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Digital-Forum Gold Master
Il 22 gennaio è uscito ufficialmente nelle sale italiane L'uomo che verrà, nuovo film di Giorgio Diritti. Il film, girato fra le colline Senesi e Monte San Pietro (Bo), narra della vita alle pendici del Monte Sole fra il 1943 e il 1944, anno della strage nazista di Marzabotto. Girato per la maggior parte in dialetto bolognese, si avvale di attori quali Maya Sansa (la meglio gioventù), Alba Rohrwacher, Claudio Casadio e Orfeo Orlando. La versione originale è sottotitolata, per permettere a tutti la comprensione delle battute del film.
LA TRAMA
La piccola Martina (Greta Zuccari Montanari) è figlia unica in una famiglia di contadini che vive nei dintorni di Marzabotto. Anni prima, a causa della morte prematura del fratellino, la bambina ha perso la parola. La mamma, comunque, rimane di nuovo incinta: il concepimento del bambino avviene una bella mattina di dicembre del 1943. I mesi passano fra i tedeschi che arrivano "di tanto in tanto", i ribelli "che li combattono perchè dicono che debbono andarsene" e la vita di paese e di campagna (la nonna, la zia, la mamma, il papà, le serate nella stalla, e le riflessioni che Martina fa tra se e se). Nella notte fra il 28 e il 29 settembre del 1944 il fratellino nasce: in contemporanea, i nazisti organizzano uno dei rastrellamenti più feroci della storia, che sfocerà in quella che sarà ricordata come la "strage di marzabotto", nella quale moriranno oltre settecento persone.
Un esempio toccante di alta cinematografia, una colonna sonora superba-.. andate a vedere questo film se potete, anche se non siete bolognesi, anche se non capite fino in fondo il dialetto, perchè lascia il segno.
so che la Mikado (distributore) sta organizzando proiezioni per gli studenti.. spero di potere in qualche modo partecipare.
LA TRAMA
La piccola Martina (Greta Zuccari Montanari) è figlia unica in una famiglia di contadini che vive nei dintorni di Marzabotto. Anni prima, a causa della morte prematura del fratellino, la bambina ha perso la parola. La mamma, comunque, rimane di nuovo incinta: il concepimento del bambino avviene una bella mattina di dicembre del 1943. I mesi passano fra i tedeschi che arrivano "di tanto in tanto", i ribelli "che li combattono perchè dicono che debbono andarsene" e la vita di paese e di campagna (la nonna, la zia, la mamma, il papà, le serate nella stalla, e le riflessioni che Martina fa tra se e se). Nella notte fra il 28 e il 29 settembre del 1944 il fratellino nasce: in contemporanea, i nazisti organizzano uno dei rastrellamenti più feroci della storia, che sfocerà in quella che sarà ricordata come la "strage di marzabotto", nella quale moriranno oltre settecento persone.
Un esempio toccante di alta cinematografia, una colonna sonora superba-.. andate a vedere questo film se potete, anche se non siete bolognesi, anche se non capite fino in fondo il dialetto, perchè lascia il segno.
so che la Mikado (distributore) sta organizzando proiezioni per gli studenti.. spero di potere in qualche modo partecipare.