Importante Non alimentare regolarmente gli SSD? Potrebbe farvi perdere i dati

Inquietante ma temevo pure peggio prima di leggere l'articolo, che venissero impattati anche gli SSD nei PC che non vengono alimentati per qualche giorno, che è quello che faccio perché tolgo corrente al PC e alle cose superflue o che potrebbero danneggiarsi a causa di sbalzi di corrente quando non ci sono.
 
Inquietante ma temevo pure peggio prima di leggere l'articolo, che venissero impattati anche gli SSD nei PC che non vengono alimentati per qualche giorno, che è quello che faccio perché tolgo corrente al PC e alle cose superflue o che potrebbero danneggiarsi a causa di sbalzi di corrente quando non ci sono.
Ma non credo che perdano dati così se non alimentati
 
Sinceramente l'articolo mi ha lasciato un po' perplesso...
 
Sinceramente l'articolo mi ha lasciato un po' perplesso...
Mai sentita quella marca di Ssd.
Pensi che Samsung e tutti gli altri produttori non abbiano fatto test in casi di inutilizzo prolungato?
Mi sa tanto di balla.
 
Da Partition Wizard

Gli SSD sono adatti per l'archiviazione a lungo termine quando sono spenti (senza essere utilizzati)?
Di solito, se si desidera conservare qualcosa a lungo termine, si tende a non utilizzarlo frequentemente, come nel caso dell'archiviazione dei dati a lungo termine su SSD.

1. Gli SSD sono sensibili alla temperatura. Se li si posiziona su uno scaffale di un magazzino ad alta temperatura, la carica di memoria che definisce i bit nella memoria flash si esaurirà rapidamente nel tempo. Quando la carica si esaurisce, si esauriscono anche i dati.

2. La velocità e l'affidabilità dell'SSD dipendono in gran parte dal lavoro di pulizia del firmware. Tuttavia, quando l'unità non è alimentata, il firmware non è disponibile.
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Carica di memoria
Come accennato in precedenza, la carica della memoria è necessaria per la conservazione dei dati. Tuttavia, se si estrae l'SSD dal case e lo si ripone su uno scaffale del magazzino, la carica della memoria si esaurirà. Quando la carica si esaurisce, si esauriscono anche i dati.

Il tempo necessario affinché la carica della memoria si esaurisca non è determinato, poiché gli SSD sono sensibili alla temperatura. L'unica cosa che possiamo sapere è che maggiore è la temperatura nel luogo di archiviazione, più velocemente la carica della memoria si esaurirà.
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Riepilogo: gli SSD sono adatti per l'archiviazione a lungo termine?
In condizioni di utilizzo normali, un SSD è adatto per l'archiviazione a lungo termine? Certo che sì!

Gli SSD sono affidabili quando vengono inseriti nei computer, vengono accesi regolarmente e non vengono lasciati spenti per lungo tempo. Pertanto, l'archiviazione a lungo termine su SSD fuori dal computer non è consigliata. Se si desidera utilizzare un SSD come dispositivo di archiviazione a lungo termine, è consigliabile conservarlo a una temperatura adeguata e accenderlo regolarmente affinché il firmware possa svolgere le sue funzioni di manutenzione.
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Come trattare un SSD e renderlo idoneo all'archiviazione a lungo termine?
Sebbene gli SSD moderni siano più resistenti rispetto al passato, è comunque necessario trattarli correttamente per mantenerli in buone condizioni. Soprattutto, solo se utilizzati correttamente, gli SSD possono garantire l'archiviazione a lungo termine dei dati più importanti.
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Se decidi di conservare il tuo SSD senza utilizzarlo, ti consigliamo di conservarlo in un luogo in buone condizioni, senza grandi sbalzi di temperatura, meglio se in un ambiente buio e non troppo umido.
 
Perché avvengono le perdite di dati su SSD?

Le celle NAND, sulle quali le unità SSD basano il loro funzionamento, memorizzano i dati intrappolando elettroni in un componente chiamato floating gate (o nel caso delle NAND più recenti, in una charge trap). Il numero di elettroni presenti determina il livello di carica, che a sua volta rappresenta un valore binario (0 o 1, oppure più stati nei modelli MLC, TLC, QLC). Questa carica non è permanente: con il tempo può dissiparsi anche se non ci sono letture o scritture in corso.

Le memorie di tipo SLC (Single-Level Cell) mantengono la carica più a lungo (anni), mentre MLC, TLC e QLC hanno una retention inferiore perché i livelli di carica sono più vicini tra loro e più sensibili al degrado.

Gli algoritmi di correzione degli errori (ECC) e di refresh delle celle richiedono un’alimentazione attiva. Quando l’unità è spenta, questi meccanismi non possono agire, lasciando i dati esposti ad errori.



 
Finora nessuno ha mai prodotto un test o prova che ha certificato che lasciando un Ssd non collegato per molto tempo, al riutilizzo ci siano errori.
Sono solo teorie!
Men che meno il test di cui parla il video del blogger, in cui ha rilevato errori in un Ssd lasciato fermo e non collegato per 2 anni.
Tale Ssd aveva 280 terabyte di riscritture contro i 60 terabyte del limite fornito dal produttore.

È tutta fuffa quella notizia
 
Attenzione che non si sta parlando di una marca ma di una delle tecnologie usata nelle memorie SSD.
Che le celle NAND non siano in grado di tenere i dati permanentemente non è una novità.
 
Certo che non è una novità, ma trovami in Internet test indipendenti reali dove certificano la perdita di dati dopo tot tempo, non solo teoria!
Se per questo anche i Dischi meccanici o i Nastri magnetici non tengono i dati permanentemente.

Tutto è nato dal video in questione, io parlo di quello.
 
Ma poi non ho capito sta cosa è uscita solo oggi?

Io sinceramente prima di questo articolo non avevo mai letto niente del genere
 
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