La SISVEL annuncia progressi per la diffusione del DVB-T2

Dal mio punto di vista lo switch-over verso il DTT libererà abbastanza banda da soddisfare le esigenze medie per i prossimi 10-15 anni.
Gli utenti con esigenze più sofisticate potranno rivolgersi al satellite, alla banda larga, etc.

Semmai quello che si può pensare di fare è quello di rendere il prima possibile obbligatorio il supporto dello standard DVB-T2 da parte dei nuovi televisori e recorder, in modo che quando tra 10-15 anni (non prima) ci fosse la volontà di compiere uno switch-over verso il DVB-T2 questo avvenga in modo sostanzialmente trasparente agli utenti.
L'errore che è stato fatto con il DTT è stato quello di non avere reso immediatamente obbligatoria la presenza del tuner DTT suoi nuovi televisori già dal 2002-2003. A quest'ora buona parte della popolazione avrebbe già un televisore compatibile e lo switch-over avverrebbe senza costi aggiuntivi e senza mal di pancia.
 
Giustissimo l'obbligo di produrre televisori già col DVB-T2 integrato, meno il fatto che la liberazione delle frequenze coprirà le esigenze medie, infatti vedo che TeleCapri ha già in mente 3-4 canali che definire inutili è dir poco.
 
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