Novi, Erika fuori per gara volley

france68

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Permesso di alcune ore per la partita

La Cassazione le ha rifiutato il ricovero in una struttura psichiatrica, ma Erika De Nardo, la ragazza che nel 2001 a Novi Ligure (Alessandria) massacrò a coltellate la madre Susy Cassini e il fratellino 11enne Gianluca, è uscita di carcere per un permesso. La giovane ha partecipato all'iniziativa sportiva 'Oltre il muro' organizzata dall'Uisp di Brescia e che l'ha vista protagonista della squadra di pallavolo.

Erika, oggi 22enne, da quando è maggiorenne è rinchiusa nel carcere bresciano di Verziano (Brescia) dopo essere stata al Beccaria di Milano. All'oratorio di Buffalora, una frazione di Brescia, ha partecipato alla partita di pallavolo assieme ad altre detenute, contro la squadra femminile locale.


Nella stessa iniziativa è stata inserita anche una partita di calcio con detenuti maschi assieme ad alcuni agenti di polizia penitenziaria, contro una rappresentativa locale. Erika De Nardo deve scontare una pena a 16 anni di carcere.

Pochi giorni fa la Corte di Cassazione ha respinto la sua richiesta di trasferimento in una comunità dove chiedeva di poter ricevere le cure psicologiche di cui, secondo la difesa, ha bisogno.

Fonte
 
vedete ha ucciso un bambino(suo fratello) e sua madre gia' e' fuori.............poi ci scandalizziamo per tutto quello che succede in italia...............:mad: :mad: :mad:prima per una partita la prossima volta per un party poi la lasceranno completamente libera...............
 
E' una di quelle volte che vorrei essere musulmano, o peggio talebano.
Ma noi siamo civili, che diamine.
Ci arriva persino uno come Fiorello.
 
spacebeagle2003 ha scritto:
E' una di quelle volte che vorrei essere musulmano, o peggio talebano.
Ma noi siamo civili, che diamine.
Ci arriva persino uno come Fiorello.
senza offesa ai musulmani:doubt:
 
Sinceramente non condivido la vostra opinione!
Senza esprimere nessun giudizio, ma esprimendo la mia opinione credo che non possa essere neppure corretto affermare che una parentesi esterna (nel vero senso della parola) debba essere negata.
Infondo la carcerazione dovrebbe avere l'obiettivo della rieducazione e nn dell'annientamento fisico.

Trovo invece un pò meschino il fatto che ne sia scaturito un servizio quasi "gossip-scandalistico".
 
davidRN80 ha scritto:
Sinceramente non condivido la vostra opinione!
Senza esprimere nessun giudizio, ma esprimendo la mia opinione credo che non possa essere neppure corretto affermare che una parentesi esterna (nel vero senso della parola) debba essere negata.
Infondo la carcerazione dovrebbe avere l'obiettivo della rieducazione e nn dell'annientamento fisico.

Trovo invece un pò meschino il fatto che ne sia scaturito un servizio quasi "gossip-scandalistico".
straquote.......

penso ad una intensificazione di notizi del genere sui tg per smorzare ......ormai lo scandalo e squasi tornato nei luoghi e tempi del tg cioe' alla fine......:D
 
A dir la verità, caro david, non ho sentito gridare nessun media allo scandalo. Si è semplicemente fatta cronaca. Che poi la gente la veda come una cosa negativa è assolutamente legittimo. Per il resto anche io la penso come te. La rieducazione passa anche con studio, lavoro, sport e conduzione di una vita normale. Spesso però, c'è da dirlo, non funziona...
 
Quale rieducazione c'é stata nei confronti di una mentecatta che a tutt'oggi non ha ancora espresso un pentimento per quello che ha fatto?
Gia che le abbiano dato solo 16 anni é una bestemmia, magari tra cinque é gia fuori e se ne sarà fatta solo 10.
Per aver assassinato barbaramente la propia mamma e il proprio fratello.
Tutte le opinioni sono legittime, lo dico anche io, ma c'é un limite.
Ricitando Fiorello: "io l'aspetterei all'uscita e glie la farei pagare".
 
ed in ogni caso anche le uscite durante la pena dovrebbero essere "centellinate"...
altrimenti l'idea che poi tanto in carcere non è poi così male, si fà stada facilmente nelle menti dei futuri... condannati!
 
alex86 ha scritto:
A dir la verità, caro david, non ho sentito gridare nessun media allo scandalo. Si è semplicemente fatta cronaca. Che poi la gente la veda come una cosa negativa è assolutamente legittimo. Per il resto anche io la penso come te. La rieducazione passa anche con studio, lavoro, sport e conduzione di una vita normale. Spesso però, c'è da dirlo, non funziona...


Lo scandalo lo volevo far intendere più che altro come "scatti rubati".
 
se una non è recuperabile alla società a 16 anni non lo è nessuno. Uno non lo recuperi "buttando via la chiave" ma qualche spiraglio devi farglielo vedere. Tenerli chiusi in gabbia non serve a niente. Per il pentimento e il perdono, dovrà gestirselo con suo padre, e non alle 20.00 sul TG5, come piacerebe a tanti.
 
YODA ha scritto:
ed in ogni caso anche le uscite durante la pena dovrebbero essere "centellinate"...
altrimenti l'idea che poi tanto in carcere non è poi così male, si fà stada facilmente nelle menti dei futuri... condannati!

Concordo, centellinare le uscite dalle porte del carcere. Le numerose attività di rieducazione possono essere svolte anche in carcere.
Chissà cosa ne pensa chi oggi parla di amnistia...
 
bitols ha scritto:
se una non è recuperabile alla società a 16 anni non lo è nessuno. Uno non lo recuperi "buttando via la chiave" ma qualche spiraglio devi farglielo vedere.

D'accordo sul principio ma totale disaccordo nel caso particolare.
Facciamoglielo pure vedere lo spiraglio, ma la in fondo, tra almeno 10 anni, se si sono verificate tangibilmente, e per anni, le condizioni minime per concederlo. A meno di 30 anni c'è ancora tutta una vita davanti, mentre due persone uccise non tornano in vita.
Deve esserci comunque una corrispondenza fra colpa e pena, altrimenti le sentenze diventano tutte pagliacciate, con un'ulteriore offesa alle vittime, ed in questo caso anche alla vita umana.
Se la signorina "omicidi" stesse 10 anni dentro senza mai mettere fuori il naso non ne morirebbe, e bene avrebbe fatto il padre a non dare sostegno a quella figlia così subito.
La nostra morale del perdonismo è distorta, fortemente distorta, e ne siamo vittime.
 
quello che fa il padre non lo possiamo giudicare certo noi, si è trovato in una situazione estrema che nssuno può nemmeno provare ad immaginare. Anche il fatto che continui a d abitare nella stessa casa è, per me, al di là della comprensione.

Io non perdono nessuno. Non è mio compito.
 
Credo di poter avere un mio parere, ovviamente opinabile e dubitabile. Non penso proprio che un genitore faccia del bene e compia il suo dovere perdonando le maleffatte dei figli prima di avergli dato modo di comprendere cosa hanno fatto.
 
tuner ha scritto:
Credo di poter avere un mio parere, ovviamente opinabile e dubitabile. Non penso proprio che un genitore faccia del bene e compia il suo dovere perdonando le maleffatte dei figli prima di avergli dato modo di comprendere cosa hanno fatto.

Questo dipende da persona a persona!
 
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