trovati i carabinieri del Nas all'Ospedale San Carlo di Milano, durante le ispezioni, disposte dal Ministero della Salute, che hanno riguardato anche altre tre strutture milanesi: il Niguarda, l'Istituto ortopedico Galeazzi e il Centro Traumatologico Ortopedico (CTO).
E la grande colonia di gatti che popola i sotterranei del San Carlo e' il problema piu' grave che e' emerso dalle ispezioni nelle quattro strutture. Gli animali, infatti, hanno spiegato i militari, 'si muovono negli scantinati e nei sotterranei dell' ospedale lasciando in giro escrementi e un odore inconfondibile che arriva anche ai piani superiori della struttura'. Grave anche, secondo i carabinieri, e' che 'tutti questi gatti non sono vaccinati e possono quindi trasmettere malattie sere'.
E' dal 1990, ha spiegato il direttore generale del San Carlo, Luigi Gianola, 'che nell'ospedale abbiamo questo problema dei gatti. Io son qui solo da pochi mesi, ma cerchero' di fare di tutto per risolverlo. Purtroppo, pero', quando l'amministrazione provinciale si e' presentata qui, l'ha fatto solo per tutelare i gatti, non l'ospedale. Inoltre, siamo stati spesso citati in giudizio da alcune associazioni animaliste che difendono la presenza di questa colonia'. Ad ogni modo, ha aggiunto Gianola, 'i gatti transitano solo nei sotterranei e non vengono a contatto ne' coi pazienti ne' con gli operatori, ma solo con gli operai addetti allo stoccaggio rifiuti'.
Nonostante questo problema cronico pero', ha concluso Gianola, 'il rapporto dei Nas ha evidenziato condizioni igieniche e strutturali regolari e ha dato un giudizio favorevole'.
Soddisfatto dei risultati dell'ispezione si e' detto anche il direttore sanitario del Niguarda, Pasquale Cannatelli: 'Non e' emerso nulla di particolare e il giudizio e' piu' che positivo.
Tanto piu' che la nostra e' una struttura vecchia, in cui ci sono molti cantieri aperti'.
L'Istituto Galeazzi, poi, secondo i militari, non presenta problemi. A pieni voti, infine, e' stato promosso il Centro Traumatologico Ortopedico. 'Ci hanno fatto i complimenti', ha raccontato il direttore generale Francesco Beretta. (ANSA).
E la grande colonia di gatti che popola i sotterranei del San Carlo e' il problema piu' grave che e' emerso dalle ispezioni nelle quattro strutture. Gli animali, infatti, hanno spiegato i militari, 'si muovono negli scantinati e nei sotterranei dell' ospedale lasciando in giro escrementi e un odore inconfondibile che arriva anche ai piani superiori della struttura'. Grave anche, secondo i carabinieri, e' che 'tutti questi gatti non sono vaccinati e possono quindi trasmettere malattie sere'.
E' dal 1990, ha spiegato il direttore generale del San Carlo, Luigi Gianola, 'che nell'ospedale abbiamo questo problema dei gatti. Io son qui solo da pochi mesi, ma cerchero' di fare di tutto per risolverlo. Purtroppo, pero', quando l'amministrazione provinciale si e' presentata qui, l'ha fatto solo per tutelare i gatti, non l'ospedale. Inoltre, siamo stati spesso citati in giudizio da alcune associazioni animaliste che difendono la presenza di questa colonia'. Ad ogni modo, ha aggiunto Gianola, 'i gatti transitano solo nei sotterranei e non vengono a contatto ne' coi pazienti ne' con gli operatori, ma solo con gli operai addetti allo stoccaggio rifiuti'.
Nonostante questo problema cronico pero', ha concluso Gianola, 'il rapporto dei Nas ha evidenziato condizioni igieniche e strutturali regolari e ha dato un giudizio favorevole'.
Soddisfatto dei risultati dell'ispezione si e' detto anche il direttore sanitario del Niguarda, Pasquale Cannatelli: 'Non e' emerso nulla di particolare e il giudizio e' piu' che positivo.
Tanto piu' che la nostra e' una struttura vecchia, in cui ci sono molti cantieri aperti'.
L'Istituto Galeazzi, poi, secondo i militari, non presenta problemi. A pieni voti, infine, e' stato promosso il Centro Traumatologico Ortopedico. 'Ci hanno fatto i complimenti', ha raccontato il direttore generale Francesco Beretta. (ANSA).