3 novembre 2006 - Il sindaco di Acerra (Napoli), Espedito Marletta, ha annunciato di essere pronto ad emettere un'ordinanza di abbattimento delle pecore ancora sotto sequestro giudiziario per la presenza di diossina nel latte. In una lettera inviata al presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, ed al capo del dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha diffidato questi ultimi a 'provvedere all'abbattimento del bestiame ancora sotto sequestro per la presenza di diossina nel latte, e ad indennizzare gli allevatori acerrani dei capi in vita e quelli morti nella fase di sequestro'.
Nel documento inviato anche al prefetto di Napoli, Renato Profili, il sindaco ha, inoltre, sottolineato che in mancanza di provvedimenti in tal senso, provvedera' ad emettere un'odinanza urgente e disporre 'l'abbattimento dei capi di bestiame ancora sotto sequestro'. Il sindaco ha sostenuto che le aziende degli allevatori di Acerra, Gerlando e Cannavacciuolo, le cui greggi di pecore sono sotto sequestro dal 2003, 'sono quelle che prioritariamente devono essere oggetto dell'intervento sanitario di abbattimento dei capi e relativo ristoro'. 'Il 23 giugno del 2006 - ha spiegato il sindaco - il presidente del Consiglio dei Ministri ha emesso un decreto dello stato di emergenza sul territorio acerrano per fronteggiare l'inquinamento ambientale da diossina. Una nota ufficiale del ministero della Salute, inoltre, sottolinea che per gli allevamenti in questione, puo' essere concessa l'indennita' prevista sia per gli animali morti che per quelli ancora in vita, i quali, salvo specifiche ricerche che costatino l'assenza di diossina, dovranno essere abbattuti tempestivamente. Ma visto che le greggi sono ancora sotto sequestro, significa che il servizio veterinario locale giudica che gli animali costituiscono ancora un pericolo per la salute pubblica'. 'Per questo - ha concluso - diffido il presidente della giunta regionale Bassolino ed il capo del dipartimento di protezione civile, Bertolaso, ad emettere provvedimenti per l'abbattimento e l'indennizzo dei capi di bestiame: in caso contrario lo faro' io stesso'.
(ANSA)
Nel documento inviato anche al prefetto di Napoli, Renato Profili, il sindaco ha, inoltre, sottolineato che in mancanza di provvedimenti in tal senso, provvedera' ad emettere un'odinanza urgente e disporre 'l'abbattimento dei capi di bestiame ancora sotto sequestro'. Il sindaco ha sostenuto che le aziende degli allevatori di Acerra, Gerlando e Cannavacciuolo, le cui greggi di pecore sono sotto sequestro dal 2003, 'sono quelle che prioritariamente devono essere oggetto dell'intervento sanitario di abbattimento dei capi e relativo ristoro'. 'Il 23 giugno del 2006 - ha spiegato il sindaco - il presidente del Consiglio dei Ministri ha emesso un decreto dello stato di emergenza sul territorio acerrano per fronteggiare l'inquinamento ambientale da diossina. Una nota ufficiale del ministero della Salute, inoltre, sottolinea che per gli allevamenti in questione, puo' essere concessa l'indennita' prevista sia per gli animali morti che per quelli ancora in vita, i quali, salvo specifiche ricerche che costatino l'assenza di diossina, dovranno essere abbattuti tempestivamente. Ma visto che le greggi sono ancora sotto sequestro, significa che il servizio veterinario locale giudica che gli animali costituiscono ancora un pericolo per la salute pubblica'. 'Per questo - ha concluso - diffido il presidente della giunta regionale Bassolino ed il capo del dipartimento di protezione civile, Bertolaso, ad emettere provvedimenti per l'abbattimento e l'indennizzo dei capi di bestiame: in caso contrario lo faro' io stesso'.
(ANSA)