Mappe degli impianti di trasmissione - ARPA

Curious

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Alcune Agenzie regionali per la protezione ambientale monitorano per conto del Ministero della salute le sorgenti di radiazioni non ionizzanti, tra cui gli impianti di diffusione della televisione digitale terrestre, realizzando mappe sui propri siti internet che possono essere utili a chi voglia individuare i siti di trasmissione DTT della propria zona.

Le mappe interattive sono facilmente accessibili visitando i siti delle Agenzie, nella sezione relativa al monitoraggio dei campi elettromagnetici evidenziata in homepage.

Alcune agenzie hanno realizzato mappe molto complete che includono stazioni di trasmissione per TV, radio, telefonia ed altri sistemi indicandone la posizione sul territorio e mostrando le misure di campo elettromagnetico rilevate in prossimità di esse con campagne continuative od una tantum nel corso degli anni.
Per chi fosse interessato a contribuire volontariamente all'allattività di monitoraggio, i siti delle Agenzie forniscono i canali per contattare chi di dovere.
 
Quelle mappe sono un buon servizio, addirittura ottimo nei casi delle agenzie più zelanti.

Per gli interessati alla normativa in vigore sull'esposizione alle radiazioni non ionizzanti su quei siti sono disponibili i testi attualmente in vigore che spiegano in maniera comprensibile anche a chi non mastica la fisica il contenuto normativo.
Dagli stessi è molto facile capire che l'attuale normativa è lacunosa dal momento che i pochi studi che hanno dato indicazioni contrarie a quelli su cui si basa la suddetta non sono stati ulteriormente finanziati per vedere cosa si scopriva. Se si pensa che l'OMS riceve i fondi per le ricerche in questo campo dalle aziende produttrici di sorgenti di radiazioni non ionizzanti anziché dai governi dei paesi membri dell'ONU il conflitto di interesse risulta palese e non ci si stupisce che l'attuale testo normativo sia ancora basato su studi di quasi venti anni fa.
 
non ci si stupisce che l'attuale testo normativo sia ancora basato su studi di quasi venti anni fa.
Appunto...quelle norme sono troppo restrittive (N.B. si applicano anche più restrittive di quelle internazionali) senza l'esistenza di alcuna evidenza scientifica...
Comunque quando mi capitò di vederle (molto tempo fa invero) quelle mappe mi erano parse poco utilizzabili...e se lo sono quelle della Emilia Romagna (che con un pizzico d'orgoglio campanilistico...) mi immagino le altre...
 
Se tu leggessi il testo dell'ICNRIP (si trova anche tradotto in italiano) già prima della metà di quele sessanta pagine troveresti che uno studio di quelli citati ha evidenziato che per valori inferiori a quelli indicati come sicuri dall'ICNIRP sono stati ossrvati effetti sanitari (non solo biologici) ma dal momento che lo stesso non ha saputo indicare il nesso, qualora esista, tra quella particolare esposizione e la comparsa di quei precisi sintomi non è stato preso in considerazione per la stesura delle regole. Ma non è nemmeno stato finanziato ulteriormente per vedere se il nesso causa effetto si trovava. Se non cerchiamo questi nessi di cosa stiamo parlando? Quindi mi sembra naturale sospettare che quelle regole non ci tutelino abbastanza piuttosto che sospettare che ci tutelino troppo ostacolando le nostre attività. Quello studio non è l'unico poi: anche un ricercatore italiano ed uno svedese hanno condotto studi che danno indicazione simili ma che non sono stati proseguiti per mancanza di finanziamenti.
Se poi leggessi i primi due paragrafi del capitolo Linee guida per la limitazione dell'esposizione del testo dell'ICNIRP capiresti perché sono stati imposti limiti che secondo te sono troppo restrittivi: chi si occupa di questi regolamenti è un team di professionisti, non fanno le cose a spanella ma agiscono secondo criteri scientifici nel limite delle conoscenze del momento; che poi queste siano insufficienti per altri motivi è un discorso a parte. Ma non è che dopo qualche tempo si possono abbassare i limiti che sono stati imposti sulla base di evidenze scientifiche già ottenute: la fisica funzionava vent'anni fa come funziona adesso. Semmai è probabile che si debbano abbassare ulteriormente perché facendo nuove ricerche possono insorgere altri fenomeni.

