Mediaset chiede a Sky il conto per avere le reti generaliste sul satellite

davidenin87

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MILANO - Mediaset chiede a Sky un accordo commerciale per la presenza delle reti generaliste sul decoder satellitare ('retransmission fees') che in Germania vale, per il sistema della tv in chiaro, oltre 100 milioni.
"Abbiamo un approccio che si svilupperà nelle prossime settimane", dice il consigliere di amministrazione di Mediaset, Gina Nieri. Il titolo del Biscione si porta in netto rialzo, dopo queste novità.
Dopo la delibera 128/15 della primavera scorsa dell'Agcom sul rapporto nella stessa materia fra Rai e Sky "ora faremo valere i nostri diritti con atti formali: da tempo chiediamo a Sky, che continua a includere le nostre reti gratuite nella propria offerta pay satellitare, un accordo di 'retransmission fees', pratica consolidata sia negli Stati Uniti che in Europa", spiega Nieri in un incontro con la stampa sulla difesa dei diritti sulla produzione televisiva.
Mediaset ha un tavolo aperto su questo tema con Vodafone e Telecom, mentre ha già concluso un accordo con Microsoft. Da tempo il Biscione lotta in sede anche giuridica per avere riconoscimento economico dell'uso su altre piattaforme dei suoi programmi e quest'anno, dopo una diffida, sta ottenendo da Facebook l'eliminazione dei post relativi sul sito del gigante internet. Per settembre attende poi la sentenza per la prima grande causa intentata, quella iniziata nel 2008 per la presenza dei suoi programmi sui portali Youtube e Google nella quale Mediaset ha chiesto un risarcimento di 500 milioni di euro. "Le perizie svolte fin qui hanno espresso una forchetta di valutazione che consolida la nostra valutazione di veder riconosciuto il danno: si tratta di soldi veri e importanti", conclude Nieri.
Nieri ha poi precisato che se Sky dovesse rifiutare l'apertura di un tavolo di confronto 'vedremo il da farsi'. Non è possibile ad oggi, ha spiegato Federico di Chio, direttore marketing strategico di Mediaset, stabilire il valore di un eventuale accordo, ma si farà riferimento al mercato europeo e alle mosse finora intraprese dalle reti free, come ad esempio la Gran Bretagna dove il sistema di tutte le reti ha considerato circa 200 milioni di sterline, o come la Germania dove l'intero sistema delle reti free ha quantificato circa 93 milioni di nel 2014 e circa 75 milioni di euro l'anno precedente.
Ora il gruppo Mediaset ha deciso di rompere gli indugi e passare alla tutela da quello che definisce uno sfruttamento televisivo: "Messuna piattaforma televisiva - ha affermato Nieri - può inserire la nostra programmazione gratuita nella propria offerta a pagamento, usandola come traino per i propri abbonamenti".

http://www.repubblica.it/economia/finanza/2015/07/28/news/mediaset_chiede_a_sky_il_conto_per_avere_le_reti_generaliste_sul_satellite-119979391/

"Messuna piattaforma televisiva - ha affermato Nieri - può inserire la nostra programmazione gratuita nella propria offerta a pagamento, usandola come traino per i propri abbonamenti"...... Certo, perché la gente si abbona per vedere italia 1 in sd sul 106.... -.-
 

Oltretutto attenti ai copia/incolla integrali.

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Scusate, è che non ho mai seguito la sezione DDT del forum, a me sembra piu inerente alla parte sat che alla parte ddt..comunque ci mancherebbe un moderatore chiuda pure. Come sempre sul pezzo cosa?
Ho fatto copia/Incolla ma citando la fonte...
 
Ok. Comunque il 3d è stato spostato.

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Ho visto, mi vado a leggere i commenti (era più sensato nella sezione sat).

Comunque se sbaglio lo ammetto, anche citando la fonte l'intero articolo non potrei riportarlo, anche se da quel che ho capito, basta levargli un paragrafo o eliminarne anche una minima parte ed è legale, lo riporto giusto per info a chi può interessare:

Se la licenza non consente la riproduzione degli articoli si può comunque applicare l’articolo 70 della legge sul diritto d’autore che prevede il diritto di corta citazione: “Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l'utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali”.

Richiedo scusa. :)
 
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