Da questo film mi aspettavo qualcosa in più. Non si tratta di un brutto film, ma di un film che vagheggia, facendo il verso a dozzine di film similari, del cosiddetto sogno americano. Lo fa nel modo più convenzionale e noto, insomma senza aggiungere nulla di originale e/o che valga la pena di sottolineare, sia per quanto riguarda storia che dal punto di vista cinematografico.
La sceneggiatura è assai monotona e ripete alla noia lo stesso concetto/situazione, senza peraltro dire nulla che non si fosse già capito fin dall'inizio. Nonostante la drammaticità dell'argomento e delle situazioni il coinvolgimento è marginale, e certe scene, che dovrebbero essere di grande spessore, lasciano perplessi. La regia è seriosa e gli attori non brillano, anzi, tolto Smith (certo nonda oscar...) gli altri sono trattati tutti da semplici comparse. Come se tutto questo non bastasse, l'uso "ridondante" della voce fuori campo finisce per instillare il dubbio che Muccino avesse già qualche dubbio sulla sceneggiatura e/o sulle sue capacità di comunicare.
Voto: *1/2
La sceneggiatura è assai monotona e ripete alla noia lo stesso concetto/situazione, senza peraltro dire nulla che non si fosse già capito fin dall'inizio. Nonostante la drammaticità dell'argomento e delle situazioni il coinvolgimento è marginale, e certe scene, che dovrebbero essere di grande spessore, lasciano perplessi. La regia è seriosa e gli attori non brillano, anzi, tolto Smith (certo nonda oscar...) gli altri sono trattati tutti da semplici comparse. Come se tutto questo non bastasse, l'uso "ridondante" della voce fuori campo finisce per instillare il dubbio che Muccino avesse già qualche dubbio sulla sceneggiatura e/o sulle sue capacità di comunicare.
Voto: *1/2