La storia del cammello che piange

gahan

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Emozioni enormi in questo film: non riuscirei nemmeno a descriverlo come documentario, perché mi sono sentito immerso in una storia romanzata vera e propria. Sono riuscito a vedere immagini che son sicuro son già passate su Super Quark e a commuovermi: quando il piccolo cammello viene rifiutato dalla mamma ho guardato i suoi occhioni spauriti e ho sentito la classica fitta al cuore, come se stessi trattenendo le stesse lacrime che trattiene lui. Questa è una storia su un cammello, ma è un resoconto di una vita che noi non conosciamo più, una vita naturale e splendida come i costumi tradizionali di questa famiglia nomade del deserto del Gobi. Una vita che si difende e alla fine trionfa: è appunto una cerimonia tradizionale a far riavvicinare il piccolo alla mamma. Se c'è un po' di schematismo (la direzione ha un po' un'aria di tesi: è anche per questo che dicevo sarebbe difficile dire che questo è un documentario naturalistico) nel difenderla contro il moderno, nei gesti quotidiani di questa gente c'è una dignità sincera. In più c'è più spirito che catastrofismo quando alla fine spunta la parabola a portare la televisione anche in questo angolo vergine di paradiso. Forse è più preoccupante che anche il piccolo Ugna si ritrovi, ancor prima di avere la tv, un cappello dell'Adidas...

Voto: ***
 
Ottimo film/documentario, non si sente per nulla la mancanza del doppiaggio ma si viene coinvolti nella storia che sarebbe facile da comprendere anche senza i sottotitoli. Secondo i miei genitori la vita dei beduini ricorda la loro vita in campagna negli anni 40/50, anche se poi alla fine spunta la parabola a rimodernizzare quel mondo incontaminato.
Voto: ***
 
stupendo.
La semplicita` di una storia che non si riuscirebbe a catalogare ne` come film, ne` come documentario. Ma non importa. Sono le emozioni -come diceva giustamente Gahan- che contano. Mi sono ritrovato col magone, e le lacrime agli occhi quando scorrevano i titoli di coda ed i simpatici (ma estremamente "VERI") protagonisti si "presentavano".
Un capolavoro.
Ma come sara` stato possibile creare/riprendere quella situazione di mamma che rifiuta il piccolo... e poi si riappacifica ? Finzione ? Realta` ? ...anche in questo sta l'incredibile del film.
 
Su Disney Channel non potrebbero dare dei film tipo questo piuttosto che quei film stupidi con quelle fighette... :badgrin:
 
I bambini piazzali davanti a National Geographic, magari in inglese così mentre ammirano gli animali iniziano ad imparare naturalmente la lingua già da piccoli. E non mi toccare Raven su Disney Channel! :lol: :icon_wink:
 
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