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MP3 legali? Dagli USA indagine su sospetto trust fra le Major discografiche

ERCOLINO

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Neanche il tempo di leggere le statistiche che indicano un importante incremento delle vendite legate alle canzoni "legalmente" scaricate da internet, che la pirateria rischia di ricevere nuova linfa alle sue azioni di sabotaggio.

Sembra, infatti, che le principali industrie discografiche abbiano formato un vero e proprio cartello (trust) per determinare il prezzo dei brani da vendere on line, uniformandosi nel mantenerlo decisamente alto. Secondo Steve Jobs, l'avidità dell'industria musicale, per l'aumento dei prezzi del download, comporta il rischio di far crescere la pirateria.

Il dipartimento statunitense della Giustizia ha aperto un'inchiesta sui prezzi della musica online praticati dalle più grandi case discografiche del mondo.

Lo riferisce l'agenzia di stampa Reuters che aggiunge "l'inchiesta della Giustizia Usa fa seguito a un'altra già avviata dal procuratore di Stato di new York Eliot Spitzer sui prezzi del download di musica in formato digitale".

Le principali case discografiche mondiali sono Warner Music Group, EMI Group, Universal Music Group e Sony BMG, una joint venture di Sony e Bertelsmann.

Proprio la Sony, secondo quanto riporta l'agenzia, sarebbe stata già raggiunta da un mandato di comparizione, mentre le altre sembrerebbe che verranno sentite a breve.

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Era quasi inevitabile. Come per i carburanti. Dove il mercato tira......
 
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