La donna di Gilles

gahan

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Un bell'inizio dal tono descrittivo (pochissimi dialoghi specie nella prima metà) ci fa immergere nella casa in un paesino del Belgio degli anni '30. Una buona atmosfera introspettiva di sospetto, attenzione ai dettagli, stile asciutto. Poi Frédéric Fonteyne (Una relazione privata, più convincente) si perde proprio quando appare più evidente il destino di sacrificio della protagonista: inizia una discesa nell'umiliazione e nell'autoumiliazione e poi, dopo che il finale è stato ritardato già due volte, con un movimento di camera bellissimo ma assolutamente fine a sé stesso, ecco la catarsi, il solito volo d'angelo (con fine inattesa, ma forse sarebbe stata meglio quella attesa. Non ne sono sicuro) messo lì a dire non si sa bene cosa di penetrante sul peso del quotidiano o del sacrificio. Discrete Devos e Laura Smet; inadeguato Clovis Cornillac.

Voto: **
 
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