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miky80
Roma, sfregio della curva a Raciti
Minuto di silenzio disturbato da pochi
La prima domenica dopo i tragici fatti di Catania e con molti stadi a porte chiuse, apparentemente, è filata in maniera tranquilla. Episodi, tuttavia, poco piacevoli si sono verificati a Roma dove parte dei tifosi presenti ha fischiato il minuto di silenzio in memoria dell'ispettore Filippo Raciti. A Bergamo un fumogeno ha invaso il campo, mentre a Milano e Palermo i tifosi hanno mostrato grande buon senso.
Avrebbero senz'altro dovuto dare il buon esempio per dimostrare che il calcio, anche quello dei tifosi, è ripartito con un rinnovato senso di responsabilità. Privilegiati rispetto ad altri che hanno dovuto seguire le partite a casa o al di fuori degli stadi chiusi perché non a norma, molti, troppi, hanno abusato della possibilità di partecipare allo spettacolo rendendosi protagonisti di episodi spiacevoli che recano sdegno, incomprensione. Uno smacco alla memoria dell'ispettore di polizia Filippo Raciti al momento del minuto di silenzio si è verificato a Roma, da quella curva che ha senza logica fischiato, prima di essere ammutolita dagli applausi degli altri tifosi presenti. Una macchia che resta indelebile in una domenica di profonda riflessione, un atteggiamento stigmatizzato anche dall'ad giallorosso Rosella Sensi. "Ho sentito molti applausi e pochi fischi, resta il fatto che sono ingiustificati". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Luciano Spalletti: "Serve rispetto per le forze dell'ordine".
E' filata liscia, invece, a Milano e Palermo dove il tifo ha mostrato grande senso di responsabilità e non ha dato vita ad atteggiamenti fuori da ogni logica. Non particolarmente burrascosa la domenica attorno agli stadi vuoti con un solo episodio spiacevole da rimarcare a Bergamo quando un fumogeno ha fatto capolino sul terreno di gioco. Nei restanti impianti chiusi non si sono verificati incidenti e in molte circostanze tifosi della squadra di casa si sono dati appuntamento all'esterno per appoggiare i propri beniamini con cori. Insomma, una situazione in via di sviluppo che nonostante "l'atroce fischio dei soliti idioti" sembra in via di miglioramento.
TGCOM
Minuto di silenzio disturbato da pochi
La prima domenica dopo i tragici fatti di Catania e con molti stadi a porte chiuse, apparentemente, è filata in maniera tranquilla. Episodi, tuttavia, poco piacevoli si sono verificati a Roma dove parte dei tifosi presenti ha fischiato il minuto di silenzio in memoria dell'ispettore Filippo Raciti. A Bergamo un fumogeno ha invaso il campo, mentre a Milano e Palermo i tifosi hanno mostrato grande buon senso.
Avrebbero senz'altro dovuto dare il buon esempio per dimostrare che il calcio, anche quello dei tifosi, è ripartito con un rinnovato senso di responsabilità. Privilegiati rispetto ad altri che hanno dovuto seguire le partite a casa o al di fuori degli stadi chiusi perché non a norma, molti, troppi, hanno abusato della possibilità di partecipare allo spettacolo rendendosi protagonisti di episodi spiacevoli che recano sdegno, incomprensione. Uno smacco alla memoria dell'ispettore di polizia Filippo Raciti al momento del minuto di silenzio si è verificato a Roma, da quella curva che ha senza logica fischiato, prima di essere ammutolita dagli applausi degli altri tifosi presenti. Una macchia che resta indelebile in una domenica di profonda riflessione, un atteggiamento stigmatizzato anche dall'ad giallorosso Rosella Sensi. "Ho sentito molti applausi e pochi fischi, resta il fatto che sono ingiustificati". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Luciano Spalletti: "Serve rispetto per le forze dell'ordine".
E' filata liscia, invece, a Milano e Palermo dove il tifo ha mostrato grande senso di responsabilità e non ha dato vita ad atteggiamenti fuori da ogni logica. Non particolarmente burrascosa la domenica attorno agli stadi vuoti con un solo episodio spiacevole da rimarcare a Bergamo quando un fumogeno ha fatto capolino sul terreno di gioco. Nei restanti impianti chiusi non si sono verificati incidenti e in molte circostanze tifosi della squadra di casa si sono dati appuntamento all'esterno per appoggiare i propri beniamini con cori. Insomma, una situazione in via di sviluppo che nonostante "l'atroce fischio dei soliti idioti" sembra in via di miglioramento.
TGCOM