Quella dell'ER magari riguardatela perché se ti sembra poco utilizzabile una mappa che per ogni impianto attivo indica tipologia, gestore, coordinate terrestri ed indirizzo civico del sito in cui è installato con tanto di fotografia, non so quale sia per te una mappa utilizzabile.
 
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Quelle mappe sono un buon servizio, addirittura ottimo nei casi delle agenzie più zelanti.

Per gli interessati alla normativa in vigore sull'esposizione alle radiazioni non ionizzanti su quei siti sono disponibili i testi attualmente in vigore che spiegano in maniera comprensibile anche a chi non mastica la fisica il contenuto normativo.
Dagli stessi è molto facile capire che l'attuale normativa è lacunosa dal momento che i pochi studi che hanno dato indicazioni contrarie a quelli su cui si basa la suddetta non sono stati ulteriormente finanziati per vedere cosa si scopriva. Se si pensa che l'OMS riceve i fondi per le ricerche in questo campo dalle aziende produttrici di sorgenti di radiazioni non ionizzanti anziché dai governi dei paesi membri dell'ONU il conflitto di interesse risulta palese e non ci si stupisce che l'attuale testo normativo sia ancora basato su studi di quasi venti anni fa.

l'oms é una delle cose piu bieche al mondo: dovrebbero proibire medicine e cibo che ci fanno male e invece vengono finanziati proprio dalle farmaceutiche (syngenta la roche) e alimentari (nestle)!!!
 
Siamo d'accordo, ma non possiamo sviluppare questo tema perché non è pertinente all'oggetto della discussione che ho creato e quindi lo staff partirebbe subito con colpi di spugna.
 
vero, infatti per dimostrare il tutto basterebbe infilare la testa dentro un forno a microonde...perciò mi fido di piu di rilevamenti sul territorio che effettuo personalmente.
 
Quella dell'ER magai riguardatela perché se ti sembra poco utilizzabile una mappa che per ogni impianto attivo indica tipologia, gestore, coordinate terrestri ed indirizzo civico del sito in cui è installato con tanto di fotografia, non so quale sia per te una mappa utilizzabile.
Appunto, il problema è capire cosa è attivo e cosa no, se ricordo bene, secondo me non viene mai cassato niente...
A parte ciò ripeto che i limiti applicati, almeno da questa ARPA, sono di gran lunga inferiori (cioè più restrittivi) a quelli a cui fai riferimento, non so se sia una legge regionale o nazionale.
Comunque accetto lezioni in merito solo da chi, come me, da quando fa lavoro d'ufficio non usa più il telefonino e l'automobile, lo so che non ci credi, mi piacerebbe poterti dare riferimenti imparziali, testimoni che te lo possano confermare.
Ne hanno beneficiato moltissimo le mia p@lle, ma non per le radiazioni del telefonino o le vibrazioni dell'auto, ma perchè sono misantropo e non accetto che mi si privi del diritto fondamentale di andarmene per i fatti miei... ;)
Comunque da tecnico non posso che segnalarvi che, se i comitati vari e le ARPE celtiche rompessero meno le scatole e si garantissero coperture migliori installando là dove serve e non dove dicono comitati di cittadini ignoranti (nel senso che ignorano ciò di cui parlano), il terminale locale, cioè il telefonino che tenete nell'orecchio, lavorerebbe più rilassato e vi farebbe meno male... :icon_rolleyes:
 
http://www.arpa.emr.it/cem/webcem/reggioemilia/#

Ahahah...ma ti rendi conto...non so i telefonini, ma la parte radio TV è completamente sballata, ci sono impianti spariti da anni e ne mancano alcuni anche importanti...
Avanti, massera e gherardo o quanti altri passano di qui e sappiano dove sono realmente gli impianti, dateci un'occhiata, nelle vostre zone...
Questa qui:
VIA NOBILI - Comune di Reggio nell'Emilia
Coordinate satellitari GPS (WGS84):
44,7028736364 N - 10,6324304928 E
Data di attivazione non indicata...
...sfido io, non è stata attivata mai e non hanno tolto il traliccio perchè costava troppo rimuoverlo (anzi no, forse alla fine l'han anche tolto, quando passo ci guardo) (Rif: installata dal tecnico U.P. di Parma, ovviamente dò solo le iniziali, all'inizio degli anni 90 ed accesa poche ore per prova, in quell'epoca...)
Un cittadino guarda, si preoccupa...e invece è solo metallo inattivo...è un buon servizio questo?
 
