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In attesa di una recensione più attendibile anticipo il giudizio su questo discreto film "made in Cina" dove c'è la moglie di Jean Todt che si alterna a interminabili duelli con coltelli che volano, spade e arti marziali a momenti più o meno amorosi coi i suoi due amanti.
Abbondando un po, voto: **
Io ci assegno un bel **** ;
La trama regala qualche bel colpo di scena; certi combattimaneti sono palesemente esagerati, ma rispetta con giusto equilibrio la tradizione delle leggende cinesi e del codice d'onore del Bushido.
Da sottolineare la fotografia e scenografia -sublimi- . Mai visto un flm con dei paesaggi naturali così. Impressionante
Personalmente sono alquanto intimorito dall'arrivo in massa, per la massa, di pellicole cinesi di genere. Ho iniziato a vedere La foresta dei pugnali volanti al primo passaggio su Sky, ma ho abbandonato per sfinimento durante la lunga danza dell'eco (che, non a caso, si rivelerà più in avanti del tutto inutile dal punto di vista della logicità narrativa...). Ho riprovato il pomeriggio successivo e devo dire di non esserne rimasto, con stupore, disgustato: le acrobazie volanti si fanno seguire bene perché dietro c'è almeno una discreta storiella senza troppe complicazioni. Una cosa che di certo non manca a questi film è la classica sfilza di improbabilità, da scompisciarsi.