Permesso di alcune ore per la partita
La Cassazione le ha rifiutato il ricovero in una struttura psichiatrica, ma Erika De Nardo, la ragazza che nel 2001 a Novi Ligure (Alessandria) massacrò a coltellate la madre Susy Cassini e il fratellino 11enne Gianluca, è uscita di carcere per un permesso. La giovane ha partecipato all'iniziativa sportiva 'Oltre il muro' organizzata dall'Uisp di Brescia e che l'ha vista protagonista della squadra di pallavolo.
Erika, oggi 22enne, da quando è maggiorenne è rinchiusa nel carcere bresciano di Verziano (Brescia) dopo essere stata al Beccaria di Milano. All'oratorio di Buffalora, una frazione di Brescia, ha partecipato alla partita di pallavolo assieme ad altre detenute, contro la squadra femminile locale.
Nella stessa iniziativa è stata inserita anche una partita di calcio con detenuti maschi assieme ad alcuni agenti di polizia penitenziaria, contro una rappresentativa locale. Erika De Nardo deve scontare una pena a 16 anni di carcere.
Pochi giorni fa la Corte di Cassazione ha respinto la sua richiesta di trasferimento in una comunità dove chiedeva di poter ricevere le cure psicologiche di cui, secondo la difesa, ha bisogno.
Fonte
La Cassazione le ha rifiutato il ricovero in una struttura psichiatrica, ma Erika De Nardo, la ragazza che nel 2001 a Novi Ligure (Alessandria) massacrò a coltellate la madre Susy Cassini e il fratellino 11enne Gianluca, è uscita di carcere per un permesso. La giovane ha partecipato all'iniziativa sportiva 'Oltre il muro' organizzata dall'Uisp di Brescia e che l'ha vista protagonista della squadra di pallavolo.
Erika, oggi 22enne, da quando è maggiorenne è rinchiusa nel carcere bresciano di Verziano (Brescia) dopo essere stata al Beccaria di Milano. All'oratorio di Buffalora, una frazione di Brescia, ha partecipato alla partita di pallavolo assieme ad altre detenute, contro la squadra femminile locale.
Nella stessa iniziativa è stata inserita anche una partita di calcio con detenuti maschi assieme ad alcuni agenti di polizia penitenziaria, contro una rappresentativa locale. Erika De Nardo deve scontare una pena a 16 anni di carcere.
Pochi giorni fa la Corte di Cassazione ha respinto la sua richiesta di trasferimento in una comunità dove chiedeva di poter ricevere le cure psicologiche di cui, secondo la difesa, ha bisogno.
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