maestra condannata!

specie 8472

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(Palermo. Una notizia incredibile. L'ha data Italia uno a Studio Aperto. Una maestra di 56 anni è stata condannata a due mesi per aver assegnato una punizione a quanto pare SEVERISSIMA. La maestra ha obbligato un alunno a scrivere 100 volte sul diario "sono un deficiente" perché l'alunno aveva vietato l'ingresso nel bagno dei maschi ad un altro ragazzo perchè gay. Pare gli abbia proprio detto: "Sei gay una femminuccia e qui non puoi entrare". Ma il padre dell'alunno punito ha ben pensato di querelare la maestra. Che è stata condannata due mesi) io manderei al padre cento lettere con scritto cento volte sei un co*****e! e anche al giudice!!
 
La notizia è piuttosto vecchia, ma quella punizione dovevano darla al padre e al figlio, di scrivere che sono idioti
 
della difficoltà ad insegnare si è parlato spesso sul forum e anche qui ho notato che spesso si preferisce scaricare sugli insegnanti (menefreghisti, assenteisti ecc.) la responsabilità di un'educazione scadente della generazione attuale, purtroppo questo è l'esempio tipico di quale potere educativo possono avere i professori costretti a confrontarsi con una gategoria di genitori molto peggiore dei figli :doubt: :doubt: :doubt:
 
Più che al padre ed al figlio, ai giudici. E' leggittimo che un uomo quereli un altro, d'altronde in una causa c'è chi vince e chi perde, quindi c'è sicuro qualcuno che è in torto, l'assurdo è che i giudici hanno dato ragione al padre.
Io assegnerei ai giudici di scrivere 100 pagine di "noi siamo deficienti".
 
il problema è che giuridicamente il magistrato non può considerare un caso particolare se il codice stabilisce che è una forma di reato la condanna deve esserci ma un genitore che arriva alla denuncia per un caso del genere e invece di criticare il figlio deficiente lo premia dimostrandogli che il più imbecille vince sempre è da prendere a calci in .....
 
se tenete conto che il padre ha risposto alla maestra per le rime insultandola a sua volta...

pian piano ci si accorgerà che tutto questo enorme "liberismo" nei confronti delle figure educatrici è stato un emerita STR*****ta!
ma noi non guardiamo agli esempi che funzionano nel mondo, no!
nel nome della "libertà" individuale ci facciamo le leggi come vogliamo.
e questi sono i risultati.

meglio forse, nell'eccesso, il vecchio scappellotto della maestra che ha "raddrizzato" parecchi di noi... ;)
 
Nei pochi anni d' insegnamento alle scuole medie mai dato scappellotti, anche se invitato a farlo dai genitori, ma tirate d' orecchie : sì e tante! :D
 
Guarda che gli jedi hanno orecchie lunghe fin da piccoli e soltanto tirandogliele si accorciano, al contrario di noi esseri umani! :badgrin:
 
Padre e figlio deficienti, giudici dementi.
...e mi piacerebbe poter leggere le motivazioni della sentenza.


Pigmos ha scritto:
Io assegnerei ai giudici di scrivere 100 pagine di "noi siamo deficienti".
 
Tuner ha scritto:
Padre e figlio deficienti, giudici dementi.
...e mi piacerebbe poter leggere le motivazioni della sentenza.
Le motivazioni credo siano semplici: la maestra aveva COMUNQUE, da un punto di vista legale, commesso un illecito: il fatto che il comportamento del ragazzo fosse inqualificabile non giustifica ( ripeto: da un punto di vista legale... ) la reazione della maestra: che avrebbe potuto correttamente punirlo seguendo i poteri che le appartengono ( nota sul registro; sospensione; 7 o, meglio, 6 in condotta.... ), ma non facendogli scrivere: "sono un deficiente" ( anche se si tratta di una qualifica molto riduttiva rispetto all'imbecillità totale dimostrata da quel tizio... ).
Il giudice, credo, non potesse comportarsi diversamente: sarebbe stato smentito, altrimenti, negli altri gradi di giudizio.
 
a conferma che le leggi sono spesso fatte male rispetto alle reali esigenze contemporane... :(
 
