Machuca

[Copperfield]

Chile, 1973. Gonzalo Infante e Pedro Machuca sono due undicenni che vivono a Santiago, il primo in un lussuoso quartiere e il secondo in una baraccopoli illegale a pochi isolati di distanza. Padre McEnroe, preside della scuola parrocchiale, è un attivo idealista, che tenta di favorire l'integrazione tra i due mondi contrapposti. Con l'appoggio dei genitori dei suoi studenti, ammette i ragazzi provenienti dalla vicina baraccopoli nella sua scuola elitaria, determinato ad insegnare loro il rispetto reciproco. E così Pedro viene a trovarsi nella stessa classe di Gonzalo.
L'amicizia che nasce tra loro sarà piena di sorprese e scoperte.


La drammatica escalation del passaggio del Cile dal filocomunismo di Allende, alla sterzata fascista pre-Pinochet vissuta attraverso gli indifesi occhi di due ragazzi la cui amicizia verrà messa in seria difficoltà dalle suddivisioni per classi sociali in cui versa ogni paese, ma particolarmente sentite in un Cile annichilito dalla guerra civile, in una condizione altrettanto disastrosa della economia del paese.
Ovviamente la sfida della regia non è tanto nella ricostruzione dei due opposti schieramenti (comunisti e fascisti) a livello adulto (nel senso proprio di persone adulte), ma a livello di bambini. Può un ragazzo, il cui dramma maggiore è quello di percepire una madre screanzata che si da via in barba ai valori della famiglia, comprendere appieno la migliore strada per superare quelle barriere sociali che gli "adulti" sembrano aver frettolosamente deciso di abbracciare? Può diventare realmente amico del cuore di un compagno di classe di bassissima estrazione sociale, ma dal cuore grande?
E' su questo piano che si snoda la trama, lasciando in secondo piano gli eventi anche più cruenti della storia che, solo nel finale, prendono il centro della scena quale passaggio obbligato per permettere al regista di esprimere la scelta finale di uno dei protagonisti (che non verrà ovviamente rivelata).
Un taglio inedito per una piacevola sorpresa.

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