Copperfield
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Originariamente postato da gahan
Dopo È più facile per un cammello, ecco ancora l'autobiografia al femminile. Quello di Anne Riitta Ciccone è un film con lati apprezzabili, specie all'inizio: sebbene la realizzazione sia un po' ingenua e rasenti quasi toni da telenovela, riusciamo ad immedesimarci nel disagio di madre e figlie trapiantate agli antipodi del loro essere (Laura Malmivaara è davvero brava, così come le due sorelle Erika ed Annika Lepisto). La tematica è importante ed utile alla consapevolezza di come la nostra Italia era e, in parte, è ancora; la Ciccone esprime la sua esperienza diretta, conservando comunque uno sguardo esterno e riuscendo a gestire nell'insieme efficacemente gli elementi psicologici, sociali e drammatici. Un film "povero" ed imperfetto, comunque degno di riflessione ed anche - al contrario di tanti altri... - dei finanziamenti ministeriali.
Voto: **
Dopo È più facile per un cammello, ecco ancora l'autobiografia al femminile. Quello di Anne Riitta Ciccone è un film con lati apprezzabili, specie all'inizio: sebbene la realizzazione sia un po' ingenua e rasenti quasi toni da telenovela, riusciamo ad immedesimarci nel disagio di madre e figlie trapiantate agli antipodi del loro essere (Laura Malmivaara è davvero brava, così come le due sorelle Erika ed Annika Lepisto). La tematica è importante ed utile alla consapevolezza di come la nostra Italia era e, in parte, è ancora; la Ciccone esprime la sua esperienza diretta, conservando comunque uno sguardo esterno e riuscendo a gestire nell'insieme efficacemente gli elementi psicologici, sociali e drammatici. Un film "povero" ed imperfetto, comunque degno di riflessione ed anche - al contrario di tanti altri... - dei finanziamenti ministeriali.
Voto: **