Proprio ieri sera parlavamo con amici di quanto la tv generalista propini sempre le solite schifezze. Vista la nosta età (25 anni) non abbiamo mai visto gli anni d'oro della rai. Al giorno d'oggi il mio pensiero sulla tv è di programmi che lanciano messaggi populisti (magari di principio talvolta anche giusti), purtroppo veicolati nella maniera più becera. Oppure messaggi di una superficialità imbarazzante. Non voglio passare per l'intellettuale di turno: non lo sono e mai lo sarò

. Credo siano necessari e giusti programmi di intrattenimento più leggeri. Il problema è che quasi non esistono, almeno nelle generaliste, programmi che facciano da controcanto alla leggerezza di certi contenuti.
Quello che più mi spaventa è vedere in poche persone della mia generazione una capacità critica nei confronti dei temi che ogni giorno la vita ci pone davanti. Molti usano (forse per comodità) un principio instillato da altri e lo utilizzano per rapportarsi con il prossimo. La tv è un mezzo di persuasione potentissimo. Per questo la serietà dei contenuti e dei messaggi veicolati,partendo dal mio personale presupposto che vede nella generazione odierna una mancanza di capacità critica, è un argomento molto importante.
Ma per avere capacità critica bisogna anche avere un idea chiara di quello che ci circonda. Delle diverse realtà che ci circondano. Conoscere insomma! E anche qui, la tv odierna, non mi semba votata a questo scopo.
Poi spesso si dice che i programmi "culturali" farebbero pochi ascolti perchè gli italiani, dopo una lunga giornata di lavoro/studio vogliono sedersi davanti alla tv per ridere e divertirsi. Non è totalmente vero, vedi i record della trasmissione di Fazio e Saviano (a prescindere dai connotati politici che poteva avere la trasmissione che esulano dal senso del mio intervento).
Insomma vedo con un certo pessimismo la società attuale, ma probabilmente io stesso in questo momento sto cadendo nell'errore di una valutazione sommaria e superficiale. Forse in realtà siamo molto più attivi cerebralmente di quanto la nostra amata/odiata tv ci rappresenta continuamente
