sono d'accordo con gahan, che ha centrato bene il cuore del film: tutti gli elementi tipici del genere "supereroe" (supereroe[anzi supereroina] + risvolto sentimentale + supercattivissimo), virati però in chiave di commedia leggera.
Fatto benissimo, merito come detto degli attori - ma direi non soltanto degli attori, anche la scrittura dei dialoghi è molto raffinata -per quanto minimale.
Senza mai lasciare i toni (non pretenziosi) della commedia, con pochi tratti delinea la (ormai possiamo dire "solita") metafora del supereroe come persona "diversa" (ed ansiosa di una vita normale) in modo però che non ha molto da invidiare ai (pur ottimi) film di genere, più seriosi e con ben altre amibizioni autoriali, citati da gahan (anche a me sono venuti in mente gli stessi titoli).
Si veda al proposito la - assolutamente brillante - scena al ristorante tra Jenny, Hannah e Matt, o gli accessi di gelosia di Jenny...
Il film si chiude con il consueto "scontro finale" tipico del genere, che però si sviluppa secondo una direzione molto diversa da quella "obbligatoria" per il genere, senza tradire il piacevole surrealismo del film.
Forse a me, sarà un mio gusto personale, il tutto è piaciuto un po' più che a gahan...
***1/2