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Ispirato a una storia vera, è la storia di Josey Aimes che in cerca di un buon lavoro, dopo il fallimento del suo matrimonio, torna nel nord Minnesota. E' una madre single con due bambini da mantenere e quindi pensa subito alla fonte di impiego più importante della zona, la miniera di ferro. E' un ambiente dominato dagli uomini in un posto non abituato ai cambiamenti. Incoraggiata dall'amica Glory, una delle poche donne in questo settore, Josey entra in miniera. E' pronta ad affrontare un lavoro pericoloso e duro, ma non le molestie sessuali che lei e le altre minatrici si trovano a subire da parte dei colleghi maschi. Quando Josey protesta contro il trattamento che lei e le sue compagne di lavoro subiscono, incontra la resistenza non solo di chi comanda, ma anche della comunità intera che non vuole ascoltare la verità, dei suoi genitori e delle sue stesse colleghe, timorose che le cose peggiorino. Ma Josey troverà il coraggio di lottare per le cose in cui crede, anche se questo significa restare sola.
Dopo la grande prova espressa in Monster, e sorvolando velocemente sulla parentesi Aeonflux, applaudiamo con convinzione Niki Caro, capace di riadattare per il grande schermo una bella storia, ben interpretata (rimarchevole la prova di Frances McDormand e credibili quelle di Harrelson e Bean) da una rediviva Theron.
Nel film troviamo le giuste dosi di un cocktail ben miscelato: rivalsa personale, riscoperta di sentimenti paterni, ironia e rispetto di se stessi.
Uno dei migliori films visti di recente.