Ma questa qui dove vuole andare a parare...

areggio

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Articolo particolarmente arruffato e incomprensibile di Barbara Spinelli su Repubblica, ricco di citazioni poco digerite e forse poco chiare all'autrice stessa... :D
http://www.repubblica.it/economia/2012/04/11/news/cittadino_clandestino-33087901/?ref=HREC1-1
Quel poco che si capisce mi pare strumentale e terroristico, oltre che in fondo (come tutte le speculazioni strumentali) irrispettoso dei suicidi di cui abbiamo ultimamente notizia, che vorrebbe essere l'argomento dell'articolo...
 
Si scrive per comunicare od informare, ma se manca la chiarezza e la capacità di sintesi, chi legge sarà portato a supporre che l'autore sia in malafede (ad es. spaccia per proprie idee di altri) oppure ne abbia di molto confuse, od anche, che sia tecnicamente incapace di servirsi della scrittura come strumento.
Per avere un'idea di dove volesse andare a parare la giornalista è indispensabile una cultura superiore alla sua abilità espositiva, in modo da poter unire i vari pensieri "disordinati", creandosi (individualmente) quella sintesi che a lei manca.
Se descriviamo qualcosa che conosciamo davvero, interiormente ne abbiamo un'immagine corredata di minimi dettagli e di sfumature anche irrilevanti, insomma la nostra "idea" è completa.
Senza biosgno di ragionamenti raffinati o di particolare intelligenza, percepiamo ad istinto che per ottenere attenzione e per non annoiare il prossimo dobbiamo focalizzare la nostra esposizione sugli aspetti rilevanti del discorso, cioè creare una sintesi. Se non lo facessimo, perderemo l'attenzione di chi ascolta (o legge) e nessuno sarà interessato a capire cosa volevamo dire.
Trovo strano che un giornalista non sia consapevole di questi meccanismi, ma in fondo, non me ne meraviglio più di tanto.
Tra errori grammaticali e di analisi logica, lo sforzo maggiore è ormai a carico di chi legge od ascolta...
Quell'articolo è farraginoso e la giornalista sembra più concentrata a palesare una sua "cultura sociale" che a renderla esplicita e quindi a condividerla con chi legge.
:badgrin:



areggio ha scritto:
Articolo particolarmente arruffato e incomprensibile di Barbara Spinelli su Repubblica, ricco di citazioni poco digerite e forse poco chiare all'autrice stessa... :D
http://www.repubblica.it/economia/2012/04/11/news/cittadino_clandestino-33087901/?ref=HREC1-1
Quel poco che si capisce mi pare strumentale e terroristico, oltre che in fondo (come tutte le speculazioni strumentali) irrispettoso dei suicidi di cui abbiamo ultimamente notizia, che vorrebbe essere l'argomento dell'articolo...
 
Non lo trovo né strumentale, né terroristico... direi realista.

Basta guardare cosa ha detto proprio oggi l'FMI: siccome vivremo di più, dovremmo pagare più tasse e avere meno benefici perché altrimenti i vari welfare non potranno reggere.

In pratica tanto meglio sottoporre tutti ad eutanasia superati gli 80 anni, se questo potrebbe servire a vivere meglio.

Preferireste vivere l'età 20-60 con più possibilità economiche, più servizi e una tassazione meno oppressiva o arrivare a 100 anni ma dissanguati da tutto ciò che dà umanità all'uomo?

Avanti di questo passo la rivolta delle popolazioni oppresse non sarà altro che un evento inevitabile. Come lo è stato per tutte le Rivoluzioni della nostra storia mondiale.

Si potrà vivere ancora molto in pace, con una disoccupazione galoppante in tutta Europa, possibilità economiche per la quasi totalità della popolazione nulle e tassati fino al punto che impiccarsi è sin una gioia?

“Non c’è niente di inevitabile nel mondo com’è adesso. È solo uno dei milioni di forme possibili ed è venuta fuori sgradevole e ostile e rigida per chi ci vive. Ma possiamo inventarcene di completamente diverse, se vogliamo. Possiamo smantellare tutto quello che abbiamo intorno così com’è, le città come sono e le famiglie come sono e i modi di lavorare e di studiare e le case e gli uffici e i luoghi pubblici e le automobili e i vestiti e i modi di parlare e guardarci come sono. Possiamo inventare soluzioni completamente diverse, fare a meno del denaro e dei materiali duri e freddi e dei motori e del potere, se vogliamo. Possiamo riempire le città di alberi, far crescere foreste nelle piazze, rompere l’asfalto e restringere le strade e dipingere tutto a colori vivi, e chiudere tutte le fabbriche e inventare altri modi i lavorare, produrre solo cose che servono davvero e solo con materiali che danno piacere a chi le usa. Possiamo inventare altri mezzi di trasporto, costruire laghi e vie d’acqua e mettere musica nelle strade. Possiamo trasformare la vita in una specie d’avventura da libro illustrato, se vogliamo. Non c’è nessun limite a quello che si può inventare, se solo usiamo le risorse che adesso vengono rovesciate per alimentare questo mondo detestabile”

Citazione da "Due di due" di Andrea de Carlo.

Questo è uno dei tanti mondi possibili e fa semplicemente schifo, il 10% della popolazione detiene il potere, decide le sorti dell'80% della popolazione e si diverte a guardare tutta questa massa di persone affannarsi, penare, soffrire.