infatti loro riportano solo cio che gli fa comodo...basta vendere! qui abbiamo i "verdi" che odiano i tralicci della telefonia mobile (senza capire se sono tx da 1w oppure da 300w basandosi solo sulla loro altezza e senza sapere che piu alti sono e meno irradiano nelle immediate vicinanze) ma sono i primi a lagnarsi quando hanno segnale basso sui loro cellulari maledetti....e non sanno neanche aprire questo semplice sito http://map.geo.admin.ch/?topic=funk...rte-umts,ch.bakom.mobil-antennenstandorte-lte
 
Appunto, il problema è capire cosa è attivo e cosa no, se ricordo bene, secondo me non viene mai cassato niente...
A parte ciò ripeto che i limiti applicati, almeno da questa ARPA, sono di gran lunga inferiori (cioè più restrittivi) a quelli a cui fai riferimento, non so se sia una legge regionale o nazionale.
Comunque accetto lezioni in merito solo da chi, come me, da quando fa lavoro d'ufficio non usa più il telefonino e l'automobile, lo so che non ci credi, mi piacerebbe poterti dare riferimenti imparziali, testimoni che te lo possano confermare.
Ne hanno beneficiato moltissimo le mia p@lle, ma non per le radiazioni del telefonino o le vibrazioni dell'auto, ma perchè sono misantropo e non accetto che mi si privi del diritto fondamentale di andarmene per i fatti miei... ;)
Comunque da tecnico non posso che segnalarvi che, se i comitati vari e le ARPE celtiche rompessero meno le scatole e si garantissero coperture migliori installando là dove serve e non dove dicono comitati di cittadini ignoranti (nel senso che ignorano ciò di cui parlano), il terminale locale, cioè il telefonino che tenete nell'orecchio, lavorerebbe più rilassato e vi farebbe meno male... :icon_rolleyes:
Il testo dell'ICNIRP è applicato in tutto il mondo dove non vi siano leggi più restrittive, le ARPA non impongono nessun limite: quelli sono stabiliti dalle leggi proposte dal governo ed emanate dal parlamento, le ARPA invece effettuano monitoraggio avendone ricevuto mandato dal Ministero della salute (se non erro quello della salute).

Non ho nessuna difficoltà a crederti, tu invece senza conoscermi dai per scontato che io non sia una persona attenta all'uso del cellulare e della connessione wireless in casa mia. Difficilmente potrai verificarlo quindi se non sei disposto a credere alla parola del tuo interlocutore hai un problema di comunicazione. Ma non è un problema mio, non sono certo qui per convincere te, però se fai affermazioni che secondo me sono errate mi esprimo in merito.

Sarà senz'altro vero che se gli impianti fossero collocati dove è meglio dal punto di vista tecnico i cellulari comunicherebbero irradiando una minore potenza a vantaggio della nostra salute ma se pensi che per ottenere ciò basti zittire i comitati locali stai fresco perché con una delle leggi Gasparri realizzata in periodo di emergenza (bisognava recuperare rapidamente il terreno perso rispetto gli altri paesi europei in quanto a servii telefonici offerti) le compagnie di TLC possono installare impianti anche in abitazioni di privati (proprio sugli edifici, non solo nel cortile) pagando un compenso di circa centomila euro l'anno (per non so quanti anni) ai proprietari in barba al fatto che lì vicino ci siano scuole ed ospedali (la precedente legge vietava ciò) e quindi in barba ai criteri di salvaguardia della salute pubblica. Questo non significa installare impianti nei luoghi adatti perché luogo adatto significa anche uno che non espone a richi la salute del cittadino.

