Sabato 28 gennaio, per le vie del centro di Torino s'è tenuta una manifestazione NO TAV che prevedeva un corteo dalla stazione di Porta Nuova sino a Piazza Castello percorrendo Via Roma. I TG nazionali hanno detto che non ci sono stati scontri, e così è stato, ma gli atti vandalici non sono mancati, purtroppo.
Chi ha avuto modo di recarsi in questi giorni in Piazza Castello, Via Roma, e zone limitrofe saprà già di cosa parlo, ma per coloro che non hanno frequentato la zona è giusto sappiano quant'è successo.
Alcuni teppisti hanno ben pensato di imbrattare i muri con scritte offensive nei confronti del governo e contro la TAV. Per esempio sono stati imbrattati i muri del palazzo che fa angolo tra Via Po e Piazza Castello: alcune di queste scritte sono state già rimosse grossolanamente, ma molte rimangono ancora. Il peggio però l'hanno dato davanti all'ex negozio (ormai chiuso) de La Stampa in Via Roma: qui i teppisti hanno lanciato barattoli di vernice colorata contro la facciata e sulla pavimentazione in marmo riducendoli in condizioni disgustose e costringendo a transennare la zona.
Ben vengano le manifestazioni, siamo in democrazia, ma gli atti vandalici messi in atto da una massa si idioti teppisti, non possono assolutamente essere tollerati in nessun caso.
Il sindaco Fassino ha dichiarato che il Comune chiederà i danni. Giustissimo non c'è che dire, ma a chi il comune chiede i danni? Immagino che i responsabili di questi atti vergognosi sia difficile identificarli, per cui chi paga? Immagino che ci sia qualcuno che ha organizzato la manifestazione, che ha preso contatti col comune e con le forse dell'ordine per ottenere l'autorizzazione e tenere la manifestazione: ebbene loro dovrebbero essere ritenuti responsabili di tutto quello che accade durante la manifestazione stessa, compresi quindi gli atti vandalici. Saranno poi loro, successivamente, ad andare a cercare i veri autori degli atti vandalici e sanzionarli adeguatamente.
Chi ha avuto modo di recarsi in questi giorni in Piazza Castello, Via Roma, e zone limitrofe saprà già di cosa parlo, ma per coloro che non hanno frequentato la zona è giusto sappiano quant'è successo.
Alcuni teppisti hanno ben pensato di imbrattare i muri con scritte offensive nei confronti del governo e contro la TAV. Per esempio sono stati imbrattati i muri del palazzo che fa angolo tra Via Po e Piazza Castello: alcune di queste scritte sono state già rimosse grossolanamente, ma molte rimangono ancora. Il peggio però l'hanno dato davanti all'ex negozio (ormai chiuso) de La Stampa in Via Roma: qui i teppisti hanno lanciato barattoli di vernice colorata contro la facciata e sulla pavimentazione in marmo riducendoli in condizioni disgustose e costringendo a transennare la zona.
Ben vengano le manifestazioni, siamo in democrazia, ma gli atti vandalici messi in atto da una massa si idioti teppisti, non possono assolutamente essere tollerati in nessun caso.
Il sindaco Fassino ha dichiarato che il Comune chiederà i danni. Giustissimo non c'è che dire, ma a chi il comune chiede i danni? Immagino che i responsabili di questi atti vergognosi sia difficile identificarli, per cui chi paga? Immagino che ci sia qualcuno che ha organizzato la manifestazione, che ha preso contatti col comune e con le forse dell'ordine per ottenere l'autorizzazione e tenere la manifestazione: ebbene loro dovrebbero essere ritenuti responsabili di tutto quello che accade durante la manifestazione stessa, compresi quindi gli atti vandalici. Saranno poi loro, successivamente, ad andare a cercare i veri autori degli atti vandalici e sanzionarli adeguatamente.