Può esistere un mondo dove gli Stati (e non le banche) abbiano loro la produzione della moneta, dove l'inflazione non esiste e non esiste nemmeno la disoccupazione perché lo Stato liberamente battendo moneta può dare a ciascuno qualcosa da fare investendo nel sociale. E' solo l'egoismo dell'uomo ad alimentare le differenze tra ricchi e poveri. La cupidigia di chi ha il potere di tenersi tutto per sé, quando potrebbe esistere un mondo diverso.
 
Tu sei entrato nel merito ma io faccio una sintesi a prescindere: tecnicamente quell'articolo è scritto coi piedi e, quel che è peggio, ognuno può leggerci quel che gli pare, a comiciare dal titolo, che è fuorviante.
;)
 
e non l'avete capito che in italia esistono più giornalai che giornalisti???

Ne ho la riprova anche a livello locale dove in certi siti di notizie della mia città ci scrivono alcuni miei colleghi che sono degli emeriti asini (nella grammatica e nella moralità)

Guardate dove si arriva mettendosi sempre a 90 gradi e con delle pedate nel c... ben date!
 
adriaho ha scritto:
e non l'avete capito che in italia esistono più giornalai che giornalisti???

Ne ho la riprova anche a livello locale dove in certi siti di notizie della mia città ci scrivono alcuni miei colleghi che sono degli emeriti asini (nella grammatica e nella moralità)

Guardate dove si arriva mettendosi sempre a 90 gradi e con delle pedate nel c... ben date!
:D ricordati che ogni calcio nel c..o ti porta avanti di un passo :lol:
però hai ragione , c'è troppa gente che vorrebbe scrivere ma , purtroppo non ne ha le capacità ( io per primo :icon_redface: ) , ma bisogna tenere presente che spesso sono proprio questi che hanno qualcosa da dire ,
:eusa_wall: se solo riuscissero (riuscissimo ) a farlo in modo comprensibile :eusa_wall:

@LuProduction
preferisco vivere fino a cento anni , basta eliminare gli avvoltoi e lo si può fare tranquillamente ;)
 
c'è gente che vorrebbe scrivere ma non ha i mezzi (appunto i famosi calci nel cosiddetto) e c'è chi ci capita per caso senza saperne fare e senza mettersi da parte... tutto per il dio denaro...
 
Tuner ha scritto:
Tu sei entrato nel merito ma io faccio una sintesi a prescindere: tecnicamente quell'articolo è scritto coi piedi e, quel che è peggio, ognuno può leggerci quel che gli pare, a comiciare dal titolo, che è fuorviante.
;)
Era quello che intendevo io, lungi da me commentare il contenuto...anche perchè non si capiva qual'era... :D
A proposito: mi piacerebbe sapere dove LuProduction ha letto nell'articolo le cose che dice, condivisibili o non condivisibili che siano, però mi sembra sia partito per la tangente quasi senza legami con l'articolo di partenza... ;)
 
Sono un po' logorroico... però:

"Suicidi di questo tipo non sono patologie intime, dislocazioni dell'anima che nella morte cerca un suo metodo. In Francia, in Grecia, in Italia, sono tutti legati alla crisi. Sono commessi da pensionati, lavoratori, imprenditori presi nella gabbia di debiti, mutui non rimborsabili, aziende fallite."

Ponendo fiducia sulle statistiche di questo periodo, che siano in aumento i suicidi mi pare difficile dire l'opposto. (E qui tutta la mia manfrina)

Christoulas non vuol "mettersi a pescare nella spazzatura" di che sostentarsi, e avverte: i giovani derubati di futuro impiccheranno i responsabili come fecero gli italiani a Piazzale Loreto con Mussolini. "Vista la mia età avanzata, non posso reagire in modo attivo. Ma se un mio concittadino afferrasse un Kalashnikov, sarei pronto a stare al suo fianco".

Il pensiero ricorrente ad un qualcosa che rivoluzioni questa nostra epoca dove pochi comandano in ombra. La democrazia cede il passo alla "bancaricrazia".

I riferimenti a Durkheim, un po' stravolti, un po' confusi, quelli sì... sembran come dice Tuner tirati fuori solo per sventagliare una conoscenza al di sopra della media.
 
LuProduction ha scritto:
I riferimenti a Durkheim, un po' stravolti, un po' confusi, quelli sì... sembran come dice Tuner tirati fuori solo per sventagliare una conoscenza al di sopra della media.
Esatto: questo intendevo io quando ho scritto "ricco di citazioni poco digerite e forse poco chiare all'autrice stessa... "
Tutto il polpettone è onestamente poco digeribile, sembra confezionato per stupire chi non lo capisce fino in fondo e dice "caxxo, quanto ne sa questa" un po' come certe pubblicità di mirabolanti antenne, destinate agli sprovveduti che ogni tanto ci troviamo a recensire, eh?

Non mi sembra un caso che tu, Tuner ed io (pur avendo probabilmente nel merito tre posizioni distinte) concordiamo su questo fatto direi lampante di spocchia intellettuale o, più probabilmente, di complessi d'inferiorità che spingono a voler stupire con effetti speciali... :icon_rolleyes:
 
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