Le leggi hanno una lettera, ma il giudice è li proprio perchè esiste anche uno "spirito" nelle leggi che deve essere rispettato (diversamente basterebbe un PC). Se dal punto di vista strettamente formale l'insegnante ha seguito un metodo non convenzionale e discutibile per tentare di ri-educare un alunno, dal punto di vista più sostanziale, se la sentenza non è stata articolata (condanno la maestra ma restate dei deficienti..), dare "semplicemente" ragione al padre ed all'alunno è grave e demenziale.
 
roddy ha scritto:
Le motivazioni credo siano semplici: la maestra aveva COMUNQUE, da un punto di vista legale, commesso un illecito: il fatto che il comportamento del ragazzo fosse inqualificabile non giustifica ( ripeto: da un punto di vista legale... ) la reazione della maestra: che avrebbe potuto correttamente punirlo seguendo i poteri che le appartengono ( nota sul registro; sospensione; 7 o, meglio, 6 in condotta.... ), ma non facendogli scrivere: "sono un deficiente" ( anche se si tratta di una qualifica molto riduttiva rispetto all'imbecillità totale dimostrata da quel tizio... ).
Il giudice, credo, non potesse comportarsi diversamente: sarebbe stato smentito, altrimenti, negli altri gradi di giudizio.
Non mi trovo d'accordo, Roddy. L'insegnante ha il DOVERE di usare tutti i mezzi LEGALI per EDUCARE un bambino. La scelta di far RIFLETTERE su ciò che aveva fatto scrivendo della sua imbecillità non è contro nessuna legge.
La giurisprudenza è una INTERPRETAZIONE delle leggi, è sempre più spesso i giudici interpretano anche molto alla larga (Vedi sentenza di Clementina Forleo per la quale i terroristi non sono tali, ma solo rivoluzionari e quindi non possono essere incarcerati o espulsi perchè raccolgono fondi ed adepti in Italia) la legge.
Dunque mi spieghi dov'è la suprema scrittura che l'obbligava a fare ciò che ha fatto?
Stupido il giudice, stupido il padre, stupido il figlio... se una insegnante non ha più il potere di punire i ragazzi, soprattutto quando questo è legittimato da un comportamento stupido.
Porca miseria, la maestra stava solo EDUCANDO il bambino, ed il giudice l'ha punita per questo, è assurdo.
 
Pigmos ha scritto:
Non mi trovo d'accordo, Roddy. L'insegnante ha il DOVERE di usare tutti i mezzi LEGALI per EDUCARE un bambino. La scelta di far RIFLETTERE su ciò che aveva fatto scrivendo della sua imbecillità non è contro nessuna legge.
La giurisprudenza è una INTERPRETAZIONE delle leggi, è sempre più spesso i giudici interpretano anche molto alla larga (Vedi sentenza di Clementina Forleo per la quale i terroristi non sono tali, ma solo rivoluzionari e quindi non possono essere incarcerati o espulsi perchè raccolgono fondi ed adepti in Italia) la legge.
Dunque mi spieghi dov'è la suprema scrittura che l'obbligava a fare ciò che ha fatto?
Stupido il giudice, stupido il padre, stupido il figlio... se una insegnante non ha più il potere di punire i ragazzi, soprattutto quando questo è legittimato da un comportamento stupido.
Porca miseria, la maestra stava solo EDUCANDO il bambino, ed il giudice l'ha punita per questo, è assurdo.
Oh, dico, facciamo a capirci: mica sono d'accordo con questa decisione, eh...:mad: Io se fossi stato il professore di quel cretino, gli avrei affibbiato un manrovescio da appenderlo al muro....:icon_twisted:
Solo, mi rifiuto di credere che il giudice abbia scientemente deciso di punire la maestra dando ragione al deficiente...
Avendo, purtroppo, una certa esperienza di come funziona la giustizia italiana, ho capito che non sempre c'è identità tra ciò che è EFFETTIVAMENTE giusto e ciò che lo è dal punto di vista formale: se poi vogliamo ragionare sui MOTIVI di questa situazione lo potremmo anche fare, ma il discorso ci porterebbe MOLTO lontano...:icon_twisted:
 
strano che il padre abbia capito cosa vuol dire io sono un deficiente!!ma ancora piu strano e' che non sia stato d'accordo mah...poteva mettersi d'accordo con la maestra e fargli scrivere qualcos'altro!!!
 
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