http://www.arpa.emr.it/cem/webcem/reggioemilia/#

Ahahah...ma ti rendi conto...non so i telefonini, ma la parte radio TV è completamente sballata, ci sono impianti spariti da anni e ne mancano alcuni anche importanti...
Avanti, massera e gherardo o quanti altri passano di qui e sappiano dove sono realmente gli impianti, dateci un'occhiata, nelle vostre zone...
Questa qui:
VIA NOBILI - Comune di Reggio nell'Emilia
Coordinate satellitari GPS (WGS84):
44,7028736364 N - 10,6324304928 E
Data di attivazione non indicata...
...sfido io, non è stata attivata mai e non hanno tolto il traliccio perchè costava troppo rimuoverlo (anzi no, forse alla fine l'han anche tolto, quando passo ci guardo) (Rif: installata dal tecnico U.P. di Parma, ovviamente dò solo le iniziali, all'inizio degli anni 90 ed accesa poche ore per prova, in quell'epoca...)
Un cittadino guarda, si preoccupa...e invece è solo metallo inattivo...è un buon servizio questo?

Le parole scritte sul sito parlano chiaro (ed io ho riportato quel che dicono), poi a meno di fare una verifica non si può sapere se sia aggiornata o meno ma dal momento che non è mio compito assicurarmi che le ARPA facciano il loro lavoro non ho verificato prima dando per scontato che i dati fossero aggiornati. Tu più che limitarti a riderci su potresti acquisire un comportamento costruttivo e notificare per mail all'agenzia della tua regione i dati che sai essere errati. Male che vada non ti rispondono o ti dicono che per ristrettezze economiche non possono occuparsene ed avrai compiuto un'azione responsabile per niente, sai che danno per la tua persona.
 
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Lascia perdere...ho il dente così avvelenato su queste cose che non sarò mai obbiettivo, finito di fare radio (o meglio quando lo facevo ancora, ma non bastava a mantenermi) ho fatto anche per alcuni anni da segretario verbalizzante delle circoscrizioni e mi è toccato di sentire tali fesserie, io che purtroppo capivo che erano fesserie e per il mio lavoro dovevo stare zitto e muto, che in quelle sere era come mangiare...
Non avrò mai pace nei confronti di questi ignoranti saccenti e mi scuso se involontariamente ho pensato che tu lo sia...del resto, se tu credi a me io credo a te ;)
E pensare che negli anni 80 militavo nei Verdi...chissà se in cantina da mio padre c'è ancora la mia collezione del giornale Il Sole che ride, o come cavolo si chiamava...
Ha ragione gherardo (non nella prima parte, che non ho capito) ma dove dice che purtroppo dietro queste cose spesso si nasconde l'ignoranza, non voglio fare come i vecchi...ma non mi sembravano così, ai miei tempi, si andava ancora contro cose chiare e si sentivano timori ragionevoli, che so, il nucleare... ;)

P.S. però ribadisco la mia prima affermazione, ricordo la disse proprio un tecnico dell'ARPA, del resto non mi pare impossibile che una Regione abbia posto limiti più restrittivi, proprio in virtù delle deleghe in materia d'Ambiente...
P.P.S: ho goduto moltissimo quando i Consigli di Circoscrizione sono stati aboliti... :badgrin:
 
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Mi spiace, ma infondo nemmeno siamo qui per parlare di questo, quindi inutile continuare.

Voglio solo precisare riguardo il monitoraggio delle agenzie che il valore di riferimento del campo elettrico (6 V/m) non è il valore da non sforare bensì quello che garantisce la massima protezione e che automaticamente assicura il rispetto del valore limite del c.e. (di 30 V/m) che invece è quello da non sforare; quindi se è rilevato meno di 6 è inutile fare verifiche più approfondite (magari per individuare qualche componente dell'impianto sfora i valori limite) mentre se è rilevato più di 6 si approfondisce ma non è detto che sia violata la normativa.
Pertanto non è che le regioni (ammesso che possano loro imporre dei limiti, ma secondo me sono tutti decisi a Roma) abbiano imposto valori super restrittivi perché si attengono alla normativa internazionale. Inoltre è chiaramente spiegato nel testo dell'ICNIRP perché esso abbia scelto i valori che ha scelto, qualora qualcuno ritenga 30 V/m troppo restrittivo per trasmissioni nell'ordine di poche centinaia di MHz.
 
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