La Melevisione non chiude anzi...

ManuEspo

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Passare al digitale significa più risorse». Ma monta la protesta
S.M.P.
ROMA
Giù le mani da Milo Cotogno: sul web scoppia la protesta di genitori e spettatori per l’imminente trasferimento della Melevisione da Raitre. La decisione è di un mese fa: a ottobre 2010 i programmi traslocheranno sui canali tematici del digitale terrestre Rai. Il vicepresidente della commissione bicamerale per l’infanzia Gabriella Carlucci definisce la scelta «una decisione sbagliata, incomprensibile e dannosa» e chiede l’intervento della Commissione di Vigilanza Rai. E per i senatori del Pd Anna Serafini, vicepresidente della Commissione parlamentare per l’Infanzia, e Vincenzo Vita, della Commissione di Vigilanza Rai «è urgente affrontare in Parlamento le problematiche relative ai programmi per bambini e ragazzi».

La tv dei ragazzi non chiude - ribadisce la Rai con una nota ufficiale - e sono prive di fondamento le voci raccolte da alcuni giornali sulla base di informazioni distorte. «Non solo non chiude, ma - si sottolinea - con il digitale terrestre avrà nuovi investimenti e un’offerta più mirata e organica, proprio avvalendosi delle esperienze e delle professionalità costruite in questi anni». Il direttore di Raitre Antonio Di Bella e quello del tg Bianca Berlinguer hanno replicato «Raitre e Tg3 non dimenticano la programmazione per minori». Sarà ancora il Centro di produzione di Torino a realizzare i programmi, compreso il Gran Concerto con Raffaella Carrà e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. In una nota congiunta il direttore di rete Di Bella e quello del tg3 Berlinguer sottolineano: «L’esperienza storica della programmazione di Raitre in questo settore non viene dispersa. La qualità del lavoro di Mussi Bollini (la capostruttura) in questi anni è sotto gli occhi di tutti e rappresenta un patrimonio per il servizio pubblico che non sarà cancellato ma valorizzato con ingenti investimenti aziendali».

DA LA STAMPA
 
Volevano portare la tv dei ragazzi di raitre su rai gulp. I sindacati giustamente si son lamentati perche ci sarebba stata la perdita di 10 posti di lavoro, e in rientri la rai stessa nn ci avrebbe guadagnato... Speriamo che rimanga su raitre...
 
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