Le Major si arrendono: basta perseguire chi scarica musica online

[Gianni]

Dopo anni di battaglie, di inutili tentativi di arginare il fenomeno dello scaricamento selvaggio di musiche e film dal web, la RIAA, la società che riunisce le Major americane, ha detto basta. Ora cercherà accordi con i provider. Continua

pcworld.it

 

[stefio]

Va bene ma sempre alle minacce si va a finire !!!

Non dico che scaricare è legale, anzi , ma anche il modo di fare delle major non è molto bello.

Anche questa azione non credo che faccia molto i loro interessi , credo che sarebbe meglio che le case discografiche permettessero di scaricare direttamente dai loro siti facendosi pagare un tot a brano con Carta di credito o con altro mezzo (anche bollettino postale con un abbonamento) e potrebbero incrementare le entrate mettendo banner pubblicitari di altri .

Voi direte ci sono già alcuni siti di cantanti che permettono ciò .... ma lo dovrebbero fare le major.

 

[Gianni]

Non dico che scaricare è legale, anzi , ma anche il modo di fare delle major non è molto bello.

Infatti sono entrambi illegali e si finisce sempre 0-0.
Finchè c'è la possibilià di scaricare i brani senza pagare nulla (P2P), la pirateria continuerà, perchè il "gratis" alletta sempre molti

 

[Boothby]

Altro che arrendersi, le Major non molleranno mai, e fortunatamente sono destinate a scomparire.

Lo sfruttamento economico estremo che fanno nei confronti della musica, in barba agli artisti, è vergognoso.

Finchè c'è la possibilià di scaricare i brani senza pagare nulla (P2P), la pirateria continuerà, perchè il "gratis" alletta sempre molti

Per i grandi artisti non è più necessario il P2P, basta una ricerca con Google sul sito giusto e in un decimo di secondo trovi l'album intero.

Ma poi perchè scaricarli quando c'è YouTube, imeem, MySpace, Last.fm per ascoltare gratuitamente, e svariati siti che permettono di estrarre l'audio da queste piattaforme.

 

[aristocle]

Ma poi perchè scaricarli quando c'è YouTube, imeem, MySpace, Last.fm per ascoltare gratuitamente, e svariati siti che permettono di estrarre l'audio da queste piattaforme.

Esatto.
Ma poi sono convinto che non tutti i mali vengono per nuocere.
Il target si sta spostando, le suonerie dei cellulari (per i quali le società fornitrici pagano la SIAE immagino) generano un volume d'affari gigantesco e i vari siti come youtube li vedrei semmai come un vantaggio perché consentono di rintracciare i titoli dei brani.