La moto sorpassa l'auto nella corsa all'idrogeno, nonostante l'enorme impegno e le infinite risorse delle case automobilistiche.
Dopo la presentazione dello scooter a idrometano, e l'interessante prototipo di bici a idrogeno diventa infatti realtà la moto da enduro (sempre a idrogeno) presentata in anteprima nel marzo del 2005: in Inghilterra sono stati appena avviati a una piccola produzione di serie un lotto di avveniristici prototipi. E fra l'altro, è proprio di questi giorni la notizia che a Napoli e a Benevento ci sarà la prima sperimentazione italiana con una trentina di scooter made in Italy (sono progettati dall'università di Benevento): verranno usati dai vigili urbani e il rifornimento avverrà in un distributore alimentato da energia fotovoltaica.
Ma torniamo allo scooter inglese, a oggi la proposta più concreta: il veicolo sfoggia un design piuttosto sofisticato con faro inglobato nella monoscocca (ricorda un po' la Mv Agusta 750 Gran Turismo), ma soprattutto ha un pregio incredibile. Ossia funziona: ha un'autonomia di 70 km e una velocità massima di 50 km/h.
Noi non l'abbiamo ancora guidato, ma secondo i nostri colleghi inglesi questo scooter impressiona per la sua facilità di funzionamento, non ha marce, ha una buona accelerazione ed è molto silenzioso.
Il che per la maggior parte dei centauri è quasi un difetto perché una moto senza rombo non è una moto. Ma non c'è problema: gli ingegneri inglesi hanno in progetto di accessoriarla con un rumore artificiale. Ma non solo per accontentare gli appassionati: c'è il rischio il silenzio renda il suo passaggio talmente inosservato da risultare pericoloso.
http://www.repubblica.it/2007/02/motori/marzo-07/moto-idrogeno-2007/moto-idrogeno-2007.html?ref=mothpstr1
Dopo la presentazione dello scooter a idrometano, e l'interessante prototipo di bici a idrogeno diventa infatti realtà la moto da enduro (sempre a idrogeno) presentata in anteprima nel marzo del 2005: in Inghilterra sono stati appena avviati a una piccola produzione di serie un lotto di avveniristici prototipi. E fra l'altro, è proprio di questi giorni la notizia che a Napoli e a Benevento ci sarà la prima sperimentazione italiana con una trentina di scooter made in Italy (sono progettati dall'università di Benevento): verranno usati dai vigili urbani e il rifornimento avverrà in un distributore alimentato da energia fotovoltaica.
Ma torniamo allo scooter inglese, a oggi la proposta più concreta: il veicolo sfoggia un design piuttosto sofisticato con faro inglobato nella monoscocca (ricorda un po' la Mv Agusta 750 Gran Turismo), ma soprattutto ha un pregio incredibile. Ossia funziona: ha un'autonomia di 70 km e una velocità massima di 50 km/h.
Noi non l'abbiamo ancora guidato, ma secondo i nostri colleghi inglesi questo scooter impressiona per la sua facilità di funzionamento, non ha marce, ha una buona accelerazione ed è molto silenzioso.
Il che per la maggior parte dei centauri è quasi un difetto perché una moto senza rombo non è una moto. Ma non c'è problema: gli ingegneri inglesi hanno in progetto di accessoriarla con un rumore artificiale. Ma non solo per accontentare gli appassionati: c'è il rischio il silenzio renda il suo passaggio talmente inosservato da risultare pericoloso.
http://www.repubblica.it/2007/02/motori/marzo-07/moto-idrogeno-2007/moto-idrogeno-2007.html?ref=mothpstr1