ROMA - ''Abbiamo deciso di fermare la macchina del voto elettronico che e' stato sperimentato nel 2006 come sistema di voto e non di conteggio dei voti''. Lo ha detto il ministro dell'Interno Giuliano Amato, intervenendo al convegno organizzato dall'associazione tra istituti di ricerca di mercato e sondaggi di opinione (Assirm), nella sala della Protomoteca in Campidoglio. Questa decisione e' stata presa dal ministro dell'Interno e dal presidente del Consiglio anche sulla base delle risultanze delle valutazioni fatte dai funzionari del ministero dell'Interno. ''E' il trionfo degli antenati'', ha detto con una punta d'ironia il ministro Amato. ''A volte firmare un contratto sputandosi su una mano e stringendo l'altra puo' dare piu' certezza di quella che da' una firma elettronica. E' meno facile taroccare un voto espresso manualmente''. (Agr)
Allora, ci fa o ci è?
Non mi risulta che sia stato espresso alcun voto elettronico nelle elezioni politiche 2006. In qualche regione è stato ammesso lo scrutinio elettronico, che non ha affatto valore legale.
Per voto elettronico, infatti, si intende che l'elettore voti toccando uno schermo lcd piuttosto che usando la scheda e la matita. Voi avete votato tramite computer? No, ovviamente. Valgono i registri cartacei (che in queste elezioni, data la semplicità del voto, erano facilmente compilabili in 10 minuti).
I dati giunti tramite lo scrutinio elettronico sono stati criptati e inseriti in supporti usb rimbovibili (chiavette). Usano in effetti un software del tutto diverso dai soliti (niente windows, niente unix, niente di niente) ed è stato progettato assiema ai computer (olidata).
Lo ripeto, tuttavia, che tali dati non hanno in alcun modo esonerato presidenti e scrutatori delle sezioni elettorali a compilare i verbali e le tabelle di scrutinio. Che poi ovviamente vanno consegnate all'ufficio elettorale che provvede a inviarle alla corte d'appello (tant'è che vengono messe in buste a parte). A loro volta poi vengono visionate dalla cassazione che conferma i dati provvisori del Viminale solo dopo avere esaminate. I dati provvisori del viminale sono forniti direttamente dalla magistratura e non vengono quindi, come sosteneva qualcuno tipo Deaglio, presi dalle chiavette dello scrutinio elettronico per poi essere immesse nel cervellone del Viminale che fa le somme.
I dati provvisori, oltretutto, sono stati grosso modo confermati (eccetto +1000 voti alla Camera per la CDL) dalla Cassazione.
Tutto ciò per dire che ho l'impressione che al Viminale non sappiano come funzionano le procedure...
Bloccare questa sperimentazione, oltretutto, vuol dire che sono stati comprati fior di computer portatili e relativi schermi lcd (che consentono al presidente di visionare quello che il tecnico informatico ha segnato nello scrutinio elettronico: in poche parole mostra gli ultimi voti, con sempre il simbolo gigantesco e la somma di tutti i voti ricevuti dal partito che ha ricevuto l'ultimo voto) per nulla, visto che sono inutilizzabili per altri scopi (andrebbero riprogrammati da capo). Un pc per ogni sezione x il numero delle sezioni delle regioni sperimentanti (la metà del totale) farà sicuramente una bella cifra, no?
Questa è una discussione tecnica sugli strumenti elettronici, con una puntina di polemica politica (certo), però tecnicamente motivata.
Allora, ci fa o ci è?
Non mi risulta che sia stato espresso alcun voto elettronico nelle elezioni politiche 2006. In qualche regione è stato ammesso lo scrutinio elettronico, che non ha affatto valore legale.
Per voto elettronico, infatti, si intende che l'elettore voti toccando uno schermo lcd piuttosto che usando la scheda e la matita. Voi avete votato tramite computer? No, ovviamente. Valgono i registri cartacei (che in queste elezioni, data la semplicità del voto, erano facilmente compilabili in 10 minuti).
I dati giunti tramite lo scrutinio elettronico sono stati criptati e inseriti in supporti usb rimbovibili (chiavette). Usano in effetti un software del tutto diverso dai soliti (niente windows, niente unix, niente di niente) ed è stato progettato assiema ai computer (olidata).
Lo ripeto, tuttavia, che tali dati non hanno in alcun modo esonerato presidenti e scrutatori delle sezioni elettorali a compilare i verbali e le tabelle di scrutinio. Che poi ovviamente vanno consegnate all'ufficio elettorale che provvede a inviarle alla corte d'appello (tant'è che vengono messe in buste a parte). A loro volta poi vengono visionate dalla cassazione che conferma i dati provvisori del Viminale solo dopo avere esaminate. I dati provvisori del viminale sono forniti direttamente dalla magistratura e non vengono quindi, come sosteneva qualcuno tipo Deaglio, presi dalle chiavette dello scrutinio elettronico per poi essere immesse nel cervellone del Viminale che fa le somme.
I dati provvisori, oltretutto, sono stati grosso modo confermati (eccetto +1000 voti alla Camera per la CDL) dalla Cassazione.
Tutto ciò per dire che ho l'impressione che al Viminale non sappiano come funzionano le procedure...
Bloccare questa sperimentazione, oltretutto, vuol dire che sono stati comprati fior di computer portatili e relativi schermi lcd (che consentono al presidente di visionare quello che il tecnico informatico ha segnato nello scrutinio elettronico: in poche parole mostra gli ultimi voti, con sempre il simbolo gigantesco e la somma di tutti i voti ricevuti dal partito che ha ricevuto l'ultimo voto) per nulla, visto che sono inutilizzabili per altri scopi (andrebbero riprogrammati da capo). Un pc per ogni sezione x il numero delle sezioni delle regioni sperimentanti (la metà del totale) farà sicuramente una bella cifra, no?
Questa è una discussione tecnica sugli strumenti elettronici, con una puntina di polemica politica (certo), però tecnicamente motivata.
Ultima modifica: